È da poco trascorsa la sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo e noi siamo qui, rapiti da questa kermesse musicale che da sempre regala forti emozioni. Un festival sicuramente più innovativo e dinamico anche se non tutti hanno apprezzato questa nuova veste. Abbiamo voluto tra un’intervista e l’altra con la nostra costante presenza dalla Sala Stampa del Rof alla Sala Lucio Dalla, conoscere le impressioni di un veterano, uno di quelli che quel palco l’ha calcato e lo ha vissuto pienamente. Il suo tormentone è stato cantato da intere generazioni “ Brutta”, è così che noi de La Gente Che Piace, vogliamo sapere il personale pensiero di Alessandro Canino
Un Festival di Sanremo nel segno del cambiamento che ha un po’ stravolto i canoni stessi: Qual è il tuo pensiero e giudizio in merito?
Sicuramente si nota un cambiamento dal punto di vista del regolamento e anche generazionale, anche se quest’anno ci sono stati dei cantanti che fanno parte della storia della musica italiana e che giustamente danno il giusto spessore alla manifestazione stessa.
Per molti il fatto di aver scelto un cast molto particolare ndr-molti poco noti in mezzo a mostri Sacri. Secondo te può aver fatto bene al Festival?
Secondo me ci deve essere sempre un giusto mix tra le novità del momento e chi appunto fa e ha fatto la Storia di Sanremo, credo che gli italiani si aspettano sempre un festival equilibrato, sicuramente gli italiani che ci seguono dall’estero sono sempre alla ricerca della nostra bella melodia italiana unica al mondo e che purtroppo negli ultimi anni non trovano.
Con la canzone Brutta è stato il tuo debutto a Sanremo. Quali ricordi hai e rifaresti questa esperienza?
I ricordi sono vivi tutt’oggi all’epoca ero un 18enne che usciva dal Pianobar alla sua prima esperienza importante e quindi vi lascio immaginare l’emozione e la responsabilità che sentivo su quel palco, Sanremo è come se fosse casa mia, l’ho sempre avvertito così e quindi tornerei molto volentieri se qualcuno si decidesse a farmi tornare (ride)
La tua collaborazione con Loredana Bertè, senza dubbio l’artista più apprezzata di questa edizione con una standing ovation che da tempo non si vedeva. Lavorare al suo fianco in Ora o mai più. Che cosa ti ha colpito di più di questa donna?
Loredana è un Artista eclettica ed incredibile sul palco da tutta se stessa e questo il pubblico lo avverte, quindi la standing ovation mi è sembrata un giusto tributo meritato, è una donna che pretende molto da chi ha vicino perché appunto lei stessa da sempre il massimo e quindi mi ha stimolato a tirare fuori tutto quello che avevo dentro credo con ottimi risultati.
I tuoi impegni lavorativi ti hanno portato a partecipare all’ Eurovision Song Contest, un traguardo importante. Quale messaggio vorresti inviare agli artisti emergenti per riuscire a raggiungere un simile traguardo?
Un messaggio su tutti è quello di non mollare mai e credere fortemente in se stessi e in quello che si fa, poi sicuramente il talento aiuta questo lo ammetto perché senza un talento e tanto studio difficilmente ci si afferma, per me è un onore ogni volta salire sui palchi di tutto il mondo e rappresentare l’Italia e la sua e la mia musica, adesso con gli Hit Italy tutto sarà più facile e piacevole, avere con se musicisti incredibili quali : Simone Papi (al Pianoforte), Dado Pecchioli (alla Batteria) e Enrico Santaccaterina (alla Chitarra) e la Voce di Guya, un mix pazzesco che vi consiglio di seguire sui i nostri social.
Un percorso meraviglioso insieme a tua figlia Guya; ultimamente insieme e uniti ancora di più dalla musica. Cosa vorresti dire a tua figlia?
L’unione è stata un idea di Guya che la scorsa estate mi ha chiesto di seguirla nel suo progetto Hit Italy, per me è stata una sorpresa piacevole e inaspettata, poter solcare palchi di tutto il mondo con la propria figlia accanto credo che sia il sogno di ogni genitore, a Lei posso solo dire e farle i miei complimenti in quanto Donna e come Artista ha una marcia in più, l’ha sempre avuta fin da piccola e si merita tutti i successi e il bene di tutte le persone che la apprezzano e amano.
Cosa ne pensi del vincitore e della polemica di Ultimo? :
Il vincitore del Sanremo di quest’anno rispecchia il momento musicale che stiamo vivendo, una volta era il Festival della canzone Italiana adesso piano piano sta diventando uno Show televisivo e quindi chi fa più scena vince e la polemica di ultimo non è altro che la spettacolarizzazione di tutto questo, poi se ci sono state irregolarità o meno questo non posso saperlo, ci saranno gli organi competenti che eventualmente se ce ne sarà bisogno si attiveranno. Il pubblico che vota da casa poi fuori dal Festival sceglierà come sempre e come è stato da sempre la canzone o le canzoni più belle che poi avranno il suo percorso musicale.
Mentre qui in italia si parlava e criticava Sanremo io con il nuovo progetto Hit italy dove canto per la prima volta con mia figlia Guya rappresentavamo gli ospiti internazionali alla semifinale Eurovision Romania con il nostro nuovo singolo prodotto da Marco Colavecchio “il nostro amore perfetto” e con un brano che in Romania sta spopolando “ Va da lei” un riadattamento di un brano famosissimo rumeno ( Daca pleci ) dove sono autore del nuovo testo con Enrico Santacatterina e Simone Papi che oltre tutto sono due dei componenti del progetto Hit italy . Quindi io a Sanremo devo solo dire grazie perché’ ancora oggi i risultati dell’edizione 1992 mi stanno facendo girare il mondo anzi devo dire che in italia da alcuni anni non sono così acclamato come invece lo sono ancora nel resto del mondo .
Dallo scorso Novembre ho iniziato l’avventura con gli Hit italy che da anni rappresentano la musica italiana nel mondo e sono un “ must” per tanti concerti di artisti italiani nel mondo ormai da quasi 6 anni sono felice di aver preso questa strada in quanto sto cavalcando tutti i grandi palchi con al mio fianco Guya mia figlia.
Gli hit italy sono :
Enrico Santacatterina
Simone Papi
Guya Canino
Dado Pecchioli