La città spagnola che ha subito maggiori cambiamenti architettonici è proprio Valencia, dove l’architetto Santiago Clatrava nativo proprio di Valencia, da anni ha rivoluzionato l’architettura in tutto il mondo (anche in Italia sono presenti le sue opere), e il comune della città, ha concesso spazi infiniti per costruire il più grande complesso museale al mondo, ospitando scienze, arti e il museo oceanografico, impressionante per dimensione e specie marine o comunque dell’habitat che gravita intorno al mondo sommerso. Le forme architettoniche sono così affascinanti, futuristiche, di dimensioni enormi e con spazi percorribili per passeggiate in riva a laghetti artificiali, nei quali si rispecchiamo le magnifiche costruzioni. La genialità di Calatrava è di aver concepito forme avanguardistiche attingendo dal passato, infatti tutte le pareti colorate, ma anche quelle bianche sono in mosaico, retaggio del grande Gaudi che con la sua Sagrada Famiglia a Barcellona, ha fatto della Spagna un paese con una forte propensione all’attualità, al contemporaneo, divenendo un paese di forte attrattiva turistica.
Per contrasto, la città di Valencia ha un fortissimo legame con il passato: palazzi, chiese, musei, piazze, edifici pubblici o privati hanno un standard di mantenimento estetico impressionante, non un solo scarabocchio sui muri, tutti tirati a lucido, e armoniosamente amalgamati da isole pedonali con una infinità di attività gastronomiche, che danno un senso di comunità, soprattutto nel vedere tutta quella gente che con ogni temperatura, affollano i bistrot che offrono tapas e qualsivoglia tipo di cucina. La città è immensa e anche la periferia ha lo stesso rigore nel mantenere le case con estrema cura. Basta una gita al mare che dista 20 minuti dal centro per notare pulizia e senso civico elevatissimo. Le spiagge sono enormi e numerose, cosi come gli stabilimenti che ospitano hotel e ristoranti. Il porto ha un’ importanza vitale per la città e i segni del passato sono evidenti con costruzioni dell’epoca, anch’essi preziosamente ristrutturati.
Infine la moda: la Spagna è sicuramente il paese che ha sfornato la moda accessibile, cominciando da Zara a tante altre catene che propongono abbigliamento e calzature in quantità incredibili! Certo non è la qualità il loro punto forte, ma la contemporaneità accostata ad un prezzo veramente alla portata di tutti. Una moda secondaria, al sevizio del popolo. Certamente la fashion week di Madrid propone altri canoni, ma nulla hanno a vedere con Milano, Parigi o New York, ma un viaggio a Valencia concilia tradizione e modernità, e sia il passato che il futuro hanno un notevole fascino!
Alviero Martini- Valencia, tra passato e futuro
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