giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Aldo Fabrizi- 30 anni dopo

Un omaggio ad Aldo Fabrizi, nel trentennale dalla sua scomparsa, è stato annunciato dal Festival del Cinema Europeo (in calendario a Lecce, 18/ 25 Aprile 2020).
Popolare attore in teatro, al cinema e in televisione, ma anche regista, sceneggiatore, produttore e poi autore di testi e di poesie. Sarà l’occasione per rivivere alcune delle molteplici esperienze di questa figura carismatica della cultura, del varietà, del cinema e della televisione, molto amata dal pubblico di tutte le età e di diverse generazioni.
Aldo Fabrizi, dopo esperienze significative sui palcoscenici del teatro «romanesco», ha lavorato – in oltre sessanta film – con i più grandi autori del cinema. Ha ricoperto diversi ruoli, con la capacità di passare – con disinvoltura – da momenti comici a episodi drammatici. Ha debuttato nel 1942 con «Avanti c’è posto…» di Mario Bonnard. Nel 1945 è stato al fianco di Anna Magnani in «Roma città aperta» di Roberto Rossellini.
È stato diretto, tra gli altri, da Monicelli, Steno, Mattoli, Magni, Bragaglia, Nanni Loy, Franciolini, Zampa, Pàstina e anche da registi stranieri come Pabst, W. Lee Wilder, Jack Cardiff, Saslavsky, Johnson,Vajda.
La sua carriera di regista comprende – invece – otto film, più un episodio di un nono titolo, e in tutti si è ritagliato un ruolo da protagonista: iniziò nel 1949 con «Emigrantes», cui seguì «Benvenuto Reverendo»e nel 1951/ 52 «La Famiglia Passaguai» e «La Famiglia Passaguai fa fortuna» e – per ultimo – nel 1957 «Il Maestro». In alcuni film ha curato anche il soggetto ed ha collaborato alla sceneggiatura; in altri è stato anche produttore. Nei suoi film sono apparsi: Ave Ninchi, Adolfo Celi, Gabriele Ferzetti, Peppino de Filippo, Giovanna Ralli, Carlo Delle Piane, Erminio Macario, Lea Padovani, Mario Castellani, Totò,Walter Chiari, Lucia Bosè e persino Sergio Leone (nel 1954).
Dopo la partecipazione a programmi radiofonici, l’esordio in televisione risale al 1959, con lo sceneggiato
«La Voce nel bicchiere», diretto da Anton Giulio Majano. Poi nel 1971 ha partecipato al varietà «Speciale per noi», diretto da Antonello Falqui, quindi al «G. B. Show», nel 1987, con «Na donna dentro casa è ‘nantra cosa», dal Rugantino.
Ha ricevuto il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista per «Prima comunione» di Alessandro Blasetti nel 1950 e come miglior attore non protagonista per «C’eravamo tanto amati» di Ettore Scola nel 1975. Al Festival di Cannes è stato premiato come co-sceneggiatore di «Guardie e ladri» nell’anno 1951. Poi ha ricevuto il David di Donatello alla carriera nel 1988, poco prima della scomparsa, avvenuta a Roma il 2 Aprile 1990 all’età di 84 anni.
Il ricordo di Aldo Fabrizi a Lecce si articolerà in diversi momenti e con diverse iniziative: una rassegna retrospettiva con la presentazione e la proiezione dei più significativi film interpretati o diretti, l’allestimento di una ricca mostra fotografica e lo svolgimento di una tavola rotonda dedicata alla sua attività, che sarà presieduta da Cielo Pessione Fabrizi. La figlia della figlia del grande attore ha raccolto tutto il suo materiale artistico, ha archiviato con sistemi informatici i documenti (in gran parte inediti) e ha curato la pubblicazione di due volumi sulla sua opera. Lo definisce così: «Un uomo carico di sogni, di delusioni, di rimpianti ma anche di ironia, generosità e arguzia tipicamente romana.»
Il Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, ideato e organizzato da Associazione Art promotion, è realizzato da Apulia film commission e da Regione Puglia e si svolgerà nella Multisala Massimo, con il sostegno del Comune e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali.