Quando parliamo di vivere bene con il nostro corpo e soprattutto in salute, si ricollega tutto al nostro intestino, l’organo più soggetto ad intossicazioni.
Se l’intestino non riesce a metabolizzare infiamma la mucosa, perchè la mucosa intestinale deve assorbire sostanze utili ed escludere quelle tossiche.
I nostri organi ci parlano, peccato che li associamo ad altri sintomi.
L’intolleranza alle proteine del latte, portano sintomi e infiammazioni che si ripetono, come: coliti, pancia gonfia, meteorismo, dolori ovunque, cistiti ripetute, candide, prostatiti nell’uomo, ecc..
Dove scarica l’intestino?
-Dagli occhi: congiuntiviti, occhi arrossati, palpebre gonfie, lacrimazione, senso di sabbia interno all’occhio, calazi, orzaioli, secrezioni appiccicose al risveglio.
-Dalle orecchie: prurito, eczema auricolare, otiti, tappi e cerume.
-Dal naso: naso chiuso o naso che cola ( il naso è sempre lo specchio di stomaco e intestino), sangue
dal naso.
-Dalla bocca: stomatiti, gengiviti, afte.
-Dalla gola: tonsilliti, faringiti.
-Dai bronchi: tosse cronica, asma bronchiale.
-Digerente: diarrea, stipsi.
L’intestino intossicato da proteine del latte, può anche scaricare nelle articolazioni, nei muscoli, nella
cervicale, dolore al trapezio, alla spalla, al gomito (epicondiliti, tendiniti), dolore lombare, sciatalgia.
Cosa possiamo fare? Prima cosa pulire l’intestino, andare bene di corpo non significa che si stia bene.
Usare delle purghe è utile, come quella che un tempo chiamavano salosso bianco, cioè purgante salino, il
cosiddetto sale inglese, una bustina di 30 mg. da sciogliere in un bicchiere di acqua tiepida lontano dai
pasti e rimanendo a digiuno per 5 ore, bere durante le ore, 2/3 litri di acqua. Si consiglia dalle ore 17 il
digiuno serale, oppure purgante oleoso, (il famoso olio di ricino), da prendere la sera prima di andare a
dormire.
A cura di Lidia Argentieri, naturopata specilizzata
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