Premetto che per le mie relazioni personali ho conservato la sana abitudine di frequentare le persone a me care, di condividere un viaggio, una mostra, un cinema, una cena, di invitarci reciprocamente nelle rispettive case per trascorrere qualche ora insieme, di telefonarci in qualunque momento sentiamo la necessità di scambiarci informazioni, sensazioni, fatti, consigli, etc. Sento il piacere di vederci, abbracciarci, guardarci negli occhi e con la sincerità che il nostro rapporto merita, sciogliere le briglie e mostrarci per quelli che siamo senza pudore, condividendo successi, cadute, inciampi, debolezze e forze, demoralizzazioni, insomma tutto ciò che fa di un rapporto sincero una vera amicizia, senza filtri o maschere. E son orgoglioso di aver coltivato amicizie che durano da oltre mezzo secolo, altre più recenti, poche , ma di ottimo livello, certo della stima reciproca, del valore dei nostri pregi e difetti, assolutamente avulsi dal voler cambiare l’identità altrui, e di avere la certezza che ognuna di queste persone, io compreso, ci siamo in qualunque momento, difficile o esaltante, scevro da sospetti di invidie e o gelosie, capaci di analizzarci a vicenda, senza tema di offendere la sensibilità altrui, anche in momenti di scontri ardui, capaci di chiedere scusa, di superare ostacoli che altrimenti porterebbero alla rottura. Si, coltivare l’amicizia è un impegno che prendiamo reciprocamente, a volte con sistemi blandi a volte con grande intensità, ma non stiamo a misurare, calcolare, valutare pro o contro, sapendo che l’unico vantaggio che abbiamo è quello di intensificare la nostra relazione, a volte frequente, altre per varie ragioni, più diluite nel tempo, ma immutate di intensità. Credo ai rapporti umani reali con la consapevolezza che solo coltivando il seme dell’amicizia, ne nascerà un germoglio, che diventerà un arbusto, e infine un albero che sarà la nostra forza, la nostra linfa, e la corteccia densa di rami rigogliosi, per la protezione dei nostri anni futuri. Non è una visione romantica, ma per me l’unico modo di concepire l’amicizia, e con piacere la condivido, come ho già detto, con pochi, ma con intensità.
Tutto questo anche nell’era dei social, alla quale mi sono approcciato come molti, facendone un uso totalmente diverso da quanto descritto prima. Ho creato profili e pagine su Facebook, su Instagram , twitter e altri ancora, ma mai per lo scopo di trovare nuove amicizie, (se per caso arrivano, saranno benvenute) ma per comunicare in modo diverso le attività svolte, per promuovere il proprio lavoro, sapendo benissimo che questo “pseudo” valore, in questa società sempre più effimera e superficiale, questi stessi social, hanno il potere di connetterci in tempo reale, e se usati con garbo, maestria, e decenza, sono favorevole. Assolutamente contrario invece all’abuso, alla eccessiva esposizione, spesso volgare, ma se contenuta in dimensioni di buon gusto, nel rispetto altrui, ecco che la loro funzione di amplificatore delle nostre attività sono efficaci. Misurare poi il valore delle persone in base ai followers o like è decisamente ridicolo, anche perché spesso sappiamo quante false notizie, o inganni, subdoli messaggi, realtà mistificate da esasperanti strilli, e peggio ancora, usare il messaggio trash per arrivare prima al risultato… Non è questo il mio personale intento e cerco di utilizzare tutti questi mezzi per comunicare in modo garbato la mia attività, gli eventi sociali, la beneficenza, le informazioni che altrimenti necessiterebbero di canoni obsoleti come gli inviti cartacei, dei quali francamente ho fatto ottimo uso, ma ho anche constatato che spesso venivano cestinati, con enorme spreco di energie economiche e a discapito di una educazione dove bastava un semplice si o no al R.S.V.P. Oggi tutto questo si svolge sui nostri cellulari, e con un clic cancelliamo una posta indesiderata, un messaggio non gradito, un eccesso di insistenza per avere un nostro “cuoricino”, sinonimo di like, ovvero approvazione.
Si può tranquillamente e praticare l’educazione rispondendo garbatamente con un si o un no, senza necessariamente scadere nell’insulto, nel commento poco gentile, o addirittura offendendo l’interlocutore ossessionante.
Ben vengano i social, che sono una cosa completamente diversa dall’amicizia, e se trattati come “informatori” ne fare l’uso che più ci aggrada. Per quanto mi riguarda, devo confessare di essere molto soddisfatto della mia gestione di questo nuovo mondo interattivo, rispetto al mio passato, dove non solo erano inesistenti, ma vigeva la sana abitudine al confronto personale. Oggi, con l’avvento della straordinaria tecnologia che ci ha portato molti benefici, e altrettanti svantaggi se si considera appunto il cattivo uso di questi mezzi.
Il mio profilo facebook, Alviero Martini…. (mettere foto) è affiancato da due pagine dedicate al marchio, atto a fornire notizie riguardanti e mie varie attività, oppure mostrando in anteprima le novità dei prodotti della mia linea ALV Andare Lontano viaggiando by Alviero Martini, e i riscontri sono sempre molto lusinghieri, composti da una ampia Clientela, persone che apprezzano il mio lavoro, e con i quali si interagisce per fornire loro informazioni sui punti vendita, indicando il sito, o suggerendo azioni da intraprendere a seconda delle loro necessità, spesso creando un rapporto di cortesia reciproca.
Il mio Instagram alvieromatini_alv, è molto attivo, e alterno messaggi pubblicitari a momenti di vita vissuta, ai racconti dei miei numerosi viaggi, e anche qui riscontro un gradimento, anzi, molto spesso ricevo sinceri apprezzamenti proprio per la verità con la quale li racconto, e si sa, la verità è sempre vincente. Di recente ho mostrato un aggiornamento delle mie collezioni, e preso dall’entusiasmo ho invitato il pubblico a “seguirmi” in un divertimento, e nel caso specifico chiedevo il loro indirizzo per inviare un omaggio, un bracciale: sono stato invaso piacevolmente da una miriade di richieste, precisando però che valeva solo per chi da oggi (era il 15 maggio, con termine al 31 maggio) mi avrebbe seguito, escludendo le migliaia di followers già conquistati, e ai quali in passato avevo già fatto una promozione simile. Dal momento che a Valeria Sorli, Direttrice e Fondatrice di “La gente che piace”, il magazine on line con il quale collaboro con molto piacere scrivendo avventure di viaggi, settimanalmente, o corrispondendo dal luogo nel quale mi trovo, narrando la vita locale, Valeria ha apprezzato molto la mia “promozione” e mi ha proposto di estenderla fino a metà giugno; ecco che prontamente ho raccolto il suo invito e sono qui a dirvi, se lo gradite, mettete un “ti seguo” sul mio Instagram alvieromartini_alv e su messenger, in privato, potete inviarmi i vostri dati completi (nome, indirizzo, numero civico, città e cap, mi raccomando la precisione…) e il mio ufficio vi invierà un omaggio, una sorpresa, che in molti hanno gradito. Naturalmente è garantita la privacy, e non appena il vostro indirizzo sarà riportato sulla busta pronta per la spedizione, automaticamente i vostri dati saranno cancellati, per tutelare la vostra identità.
E’ un gioco, e tale vuole essere, e poiché in molti hanno aderito alla proposta fatta direttamente su Instagram, Valeria mi ha incitato ad offrire l’opportunità ai suoi numerosi lettori., e la ringrazio per questo segno di amicizia.
Dunque ora sta a voi, cercatemi su Instagram, seguitemi dandomi i vostri dati e a breve riceverete un simpatico omaggio. E che vi porti fortuna!!!!
Vi aspetto numerosi!