Da oltre un anno Maria Vittoria ha fatto consapevolmente una scelta: vivere in camper!
Grazie a questo incontro ho potuto scoprire quale incredibile mondo di desideri, idee, speranze, problemi e soluzioni, possano nascere fra le pareti di un bel veicolo a motore su quattro ruote. Attraverso il suo interessante racconto, ho appreso ancora più chiaramente quali impensabili risvolti possano esserci dietro il concetto di “vita in libertà”, quali forme impreviste possa avere la felicità, e quanto triste sia la condizione di chi non considera altre possibilità all’infuori di quelle che la società volente o nolente, ci cuce addosso.
Perché decidere di vivere esclusivamente in camper?
Problemi di lavoro in primis. Purtroppo la situazione attuale non è semplice, e per me come per molte altre persone, il mondo del lavoro è diventato difficile. ed ecco la mia ricerca di una via alternativa.
Più di un anno fa ho lasciato casa in Sicilia dove vivevo in affitto. Tempo prima avevo comprato un camper, era il sogno di mio padre che purtroppo non c’è più, l’ho trasformato in una casa viaggiante e autosufficiente, grazie anche ai preziosissimi consigli di amici che hanno fatto la mia stessa scelta. Così ho iniziato a spostarmi dove trovo lavoro e negli ultimi anni, ho svolto varie mansioni maturando una molteplicità di esperienze che hanno fatto di me ciò che sono oggi: una persona semplice, serena e che ama le cose essenziali. Ha imparato ad evitare il superfluo. Pensa che in Italia abbiamo molti chilometri di coste e quindi la possibilità di trovare un’attività in ogni stagione, è abbastanza semplice. Il rapporto tra vita in camper e vita lavorativa è diventato per me una vera e propria occasione di stimolo e guadagno. Inoltre, come è facile immaginare, la vita in camper consente anche lavori online.
E i comfort della casa?
Alcuni immaginano il camper come una specie di furgone su quattro ruote, scomodo e con spazi ridotti. Si fa fatica a pensarlo in sostituzione di una casa anche se nessun camper potrà dare gli stessi comfort. Nonostante questo, sono riuscita ad ottenere risultati che mai avrei immaginato. Ho attrezzato il mio mezzo con dispositivi ed elettrodomestici di agevole utilizzo.
E durante l’inverno con il freddo?
Il camper è una “casa viaggiante” e nei mesi invernali, posso spostarmi in qualche località più calda oppure accendere il riscaldamento senza problemi. La cosa che più mi ha spinta a vivere in camper è il grande desiderio di “libertà”, ho scoperto che siamo in tanti a pensarla in questo modo.
Cos’hanno in comune tutte le persone che come te decidono di vivere in camper?
A mio parere, torno a ripetermi, è il bisogno di libertà che diventa infine una necessità, come l’aria che respiriamo. In tutti gli altri casi è e rimane una bella esperienza in grado di rendere indimenticabili i giorni trascorsi più all’aria aperta che al chiuso di quattro mura, specialmente per i bambini.
Da quando ho fatto questa scelta che condivido anche con mia figlia, sono tornata a riappropriarmi del mio tempo e della mia identità.
Pentimenti?
Dopo i vari mesi trascorsi con questo nuovo stile di vita, posso senza dubbio affermare che mi sono regalata la più bella esperienza della vita. Solo chi ha la fortuna di provare queste sensazioni può capirlo. Il tempo è il nostro bene più prezioso, il nostro miglior investimento, non c’è nulla che possa rimpiazzarlo. Essere padroni del proprio tempo e viverlo pienamente, intensamente, è il passo più difficile e importante della nostra esistenza.
Per alcune persone, però, libertà significa sentirsi comodi a casa, mentre per altre vuol dire abbandonare la propria classica dimora. Come mai?
Dalla finestra di casa mia vedevo sempre lo stesso panorama, giorno dopo giorno ma quando mi sono resa conto che sarebbe accaduto chissà per quanti anni ancora, mi è presa una specie di malinconia e ho compreso che dovevo assolutamente modificare in meglio quella situazione, e così ho fatto!
Per concludere, Maria Vittoria, che desideri aggiungere ancora?
La scelta di vivere in camper non dev’essere vista come un facile ripiego soltanto per i problemi economici, insoddisfazioni familiari o personali. Vivere in camper, in fondo, è una possibilità alternativa. La mia esperienza da camperista a tempo pieno e le preziose testimonianze delle persone che ho avuto l’opportunità di conoscere. mi hanno aiutata a comprendere come avrei potuto ampliare il campo visivo, abbandonare convinzioni e pregiudizi, considerare nuove possibilità, anche se tali scelte risultano molto difficili specialmente per chi è abituato a schemi ben codificati, comodità considerate come irrinunciabili e ritmi intensi.
A cura di Stefania Pasquali
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