Durante la lunga permanenza forzata in casa ho fatto di tutto: dalle faccende domestiche allo smart working, dalla ginnastica sul terrazza condominiale ai disegni, dalle telefonate alle signore anziane, all’uso insolito per me dei social! Fuggiti tutti da Milano sono rimasto solo ed ho chiamato su Instagram il mio amico e direttore artistico Steven Torrisi, del progetto “Fashion in tour ALV 2020”, ovviamente slittato al 2021. Era l’8 marzo, nella deserta e spettrale Milano mi sentivano solo, tra le ambulanze e i catastrofici annunci televisivi di premier, presidenti, scienziati, politici e giornalisti. Le televisioni urlavano a gara chi ne sapesse di più, mentre io chiamavo Steven, pensando di fare una conversazione di conforto con lui, mi sono accorto invece che maldestramente avevo avviato una diretta Instangram e così, senza volere, sono entrate persone, alcuni di loro amici, altri conoscenti. Il mio mobile bar come sfondo ha dato via dalla sera sucessiva, all’avventura non calcolata delle dirette, e per farla breve, sono state ben 90 sere di “live”, con la nostra testata editoriale de “La Gente che Piace, al Bar di Alviero”. Novanta sere, una alle 22 e una alle 23, ovvero 180 personaggi si sono avvicendati. Di questo ve ne avevo già parlato in precedenza, e dopo aver scoperto talenti, dialogato con nutrizionisti, medici, scrittori, e artisti vari, una sera ci raggiunge su invito un amico un pittore che conoscevo da tempo, avendo visitato in più occasioni le sue mostre, e ovviamente, nutrendo per questo artista una particolare stima per il coraggio delle sue gigantesche opere. Tutti volti di anziani rugosi e raggrinziti, con storie palpabili sotto il tratto anche un pò cinico, ma reale, del grande artista Andrea Martinelli.
Non mi è difficile esternare apprezzamenti, e così feci con lui anni fa a Spoleto, ricambiato da una cordiale conversazione che si è convertita in amicizia nelle successive mostre. Per alcuni anni ho mancato alle sue mostre all’estero, e durante il lock down ho avuto il piacere di averlo come ospite per conversare della sua arte.
Diplomato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. “Mettiti bellino che oggi il babbo ti porta in un posto bellissimo” gli dice il padre a 6 anni, e Andrea segue curioso il lungimirante genitore e da Prato di trova a Firenze agli Uffizi! Quella gita l’ho segnò così tanto che nel raccontarlo si intuiva l’emozione vissuta e rivissuta in vari anni, fino a quando, dopo il Premio Tito Conti ricevuto nell’88 all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, periodo nel quale inizia un percorso chiamato “Senescenze”, attirando le attenzioni del noto critico e storico d’arte Giovanni Testori. Si susseguono una dopo l’altra mostre a Strasburgo, Atene, Amsterdam, Milano, Anversa, Roma, Spoleto, Venezia e alla Quadriennale di Roma.
Una carriera zeppa di applausi, stima e apprezzamenti da un sofisticato pubblico, e così quel ragazzino che in tenera età aveva fatto il suo ingresso in uno dei massimi Musei al mondo, adesso espone l’autoritratto dal titolo “La bocca”, che dona al Museo degli Uffizi di Firenze che nel frattempo ha ospitato una sua mostra.
Andrea si racconta in diretta Instagram, al Bar di Alviero, con la semplicità che solo i grandi posseggono, e con l’entusiasmo nella descrizione di quella sua arte, fatta di matite, grafite e pastelli, senza mai usare un pennello, tratteggia i volti, i nasi, le bocche, gli occhi di anziani che raccontano in poche tonalità di colore le straordinarie vite leggibili su tele di grandi dimensioni spaventosamente realistiche, tant’è che l’immagine supera la fotografia, e ben si intuisce che l’accentatura di alcune espressioni sono esclusivamente frutto di quella mano felice che la natura gli ha donato. Ci racconta che spesso dopo aver eseguito un’opera, ne rifà quattro, cinque o anche sei altre versioni, maniacalmente alla ricerca dell’esasperazione dell’espressione oltre a quella già ritratta, come se volesse rivelare altri segreti di quei volti, mostruosamente veri, intensi e pregni di vissuto. In diretta ci mostra qualche disegno di piccole proporzioni, per ovvie ragioni tecniche, ma per chi fosse curioso e volesse entrare nel suo mondo, già la sua ampia rassegna di immagini sul profilo Instagram andrea_martinelli_artist.
Grazie Andrea per aver accettato l’invito, molto apprezzato da me, da Steven Torrisi, da “La Gente Che
Piace” e dal folto pubblico che ci ha seguiti. In molti avevano già conosciuto la tua grande arte, e per chi ancora non sapeva della tua abilità, siamo felici di avergli dato questa possibilità.