Mi ha colpito sul palco dell’Ariston e mi ha folgorato con il suo ultimo singolo C’est la vie: basta fare un “giro” in rete per capire la complessità mediatica di Achille Lauro. La vita e la musica in lui si fondono tra contraddizioni, distonie, incongruenze, antitesi per diventare inaspettatamente armonia, un’espressione raffinata e innovativa di un grande artista.
Ritrovo in lui un animo ribelle e profondo di un “poeta maledetto” del nostro tempo e con lui ovviamente vivono gli eccessi della nostra società: Lauro non maschera la vita anno 2019, anzi, ne diventa l’esempio in musica: è’ il poeta, il cantante, il musicista, l’artista del nostro tempo.
Dietro ai tatuaggi, agli eccessi, agli scandali è uscito 1969, il nuovo lavoro di Lauro, un disco transgenerazionale, fatto di cambiamenti, di generi che si intersecano, si fondono, si armonizzazano.
Non esiste rap, trap, rock, ballad: esiste una musica molto curata, lavorata, nata dopo un immenso lavoro di team, mitizzato dalle 20 ore di lavoro al giorno dove Lauro e la sua squadra si sono chiusi in una villa per creare.
Un disco che parla a tutti, un album che vuole rimanere, un melting pot che riporta nella sonorità agli anni 60 e 70, da cui il titolo 1969, anno di crocevia, dopo la sbarco sulla Luna, il concerto di Woodstock, il mondo in fermento a seguito del ’68.
Punto di svolta nel percorso artistico di Achille Lauro è sicuramente C’est la vie, il singolo che ha lasciato tutti a bocca aperta; una ballata drammatica, intensa nel testo, detonatrice di emozioni forte, dure, rock nell’anima ma delicata nel vestito: il video con oltre 2 milioni i visualizzazioni in meno di un mese è la rappresentazione di questo stato interiore, bianco e nero, lontano da tatuaggi o eccessi. Dipinge la malinconia, il vuoto, la delusione, la precarietà delle relazioni di oggi, un epitaffio ai rapporti 2.0: chi lo avrebbe detto? La svolta di Lauro testimonia il suo innato ecletticismo, nonché una meravigliosa curiosità artistica, come anticipato dal grande successo per il libro, “Sono io Amleto” (Rizzoli), che ha registrato in poco tempo dalla sua uscita, ben 3 edizioni.
Un disco che unisce trangenerazionalmente: in questi giorni Lauro ha ricevuto i complimenti via social da Laura Pausini, che si è dichiarata pazza per lui.
In autunno inizierà il tour, un viaggio che sicuramente riserverà non poche sorprese.