sabato, Novembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

And the Oscar goes to…

Quante volte abbiamo sentito questa frase, sul palco del Dolby Theatre di Hollywood, dove un’esperta giuria seleziona fra i tanti film dell’anno divisi in varie categorie e varie interpretazioni i vincitori, consegnando loro la famosa statuetta.

Ebbene, anche in Italia sono arrivati gli Oscar… ma della moda! Siamo già alla sesta edizione, e Steven G. Torrisi è il Patron di questa iniziativa che premia ogni anno, stilisti, parrucchieri, truccatori, giovani talenti, italiani e stranieri, il tutto sotto la supervisione di una commissione che durante l’anno seleziona i candidati, e dopo una attenta valutazione vengono convocati, generalmente in autunno, per la serata finale che quest’anno si è svolta il 9 dicembre, a Villa Renoir, di Legnano.

Una meravigliosa cena ha accolto più di 500 persone, un tavolo apposito per la giuria Nazionale presieduta da Nando Moscariello, altri 6 componenti e il tutto verbalizzato dall’Avvocato Torrisi. Presentavano la serata il noto volto televisivo Emanuela Tittocchia, e la voce RAI più famosa, Savino Zaba, due professionisti che hanno condotto la serata in modo eccellente annunciando le statuette.

Una di Platino per la Sig.ra dell’Alta Moda Milanese, Raffaella Curiel, una statuetta d’oro… al sottoscritto per ALV Andare Lontano Viaggiando, e una ad Anton Giulio Grande, Hair Stilist a Carmelo Spina, all’Accademia Giancarlo Milanese, a Make Up Artist come Oreste Cuomo e a Jonathan Tabaccheria-MUA. Sono seguiti Oscar d’argento alla carriera, ad una imprenditrice per l’eccellenza in rappresentanza di Orchidea Nera Deluxe, altri a stilisti Inglesi come Iris Rodriguez (Argentina ma che opera nel Regno Unito), maltesi come Herman Vassallo, al miglior Modello Marco D’elia, e persino una statuetta “sociale a ” l NO alla violenza sulle donne” consegnata a Enza Mignacca, e ancora a molti altri personaggi, tutti operatori della moda, che con il loro impegno contribuiscono a valorizzare il Made in Italy.

Moltissimi gli Ospiti accorsi alla serata di Gala, accolti da un giardino natalizio fantastico, con allestimenti favolistici, l’immancabile banner con in grande il logo dell’Oscar e a fianco i vari loghi premiati. Una serata di Gala con mise di Alta Moda per le Signore, accorse da tutte la parti d’Italia e dall’estero, e accompagnate dal cavaliere in Smoking, rigorosamente elegante come recita l’invito che richiede un Evening Dress Code. Molte le signore in abiti trasparenti, molto pizzo, vedo non vedo, molto nero, paillettes, strass, e qua e là punte di colore. Ad ogni premiato corrispondeva una modella che sfilava con un capo rappresentativo, o un trucco, o una acconciatura da passerella, e alcuni, come Patrizia Concari, Nuccia Burgaretta, hanno presentato una piccola sfilata di 4 capi, rendendo l’atmosfera davvero “alla moda”.

Il premio Nazionale, – Europeo ST. Oscar della Moda – Città di Milano che Steven G. Torrisi organizza era alla sesta edizione, è itinerante e in precedenza si è svolto a Napoli a palazzo Caracciolo, ben due volte in Campidoglio a Roma e due edizioni in Sicilia. Quest’anno è stata scelta la location di Legnano, Villa Renoir, che abbiamo già avuto modo di commentare positivamente.

Negli anni in cui ho vissuto a New York, facevo parte del CFDA, ovvero la Camera della Moda Americana, e anche nella Grande Mela si teneva ogni anno un evento dove veniva conferito un premio alla carriera, o allo stilista dell’anno e agli emergenti.

Non dimenticherò mai una delle edizioni alla quale ho partecipato, dove addirittura presentava la Principessa Diana, io ero al tavolo con Ralph Lauren, Donna Karan, Kate Spade, e molti altri nomi illustri, e tra gli ospiti d’onore vi era Mick Jagger.

Ma ho partecipato anche a molte cene organizzate dalla Camera della Moda Milanese, con il cav. Boselli, e il geniale Beppe Modenese, e la presenza di stilisti di fama mondiale, con grande convivialità, benché a Milano vige un leggero individualismo, e solo con il corporativismo si porta avanti un compatto concetto del Made in Italy, che sta perdendo di valore simbolico, a dispetto del prezzo che il Cliente chiede sempre più basso, ma va rieducata una intera generazione del processo produttivo Italiano, la famosa filiera, che va dalle proposte dei tessuti, alla ricerca nelle varie fiere, il disegno dal quale viene eseguito il primo prototipo, sdifettato e poi messo in vendita. E’ vero anche che siamo in molti ad essere in difficoltà a trovare aziende ancora aperte in Italia, perché la crisi, e le leggi non hanno certo favorito le imprese, trovatesi di fronte a Paesi produttori a prezzi bassissimi, a volte in assenza di etica e di rispetto dei valori umani. E’ tempo di riprendere in mano la situazione, sensibilizzare il Cliente alla qualità, e rivalutare questa nostra grande arte, la manualità, che soprattutto nel nostro intero settore, dall’abbigliamento alla calzatura, dalla pelletteria agli accessori, la mano umana, dal disegno al prototipo, è magistrale ed avremmo tanto da insegnare a tutto i resto del mondo.

Eventi come quello di Steven G. Torrisi e il suo ST. OSCAR sono dei toccasana per l’industria tessile, e della moda in generale, per incoraggiare i giovani a insistere con le loro proposte, seppur in tempi duri, ma con la perseveranza, determinazione, volontà, capacità di apprendimento, conoscenza della storia del nostro settore, umiltà e tanto impegno, ritroveremo il nostro manufatto sempre pregiato, ed apprezzato in tutto il mondo.

Grazie Steven!