giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini- Rapa Nui, Moai e la Isla de Pascua

Già da ragazzo ero attratto dall’isola di Pasqua!

Studiando e scoprii che l’isola si chiama come i suoi abitanti: Rapa Nui, le sue statue chiamate Moai avevano quel fascino del preistorico che ancestralmente ognuno di noi si porta dietro!

Negli anni ‘90 dovetti rinunciare al viaggio per guerre e rivoluzioni in Cile, tant’è che non operava l’unico volo             e gli archeologi la raggiungevano in nave. Il terzo tentativo, nel ‘99, appena Pinochet lasciò la dittatura, arrivai a Santiago ed ero pronto per l’imbarco quando il volo precedente si perdette sopra l’oceano, con il carburante rimasto torno’ a Santiago, ma sospesero i voli per indagini ai radar! Lo scorso anno, sempre armato di quel desiderio giovanile mi presentai per l’imbarco ma le sciocche leggi cilene, post Covid, volevano il “pass de mobilidade”e non riconoscevano il QR del nostro Ministero della Salute.    Intervenne persino il console e mi consigliarono di eseguire un molecolare 24 ore prima: esito negativo, tuttavia io e altri otto passeggerei, non ci fu concesso di salire a bordo! Furioso tornai in Italia e quest’anno finalmente hanno abbassato definitivamente le barriere, ed eccomi sbarcare a Rapa Nui! L’emozione che ho provato e’ indescrivibile! Trascorsi i cinque giorni sufficienti per completare i tour, ho preso coscienza dell’impresa appena fatta e la commozione più volte mi ha sorpreso davanti a questi monumenti funebri che sono i Moai, circa 900 disseminati nelle necropoli o valli incontaminate è severamente sorvegliate! Estasiato di ogni luogo, mi sono appicciato a Luís, la guida che mi ha raccontato tutta la storia fantastica ma anche brutale di questa isola del Pacifico che forma un triangolo con Tahiti e la Nuova Zelanda. La storia narra che madre natura risiedesse proprio nell’isola e il suo ventre era l’ombelico del mondo. In molti siti si trovano sedie (pietre) gestatorie e davanti ad ognuna, una pietra sferica magnetica sulla quale veniva tagliato il cordone ombelicale! La popolazione composta da circa 8000 abitanti rispetta le tradizioni, con qualche eccezione folcloristica, ma rifiuta categoricamente quanto vorrebbero da Santiago, ovvero aprire casino’, shopping center etc! No e’ lá risposta ad ogni referendum e lo si percepisce in ogni persona che incontri, che abbi tratti somatici del Pacifico o no, tutti gentilissimi, felici della loro isola senza crimini. Ogni abitante possiede la casa, e 3/4 dell’isola e’ museo pertanto non c’è spazio per costruire hotel di lusso e altro. Questo viaggio sognato e agognato da tempo non lo dimenticherò mai! Era il 97mo paese che visitavo e per quanti bellissimi viaggi io abbia fatto, quest’ultimo è’ il viaggio che sognavo e che mi ha regalato emozioni mai provate! Se potete viaggiate e se lo fate non perdetevi Rapa Nui, i Moai e la loro straordinaria cultura! Sarete felici come lo sono io!

Destinazione Isla de Pascua!