Cani in vacanza: dal mal di auto ai morsi di zecche.
Tutto quello che occorre sapere per un’estate serena con il proprio amico a quattro zampe
Il veterinario Aldo Giovannella spiega
come prevenire e combattere i disturbi dovuti a mal d’auto,
perché stare attenti alle passeggiate in città
e come intervenire contro le zecche
Partire per una vacanza estiva con il proprio amico a quattro zampe e trascorrere con lui giorni sereni?
Sì, è possibile e non è nemmeno complicato.
È sufficiente saper prevenire situazioni di stress o di pericolo, conoscerle e capire come affrontarle.
Ma quali situazioni possono causare malessere o difficoltà?
Molti cani, soprattutto giovani, soffrono di mal di auto, anche durante viaggi di breve durata.
Oppure, una passeggiata sull’asfalto può ustionare i polpastrelli del pet.
Oppure ancora, passare del tempo con lui in mezzo al verde può esporlo al contatto con le zecche.
Come intervenire, quindi, in questi casi?
Lo spiega il veterinario Aldo Giovannella, autore di “Primo soccorso per il mio cane – Come riconoscere e gestire le emergenze e prevenire gli infortuni” (Edizioni Lswr). Il volume guida il proprietario del pet (anche con il supporto di oltre 700 immagini) nella comprensione delle situazioni di difficoltà o sofferenza del cane e spiega come intervenire tempestivamente.
Viaggiare in auto: perché il cane potrebbe star male?
Il mal di auto è causato dalla stimolazione di una parte dell’orecchio interno deputata al mantenimento dell’equilibrio: il sistema vestibolare.
Nei cuccioli e nei cani ancora giovani questo sistema non è ancora completamente formato.
I segnali che ci dicono che il cane sta male possono essere diversi, come:
– respirazione affannosa;
– salivazione intensa;
– agitazione;
– leccamento delle labbra;
– vomito.
Cosa fare prima di mettersi in viaggio?
– Se il cane ha già sofferto di mal d’auto, occorre somministrare rimedi come i fiori di Bach o australiani;
– non affrontare il viaggio totalmente a stomaco vuoto, ma occorre aiutarlo con piccoli premi secchi;
– cercare di sistemare il cane all’interno di uno spazio ristretto (come un trasportino confortevole);
– garantirgli un flusso d’aria esterno ma non diretto;
– programmare frequenti pause;
– evitare di fumare all’interno dell’auto.
Come abituare il cane all’automobile?
Occorre partire già dal giorno in cui il cane viene adottato. Infatti, quando lascerà la madre e i fratelli, il cane farà il suo primo viaggio in auto per raggiungere la sua nuova casa. Occorre che questo momento sia il più confortevole possibile.
Diversi giorni prima di iniziare un viaggio in auto, occorre farlo giocare diverse volte all’interno dell’automobile e premiarlo.
Dopo alcuni giorni, sarà il momento di mettere l’auto in modo per iniziare a fare delle piccole manovre.
Giorno dopo giorno, si potranno provare tragitti via via più lunghi. È importante che in questi momenti il proprietario parla con dolcezza e in continuazione.
Durante i primi viaggi, scegliere di fare percorsi con meno curve e più pause in cui in cane potrà scendere dall’auto per giocare.
Camminata sull’asfalto: le alte temperature possono ustionare i polpastrelli
Anche passeggiare in città può risultare pericoloso per il pet.
Con le alte temperature, infatti, le strade esposte al sole possono raggiungere temperature molto elevate anche in pochissimo tempo. Ciò può causare ustioni ai polpastrelli.
Occorre quindi scegliere bene il percorso da fare per la passeggiata quotidiana.
Zecche: come trovarle e rimuoverle correttamente
Tra la primavera e l’autunno il cane è maggiormente esposto al rischio di tornare da una passeggiata in mezzo al verde con addosso delle zecche.
Al termine della passeggiata, quindi, occorre controllare il suo corpo indossando guanti usa e getta e passando le dita ovunque.
Il cane deve essere ispezionando bene tra i polpastrelli e le dita, all’interno e all’esterno delle orecchie, sul muso, sul torace, nell’addome e sotto la coda.
Se si dovessero trovare delle zecche, è necessario utilizzare un apposito strumento (in commercio se ne trovano di vario tipo, come “a piede di porco” e “a pinzetta”).
Una volta rimossa la zecca, assicurarsi che l’apparato buccale o rostro non sia rimasto infisso nel punto di estrazione. Per farlo, verificare che sulla pelle dove si è operato non sia rimasto un puntino nero ben visibile.
Nel caso sia presente questo puntino, disinfettare per bene la parte e rimuoverlo utilizzando un ago dalla misura g8 o una sottile pinzetta.
Nei giorni successivi, controllare il sito di estrazione: se cambia forma o colore, rivolgersi a un veterinario.