sabato, Novembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

Al Teatro Lirico di Cagliari- La Vedova Allegra, con Gennaro Cannavacciuolo

Il sempre verde delle operette, la Vedova Allegra andrà in scena al Teatro Lirico di Cagliari, dal 16 al 19 giugno nel Parco della Musica in Piazza Amedeo Nazzari, sotto la direzione di Giuseppe Finzi e per la regia di Blas Roca Rey.

Il cast vede Elisa Balbo (16-18) ed Elena Rossi (17-19) nel ruolo di Hanna Glawari, Leonardo Caimi(16-18) e Christian Collia (17-19) interpreteranno il conte Danilo Danilowitsch, Maria Laura Iacobellis(16-18) e Ilaria Vanacore (17-19) Valencienne, Levy Sekgapane (16-18) e Matteo Mezzaro (17-19) saranno Camille de Rossillon, nonché Bruno Praticò nel ruolo del barone Zeta.

Un cenno a parte merita il ruolo del Njegus, affidato a Gennaro Cannavacciuolo e ribattezzato il Njegus d’Italia.

Molti sostengono che sia il ruolo quasi più difficile della partitura: quello di un unico attore circondato da potenti cantanti lirici, rischiando così di venirne inghiottito. Ma l’attore partenopeo tiene talmente bene la scena da emergere prepotentemente.

Non a caso gli viene affidato da anni questo arduo compito dai teatri più prestigiosi: dal San Carlo di Napoli, dal Verdi di Trieste e di Salerno, dal Carlo Felice di Genova, da Filarmonico di Verona, dal Donizzetti e non solo.

L’azione si svolge in una Parigi della Belle Époque ed i personaggi sono nobili e alti funzionari dell’ambasciata dello Stato immaginario europeo di Pontevedro, sull’orlo della bancarotta.

Ci sono tutti gli ingredienti tipici dell’operetta danubiana: un argomento sentimentale con ambientazione presunta-storica, le danze, il matrimonio, l’infedeltà, il denaro, la politica e l’eccentrica mondanità aristocratica, fatua e donnaiola.

Tutti vogliono Hanna Glawary, affascinante vedova di un ricchissimo banchiere, che il regno, sull’orlo del fallimento non può lasciarsi sfuggire. Se la donna sposasse uno straniero, le sue ricchezze sarebbero perdute. Urge quindi un pretendente, ma quello più adatto, il conte Danilo Danilowitsch, non ne vuole sapere e preferisce passare le sue serate nel noto night parigino, Chez Maxim’s…

In un susseguirsi di intrighi, gelosie e quiproquo volti ad ammagliare la ricca ereditiera, il Njegus, cancelliere d’ambasciata, ordisce e trama, cuce e scuce, lega e slega i personaggi.

Un personaggio che Gennaro Cannavacciuolo modella in modo davvero originale, con brio e simpatia, conferendogli, sempre nel rispetto dello stile classico-operettistico, una vena multicolore: estroso, talvolta dispettoso, ma sempre attraente anche quando irritante.

Un gioco da equilibrista insomma e, come sottolinea Sandro Compagnone nel mensile “L’Opera”,l’atout di Cannavacciuolo è la misura, la capacità di non “sbracare” mai, sempre elegante, anche se dovesse dire qualche cialtroneria! Dote di pochi grandi artisti che gli valgono ad ogni rappresentazione meritati applausi a scena aperta”.

Emozione e divertimento assicurati quindi al Parco della Musica che osserverà le normative di sicurezza sanitaria anti COVID-19 e pertanto con platea utilizzabile solo per n. 700 posti, tutti numerati e con distanziamento interpersonale di 1 metro.

Anteprima e repliche si terranno dal 15 al 19 giugno

comunicatistampa.net

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