giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Bohemian Rhapsody

 

Le ultime generazioni di giovani si affacciano alla musica in modo leggero, preferiscono ascoltare la musica Trap piuttosto che  gruppi rock come i Beatles o Rolling Stones, come accadeva invece qualche anno fa. La pubertà’ e l’adolescenza sono le due stagioni che nell’arco della vita fanno appassionare i ragazzi alla forma d’arte che più lì coinvolge emotivamente. Le note di una chitarra molte volte entrano dentro l’anima dei più giovani facendo nascere in loro la curiosità di scoprire la musica rock. Come  accennavo all’inizio ultimamente sempre più trapper fanno presa sul pubblico giovane, a discapito del rock, forse perché questa musica rappresenta quello che oggi i ragazzi vogliono ascoltare, storia di ragazze e droga, testi futili e vacuità prendono il posto della musica di spessore, ma tutte le speranze non sono perdute.

Ultimamente il Film “Bohemian Rhapsody” dedicato ai Queen, gruppo storico inglese capitanato da Freddie Mercury, sta ottenendo un enorme successo.

Tutti ne parlano e anche le reti Rai stanno trasmettendo, sull’onda dell’entusiasmo che questa pellicola sta creando, degli special sul famoso gruppo glam rock inglese.

I Queen hanno rappresentato nel passato la fusione di più generi che vanno dalla musica rock al blues fino alla musica classica.

La loro forza era la grande coesione all’interno della band, e il genio di quattro musicisti, che per capacità compositiva stravolsero il mondo della musica.

Poliedrici a tratti incoscienti su certe scelte musicali che negli anni settanta li potevano portare ad  affondare invece che elevarsi sull’Olimpo dei gruppi rock.

Hanno vinto grazie al loro coraggio di osare, Bohemian Rhapsody e’ la risposta al mio discorso.

Una musica geniale, fuori dalle righe a tratti glam rock e’stato uno dei loro più grandi successi.

Freddy Mercury leader e cantante della band ha vinto sullo scetticismo dei discografici di allora, che non avrebbero scommesso nulla  su un brano così difficile.

Il chitarrista Bryan May, il batterista Roger Taylor e il bassista John Deacon componevano il resto della band. May fu il braccio destro di Mercury, l’uomo che con  i suoi brani geniali riuscì  portare il rock più ruvido all’interno della formazione, non per niente “We Will rock you” l’inno di una generazione è di  sua composizione; era proprio  questo che rendeva i Queen geniali, quattro  teste pensanti sopraffini, con enorme capacità compositiva si erano incontrati per caso, per fare la storia del rock. Album come “A Night at the opera” e “New of the word” rimangono pietre miliari nella storia della musica.

Non sono qui per fare  un’autobiografia del gruppo, non basterebbero tutte le pagine del giornale ma per sottolineare come il rock se fatto con gusto, passione e genialità vince. Vedere oggi ragazzi che ascoltano la triste musica Trap affacciarsi al Rock incuriositi dal grande successo del film sopra citato fa sperare che la musica se fatta bene e’ destinata a rimanere per sempre, al di la delle mode del momento, che saranno destinate a sparire velocemente, come rapidamente si sono fatte spazio nel mondo musicale odierno.

Grazie per averci regalato perle musicali che i ragazzi ancora oggi possono apprezzare, sarete stati poco ruvidi, ma in compenso avete portato eleganza e innovazione, e se i giovani ancora oggi apprezzano album come “Innuendo” vuol dire che il vostro genio sarà una qualità che rimarrà per sempre nell’affascinante e complesso mondo musicale.