Personal trainer e presidentessa della associazione sportiva dilettantistica Dspin, con la passione per il movimento ed il benessere psicofisico. Daniela nasce a Trento, si laurea in matematica con indirizzo informatico-gestionale, vive per scelta ad Altidona, un bellissimo borgo che si affaccia sul mare Adriatico, in Provincia di Fermo. Negli anni ha preso parte a numerosi corsi nazionali di formazione riconosciuti dal CONI, a workshop, seminari e conventions sportive cui partecipa sia come presenter che come organizzatrice.
La sua è un’autentica e profonda passione che le offre negli anni ottimi risultati, consolidando un nutrito seguito di allievi, di varia estrazione anagrafica, ma soddisfatti dei risultati poi raggiunti.
Perché è sempre comunque vantaggioso praticare sport?
Praticare sport oltre al bene per il nostro fisico che è strutturato per il movimento, è comunicazione con sé stessi, il proprio corpo e con gli altri fornendo un’ottima soluzione anche per il benessere psicologico. L’attività̀ fisica, praticata seppure a livello amatoriale, migliora l’umore e la resistenza allo stress: “Mens sana in corpore sano”. Purtroppo in tempo di lockdown ho dovuto riorganizzare le varie attività̀ che prima svolgevo nella mia associazione, seguendo tutte le indicazioni ministeriali che via via venivano comunicate: attività̀ motoria all’aperto, mascherine, igienizzanti e distanziamento soprattutto.
In pratica di cosa si occupa come esperta nel settore sportivo?
Ho inaugurato la mia palestra nel 2007. Sono istruttrice di Pilates, fitness e rieducazione posturale. Dal 2007 propongo corsi sia collettivi che individuali presso la sede di Marina di Altidona, in esterna oppure a domicilio. Recentemente, causa Covid, anche on-line.
Tante iniziative davvero lodevoli. C’è dell’altro?
Oltre che nel ruolo di istruttrice sono promotrice, in qualità̀ di presidentessa dell’Associazione Dspin, di Corsi di Autodifesa Femminile organizzati dall’Unione Sportiva Acli in collaborazione con Coop Alleanza e col patrocinio del Comune di Altidona, oltre che del Progetto “Valdaso tour”, itinerari a piedi alla riscoperta delle bellezze culturali artistiche ed enogastronomiche dei più̀ caratteristici borghi medievali adagiati sulle nostre meravigliose e panoramiche colline marchigiane.
Praticare sport dunque aiuterebbe la mente?
Anzitutto, praticare attività̀ sportiva aiuta a distrarci dall’ansia, interrompe il rimuginare mentale e mantiene l’attenzione esclusivamente sull’esperienza corporea che si sta compiendo. L’attenzione si focalizza sul respiro e per qualche tempo si libera dei pensieri negativi.
Ogni sport ha queste prerogative?
Certamente! Ogni sport può̀ aiutare la mente oltre il fisico se praticato con costanza e passione. Praticare sport ci permette di misurarci continuamente con i propri limiti e potenzialità̀. Perseverare in un’attività̀ sportiva aiuta ad ottenere risultati graduali, sostiene e aumenta la motivazione e il senso di autostima e la comunicazione.
Lo sport può̀ essere considerato come una specie di “terapia”?
Dipende dalla possibilità̀ che la persona sia motivata nell’avvicinarsi ad uno sport, certamente meglio se in modo costante.
È possibile esercitare e migliorare la costanza nell’attività̀ fisica?
Secondo Maslow, psicologo statunitense deceduto negli anni ’70 e conosciuto per aver studiato i bisogni umani, i comportamenti sarebbero sollecitati da dinamiche motivazionali. La piramide da lui delineata intorno agli anni ’50 ed ancora attuale, è rappresentata da una scala in cui le motivazioni umane muovono dai bisogni primari e fisiologici fino ai gradini più̀ alti per la piena realizzazione del proprio potenziale umano. Riconoscerli ed appagarli è alla base dell’equilibrio interiore. Seguono i bisogni di sicurezza fisica come essere in salute o come stabilità del lavoro, entrambi orientati al desiderio di protezione e di tranquillità̀. Salendo ulteriormente nella scala della piramide troviamo i bisogni sociali, come l’appartenenza al gruppo, l’essere accettati e stimati dagli altri, il ricevere amicizia, affetto e autostima. Infine, all’ultimo livello, si incontrano le necessità di autorealizzazione nel voler esprimere il proprio talento, le proprie aspirazioni.
Per la sua esperienza personale, che tipo di dinamiche muove lo sport in genere?
Lo sport muove significative dinamiche come la voglia di ricercare e accettare nuove sfide, la capacità di rimettersi in gioco, il raggiungimento di propri obiettivi. Una sconfitta può̀ perfino essere un’opportunità̀, in quanto può̀ richiedere di migliorare imparando ad accettare l’insuccesso. È una competenza che esige buona maturità̀.
I bisogni di autostima e autorealizzazione producono una motivazione persistente. Ciò̀ significa che coloro che vedranno nell’attività̀ fisica una forma di realizzazione di sé saranno fortemente motivati.
Per conoscenza diretta, le correzioni ed i suggerimenti che propongo ai miei allievi, senza ombra di dubbio, sono ben accolti, non solo perché́ appagano il bisogno di sicurezza, ma soprattutto perché́ comprese come modalità̀ appropriata per migliorare significativamente la propria performance.
L’attività̀ sportiva quando potrebbe diventare origine di frustrazione?
Affinché l’attività̀ sportiva non diventi fonte di frustrazione, è fondamentale seguire percorsi alla propria portata, adatti ed al livello di allenamento raggiunto, per poi giungere ad un grado sempre più̀ alto, motivando così la propria autostima. Lo stato emotivo influenza inevitabilmente la prestazione. Uno stato emozionale positivo che mantenga e aumenti la motivazione è caratterizzato da divertimento, felicità, orgoglio e piacere. Al contrario, uno stato negativo si presenta connotato da ansia, imbarazzo, tristezza. In tal caso, la motivazione si attenua ed anche il desiderio di partecipazione. Per la maggior parte di chi frequenta i miei Corsi, l’attività̀ sportiva è legata soprattutto al forte senso di appartenenza al gruppo: l’idea di fare nuove conoscenze diventa lo stimolo determinante per continuare a tornare in palestra.
In conclusione?
In conclusione, l’attività̀ sportiva sarà̀ fonte di soddisfazione quando la consideri come scrisse Christian Daa Larson, un leader e insegnante del Nuovo Pensiero Americano: “Credi in te stesso e in tutto ciò̀ che sei. Sappi che c’è qualcosa dentro di te che è più̀ grande di qualsiasi ostacolo”.
Intervista a cura di Stefania Pasquali