martedì, Febbraio 25Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini- Sanremo sarà sempre Sanremo?

Siamo arrivati alla 75ma edizione del più noto Festival della canzone italiana, che anno dopo anno ha
proposto voci, volti e generi musicali che hanno fatto di questo paese il festival del bel canto, talvolta anche no!
“Cari amici vicini e lontani” era il mantra di apertura di Nunzio Filogamo, seguito da innumerevoli
conduzioni, alcune monopolizzate da un Pippo Baudo patron assoluto dell’Ariston, altre in “Allegria” con
Mike, alcune da dimenticare come la sfortunata edizione affidata ai figli di attori famosi.

Si sono sperimentate varie votazioni, dal televoto, alla giuria tecnica, con classifiche spesso rovesciate dal pubblico vero, quello appiccicato al televisore che decreta realmente le canzoni meritevoli.

Quante voci abbiamo scoperto? E i look? Fondamentali per il pubblico di Sanremo, oggi purtroppo inzuppati da quella trascuratezza che qualcuno chiama semplicità, esibendosi con t-shirt r e Jeans. Sanremo è Sanremo e pretendiamo che l’artista o presunto tale, soddisfi anche gli occhi e non solo con la voce. Trascorso il triennio Amadeus-Fiorello, quest’anno Carlo Conti propone una varietà di generi e personaggi da stadio, da operetta, discoteca, balli di piazza, e piano bar; che San Remo protegga la città dei fiori, ne ha tanto bisogno.

E come sempre vinca il migliore, talvolta il peggiore, purchè lo spettacolo sia decente, e non mortifichi alcuni grandissimi predecessori.

Alviero Martini