Esiste da sempre, tra i popoli del Nord Europa, il desiderio di conoscere i territori, le abitudini, le specialità delle nazioni “calde” del globo. Per tradizione una delle mete preferite resta l’Italia. Tra i mezzi di promozione dei flussi turistici, che provengono dai Paesi nordici, si va inserendo con forza il cinema.
In questa ottica parliamo del nuovo film commedia “The Food Club”, diretto dalla giovane regista e autrice danese Barbara Topsøe Rothenborg, a lungo attiva a Los Angeles. Un lungometraggio girato soprattutto tra le tante masserie della Valle d’Itria, del quale sono terminate – in questi giorni – le riprese in Danimarca.
Le protagoniste sono tre “vecchie” amiche, che si conoscono dalla bambine, e che sentono avanzare l’età.
Sono interpretate, con grande partecipazione, dall’attrice teatrale danese Kirsten Olesen, da Kirsten Lehfeldt (presente in molte serie televisive danesi) e dalla finlandese Stina Ekblad. Completano il cast: gli attori danesi Troels Lyby e Rasmus Botoft, la giovane attrice Mia Lyhne, le attrici baresi Ivana Pantaleo e Giorgia D’Addario e gli attori pugliesi Michele Venitucci e Antonio Cirillo.
Sul set tutti hanno recitato direttamente in lingua inglese. La storia è semplice: «Marie è stata lasciata dal marito la sera di Natale; Berling è una eterna single; Vanja piange il marito appena defunto. Le tre donne arrivano in Puglia per frequentare un corso di cucina. E decidono di costruirsi un futuro nuovo: da allora in poi rimangono vicine, l’una all’altra…»
C’è un focus dettagliato sulla cucina tradizionale del meridione d’Italia, con alcune scene relative ad un (vero) corso di cucina, curato dagli chef stellati Antonella Ricci e Vinod Sookar, coniugi titolari del rinomato ristorante pugliese “Al Fornello da Ricci”.
Descrive le location Ivana Pantaleo, laureata alla Sapienza a Roma, tirocinio teatrale a Parigi, che ha recitato in film in Italia (La Casa delle Donne, 2003; Lungo il Fiume, 2013; Dentro di Andrés Arce Maldonado, 2017); in Tunisia (“Vagues Brisées” di Habib Mestiri) e in Slovenia (I Nomi del Signor Sulcis di Elisabetta Sgarbi, 2019), ma ama la sua terra d’origine: «Abbiamo girato nella bellissima Valle d’Itria, tra i paesi di Monopoli, Locorotondo e Fasano (in particolare a Pezze di Greco, nella caratteristica Masseria Montenapoleone, ed a Montalbano, tra la Corte degli Asini e la Masseria Mozzone), poi a Cisternino, Ceglie Messapica e infine a Francavilla Fontana, presso la Masseria Bottari…»
Sono state impegnate nelle riprese sul territorio della regione – durate circa un mese – settanta unità lavorative, in maggioranza residenti in Puglia. Casting curato da Azzurra Martino. Produttori: Nina Lyng, Eva Juel Hammerich, Adriano Bassi, Davide Scalia; una co-produzione tra la società danese Nepenthe Film e la It Production Company Lume di Torino. Film realizzato con il finanziamento di 250mila Euro di Apulia Film Fund, in collaborazione con Puglia Promozione, nell’ambito di un intervento strategico congiunto del direttore di Apulia film commission, Antonio Parente, e dell’Ambasciatrice della Puglia, Nancy Dell’Olio, volto alla promozione del turismo da parte dei viaggiatori dei Paesi del Nord Europa.