venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini: Travolti da un simpatico destino

Il Cosmoprof è la fiera più importante al mondo nell’universo della cosmesi, articoli per coiffeur e soprattutto le fragranze. Si svolge a Bologna ogni marzo da moltissimi anni, e con i vari profumi usciti con il nome Alviero Martini e ora ALV, non abbiamo mai mancato una sola edizione! I contatti che si creano al Cosmoprof sono così importanti che tutte le case profumiere dedicano ampi spazi a profumi in location multi brand o spazi dedicati appositamente ad un solo nome legato spesso ad uno stilista. Ogni anno una giuria si riunisce per conferire un premio alla migliore fragranza femminile e maschile, una al packaging e una alla comunicazione, una specie di Oscar per il top di gamma nel settore fragranze. Un mondo così vasto e interessante che quando mi capitò di uscire con il primo profumo, passai una settimana a Grasse, in Provenza, dove allora le migliori case profumiere si rivolgevano per la scelta del profumo, essendo quella la zona più rinomata per quel settore. Oggi anche in Italia, abbiamo moltissime realtà nel settore e spesso superiamo i francesi nel loro bene più prezioso, il profumo (e aggiungerei anche i vini!)

Sta di fatto che a metà anni ’90, il Grande Gianni Versace venne premiato per il profumo che portava il suo nome. Fui invitato alla cerimonia, non conoscevo personalmente il Sig. Versace, ed ero chiaramente un fan della sua genialità. Seduto in prima fila, assisto allo spettacolo che prevede premi a tutte le categorie, e  nel finale,  il pezzo forte, la consegna del premio proprio a lui. Inaspettatamente esce sul palcoscenico una signora di bassa statura con gli immancabili occhiali bianchi che l’hanno contraddistinta tutta la vita, Lina Wertmuller, e rimasi stupito di come una grande donna del cinema si avvicinasse così al mondo considerato effimero, la moda. Finita la cerimonia, mi presentarono Gianni Versace, ma fui rapito dalla simpatia che nacque reciprocamente con Lina, la quale si prodigò in complimenti così sinceri, e  davvero conosceva la mia linea di borse, anzi, mi disse che mi stava cercando perché mi reputava “un Genio”, e voleva a tutti i costi trovare il modo di lavorare insieme. Insomma nacque una grande amicizia, dopo due mesi lei era a Milano con il compianto marito, il grande scenografo e scrittore Enrico Job, noto per i grandi allestimenti teatrali per Strehler, Ronconi, De Filippo, con molti David di Donatello per i suoi lavori e carriera, e naturalmente non ha mancato un solo film della straordinaria moglie Lina,  la lunga lista di film dai titoli interminabili, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto,” Pasqualino settebellezze”, “Film d’amore e d’anarchia”, “I Basilischi”, “Mimì metallurgico,” e molti altri capolavori, rimasti nella storia del nostro cinema. A Milano all’Accademia di Brera Enrico, (diventato amico anche lui con  la stessa simpatia e  semplicità di Lina) si teneva una grande mostra di tutti i suoi bozzetti,  meravigliosi ed affascinanti, di tutti i lavori compiuti, e progetti vari di allestimenti. Una bellissima mostra alla quale partecipai con estremo piacere, e detti una cena in loro onore nella mia casa, che fu molto apprezzata, e consolidò il nostro rapporto. Da quel giorno non passava settimana senza che ci scambiassimo notizia, io tra i miei viaggi, lei tra i suoi film , e poiché eravamo in primavera, i Sig. Job e Wertmuller avrebbero passato tutta l’estate nella loro splendida casa di campagna, non distante da Milano, inutile descrivervi  il gusto  raffinato con il quale era arredata, e il fantastico giardino annesso.  Non mancava la sala Cinema, dove  ci si riuniva per rivedere i suoi film o altri interessanti documentari, o prove di girato.

Naturalmente ogni fine settimana libero li raggiungevo, insieme alla mia cara amica attrice Gabriella Franchini, e soggiornammo anche più volte, nella semplicità della vita di campagna che proponevano, ammirati dai loro racconti, progetti, e inesauribile energia. Lei parlava di cinema, la sua grande passione, ma come tute le persone intelligenti, colte e con una mentalità visionaria, spesso si inerpicava in progetti, idee, creazioni, alcune che mi vedevano coinvolto  come costumista, o qualunque contributo potessi dare… non si fece mai nulla, ma non mancai mai alle sue presentazioni, o sue conferenze, come nell’occasione della presentazione del libro di Giorgio Faletti, “Io uccido”; e questa era la dimostrazione di quanto  Lina fosse attenta a tutti i settori dell’arte. Un giorno ricevetti una telefonata da Roma (io ero a Milano), dove mi sollecitava una visita, un incontro perché aveva un’idea da propormi. Mi organizzai e volai a Roma, dove nella bellissima casa nei pressi di Piazza del Popolo, con Enrico mi mostrarono,  ma soprattutto lei mi parlò di un nuovo film che voleva girare,  e  voleva coinvolgermi come produttore. Il progetto era molto interessante, manco a dirlo, un film indipendente,  ma non avevo previsto di distogliere o diversificare le mie energie economiche e feci fatica a rifiutare, mi riservai di ripensarci, ma poi alla fine nulla andò in porto.

Cambiò soggetto, trovò un produttore cinematografico ed usci con un ennesimo successo,  tutto meritato. L’abilità di Lina, oltre che grande sceneggiatrice delle sue fantastiche storie, era proprio quella di intravedere  nelle persone qualità e capacità, oltre ogni limite. Infatti non mi sopresi affatto quando mi comunicò che avrebbe portato in scena, a teatro questa volta, “Storia d’amore e d’anarchia” con lo straordinario Elio e le storie tese, e  Giuliana de Sio. Con Elio è vero amore, tant’è che portò in teatro anche “Gianburrasca”, e proprio in questi giorni la Tv ha trasmesso un Rossini,  sempre di Lina, con Elio, con il quale fece molte altre collaborazioni.  Insomma una amicizia del quale sono molto orgoglioso, quella con Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich… (chi dice che nel nome c’è scritto il tuo destino?… infatti basti pensare ai lunghi titoli dei suoi film, e l’adesione al personaggio è perfetta) per tutti Lina, che inizia la sua carriera come aiuto regista di Fellini,  per “La dolce vita”,  poi scoprì Giancarlo Giannini e Mariangela Melato e ne fece dei veri divi dello schermo, tanto amati dal pubblico quanto per i personaggi così dettagliati che solo una mente geniale come quella di Lina sapeva costruire. Ma le interessa anche l’Opera lirica e si cimenterà in varie regie,  persino una “Bohème” ad Atene.  Ma anche per la televisione gira “Francesca e Nunziata” con la Loren e Claudia Gerini. Una carriera inesauribile di successi, di trovate tanto geniali quanto appetitose, e infiniti premi per la sua carriera, compresa la cittadinanza onoraria della città di Napoli, conferitagli dal Sindaco De Magistris.

Un premio l’ho avuto anch’io: quando uscii con la mia autobiografia, le chiesi di dedicarmi una frase, una testimonianza della nostra amicizia, e questo fu quello che ricevetti e pubblicai: “Alviero è un ragazzo speciale, le sue esperienze di vita sono di quelle che danno fiducia in  questa difficile epoca, fatta di mille tentazioni e di un mare di ostacoli che da giovani sembrano insormontabili.  Alviero, nato in campagna, è arrivato in città con la sua valigetta di speranza, si è tirato su le maniche e si è lanciato alla ricerca del suo spazio,  nella tumultuosa confusione che gli appariva la realtà. Artista, imprenditore, simpatico e coraggioso, è bello vedere come ce l’ha fatta. Il racconto della sua vita  ci dimostra che vale la pena  di sognare perché è possibile realizzare i propri sogni. Una natura solare, una volontà di ferro, una fantasia che mette le ali all’intelligenza. E un rapporto aperto con il mondo. Quello stesso mondo che lui ha realizzato sui bagagli di tutti noi viaggiatori.  Lo abbiamo amato e scelto,. Vorrei che questo libro lo leggessero tutti quei ragazzi che vedono il mondo come un uovo dove è difficile entrare, e la vita come un groviglio di male e di bene, dove trionfa il peggio. Non è così, e la storia di Alviero ce lo dimostra!” tuoi Lina e Enrico.

Non poteva che  essere “ampia”, estesa, come i titoli dei suoi film!

Generosi, adorabili, è da molto che non vedo Lina, dopo la dipartita di Job, ma la sento, è presente sempre nei miei pensieri, li ho amati, e amo Lina come un’amica sincera, leale, e visionaria.

Ciao Lina, vediamoci presto!!!