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Si sono sperimentate varie votazioni, dal televoto, alla giuria tecnica, con classifiche spesso rovesciate dal pubblico vero, quello appiccicato al televisore che decreta realmente le canzoni meritevoli.
Quante voci abbiamo scoperto? E i look? Fondamentali per il pubblico di Sanremo, oggi purtroppo inzuppati da quella trascuratezza che qualcuno chiama semplicità, esibendosi con t-shirt r e Jeans. Sanremo è Sanremo e pretendiamo che l’artista o presunto tale, soddisfi anche gli occhi e non solo con la voce. Trascorso il triennio Amadeus-Fiorello, quest’anno Carlo Conti propone una varietà di generi e personaggi da stadio, da operetta, discoteca, balli di piazza, e piano bar; che San Remo protegga la città dei fiori, ne ha tanto bisogno.
E come sempre vinca il migliore, talvolta il peggiore, purchè lo spettacolo sia decente, e non mortifichi alcuni grandissimi predecessori.
Alviero Martini