
Domenico Dell’Osso: il pittore tra scandalo e genialità
Domenico Dell’Osso è nato il giorno della festa dei lavoratori, il primo maggio, con una vocazione per la pittura che lo ha portato molto in alto. Ha iniziato a dipingere all’età di 16 anni per conoscere meglio sé stesso «adotto la pittura come mezzo per conseguire una più profonda comprensione della realtà interiore; in questo senso le opere non sono il frutto dei miei pensieri, ma una lente rivolta a comprenderli».
La sua, non è una pittura come tutte le altre, perché si riconosce subito una cifra identitaria precisa, una forte autenticità. La pittura lo porta ad essere ciò che è senza dover per forza indossare delle maschere, dover fuggire alle sovrastrutture marxiane. «La pittura per me è una terapia, mi permette di conoscere me stesso, mostrarmi agli altri senza paure...