Il 2018 è stato un anno di grandi soddisfazioni per Angelo Branduardi. Il “menestrello italiano” ha infatti portato la sua musica in Italia ed Europa: 36 concerti con ottimi riscontri da parte del pubblico, che lo ha acclamato ovunque con standing ovation e facendo registrare un sold out dietro l’altro. Il 2019 di Angelo Branduardi sarà un anno di lavoro, con un nuovo progetto discografico a cui dare vita. Fra una registrazione e l’altra, tuttavia, l’Artista tornerà su alcuni selezionati palchi italiani proseguendo sia il felice tour in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin, sia quello con la band. Nel primo caso la scaletta sarà incentrata prevalentemente sul repertorio antico, mentre con la band riproporrà in un live travolgente tutti i successi della sua lunga carriera. Di seguito le date teatrali più prossime: 29 marzo – ANCONA – Teatro delle Muse – con band Info tour: http://www.angelobranduardi.it/ |
ANGELO BRANDUARDI
The Hits Tour
40 anni di musica e non sentirli. Dopo un 2017 e un 2018 di straordinari sold out sia in Italia che all’estero, anche per il 2019 Angelo Branduardi porta la sua musica evocativa al pubblico di mezza Europa. Il “menestrello italiano” già da tempo asseconda la sua versatilità in campo musicale, presentandosi al pubblico con concerti basati su diverse formazioni. Può così passare con grande facilità dall’esecuzione in duo del repertorio di musica del passato, che fa parte della sua collana “Futuro Antico”, alla classica formazione folk-rock, con basso e batteria. Se nel primo caso si assiste ad un concerto “all’insegna del “meno c’è più c’è”, un viaggio intimo alla “una ricerca della magia dei suoni”, nel secondo caso l’Artista ripercorre tutta la sua travolgente e lunga carriera, costellata da grandi successi. Accompagnato da Fabio Valdemarin alle tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre, Stefano Olivato al basso e Davide Ragazzoni alla batteria, Angelo Branduardi riporta così sul palco quel mondo musicale e creativo che, attingendo dalle leggende popolari e ai suoni del passato, lo ha reso unico sulla scena musicale italiana e internazionale. Le sue canzoni, capaci di fondere mirabilmente musica e poesia, affondano a piene mani nella spiritualità, elemento fondamentale che per Branduardi rappresenta “il tentativo di guardare al di là della porta chiusa, di scorgere ciò che non c’è ma che si vorrebbe che ci fosse”. Il “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica”, come ama definirsi lui stesso, torna dunque sulle scene mettendo in scaletta i brani più amati del suo repertorio, da “Si può fare” a “Confessioni di un malandrino”, da “La pulce d’acqua” all’immortale “Alla Fiera dell’Est”. Tutti grandi successi che hanno arricchito gli ultimi 40 anni di musica italiana.
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