venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Dieci consigli per prendersi cura della vista dei bambini

Cute kids with big sunglasses and big smiles

Dieci consigli per prendersi cura della vista dei bambini

Secondo gli esperti di Clinica Baviera più della metà dei bambini italiani potrebbe avere un disturbo visivo

 

Proteggere gli occhi dei bambini e prevenire eventuali disturbi visivi è qualcosa di cui è importante occuparsi fin dalla loro nascita.
Anche se si pensa che siano troppo piccoli bisogna sapere che esistono metodi diagnostici adatti alle diverse età per poter conoscere lo stato della loro vista e capire da subito se ci sono dei problemi. Secondo i dati forniti da www.clinicabaviera.it, una delle più importanti aziende oftalmologiche in Europa, in Italia più della metà dei bambini potrebbe avere un problema visivo, un numero molto più alto rispetto a qualche anno fa, prima che la tecnologia entrasse a far parte di quasi tutti gli aspetti della nostra vita.

 

D’altra parte, fino al 30% degli insuccessi scolastici o dei problemi accademici sono dovuti a difetti della vista non diagnosticati, quindi una buona diagnosi in età precoce è davvero fondamentale. Per questo motivo, gli esperti di Clinica Baviera indicano dieci cose da tenere presente affinché i più piccoli godano di una buona salute visiva:

 

1. Prestare attenzione ai possibili segnali di allarme
È fondamentale che i genitori osservino il comportamento dei propri figli per individuare segnali di allarme di un possibile problema visivo, come ad esempio: roteare gli occhi, avvicinarsi troppo ai libri o alla televisione, fare continue smorfie o ammiccamenti, avere occhi rossi a fine giornata, difficoltà di apprendimento a scuola, bruciori ripetuti, ecc.

 

2. Insegnare un uso corretto degli schermi
Fin dalla più tenera età è necessario adottare una serie di misure relative all’uso di televisione, tablet, cellulari o qualsiasi altro dispositivo elettronico, poiché il loro abuso o uso improprio possono influire sulla qualità del sonno e, naturalmente, sulla stessa salute degli occhi. È essenziale limitare il tempo di esposizione e fare pause regolari. I bambini di età inferiore ai due anni non dovrebbero usare schermi. Tra i due e i cinque anni dovrebbero limitarsi a un’ora al giorno e tra i cinque e i dodici anni a due ore al giorno.

 

È inoltre importante utilizzare gli schermi alla giusta distanza: per leggere o scrivere su un cellulare o un tablet dovrebbero trovarsi a 35 centimetri dagli occhi, i computer portatili a 40-45 cm, i computer fissi a 45-55 cm e la televisione a una distanza compresa tra due e tre metri. Inoltre, gli schermi non dovrebbero mai essere utilizzati come unica fonte di luce, ma dovrebbero essere accompagnati da un’altra luce ambientale.

 

3. Godere dell’aria aperta con i bambini
Fare attività all’aperto con i bambini non solo aiuta a ridurre l’uso dei dispositivi elettronici, attenuando gli effetti che gli schermi possono avere su di loro, ma aiuta anche a esercitare la loro visione da lontano. Inoltre, diversi studi mettono in relazione una minore esposizione alla luce solare (meno di due ore al giorno) con la possibile insorgenza della miopia.

 

4. Portare i propri figli dall’oculista fin da piccoli
Anche se in linea di massima i bambini non presentano alterazioni della vista, è consigliabile effettuare la prima visita dall’oculista durante il primo anno di vita. Oggi esistono metodi diagnostici adattati alle diverse età dei bambini per conoscere lo stato della loro vista nelle diverse fasi dello sviluppo, senza che il bambino debba necessariamente parlare o collaborare.

 

5. Seguire una dieta sana
Seguire una dieta sana e equilibrata, ricca di sostanze nutritive con un alto contenuto di vitamine A e C e di minerali come il magnesio, aiuta le cellule del senso della vista a funzionare correttamente.

 

6. Buona illuminazione
Quando si legge in formato digitale o cartaceo o si lavora al computer, la luce che si utilizza deve essere preferibilmente naturale e diretta, evitando i riflessi.

 

7. Proteggere gli occhi dalla luce solare
Secondo i dati forniti da Clinica Baviera, il 70% dei bambini italiani tra i 4 e i 10 anni non indossa occhiali da sole. Non bisogna dimenticare che, anche se sono piccoli e sono troppo pigri per indossarli, se devono essere esposti al sole per un lungo periodo di tempo, è essenziale che li mettano per proteggere i loro occhi ed è opportuno tenere conto di questi consigli per la scelta degli occhiali da sole:

 

Omologazione: devono essere conformi alle corrispondenti normative europee per questo tipo di prodotto (identificato con il marchio CE) con il nome del produttore e i riferimenti del modello stesso.
Filtri: la norma europea sugli occhiali da sole (UNE) stabilisce una classificazione delle protezioni solari in 5 categorie che vanno da 0 a 4, di solito le più utilizzate nei bambini sono soprattutto 3 e 4.
Telaio: grazie al peso ridotto, alla resistenza agli urti e all’elevata durata, il telaio più consigliato è realizzato in plastica.
Vetro: gli esperti consigliano i vetri organici o in policarbonato perché coniugano perfettamente leggerezza e resistenza.
Forma: per evitare che cadano, l’ideale è scegliere un tipo di occhiale che si adatti alla forma del viso del bambino, e il ponte naso non deve essere né troppo grande né troppo piccolo.
Colori: il telaio è indifferente, quello che piace di più al bambino.
Fascia elastica: per i bambini più piccoli o quelli sempre in movimento, è consigliabile che gli occhiali siano dotati di una fascia elastica in modo da evitare che cadano e garantire che siano sempre nella posizione corretta.

 

8. Prestare particolare attenzione alla loro salute visiva se hanno una storia di patologie visive
Alcune patologie visive possono avere un’origine genetica, per cui è consigliabile monitorare più attentamente i bambini e segnalare questi disturbi durante le visite dall’oculista.

 

9. Utilizzare gli occhialini in piscina
L’ingresso dell’acqua negli occhi durante il bagno in piscina o il nuoto può causare prurito, bruciore o infezioni. Inoltre, il cloro che molte piscine contengono è irritante e può causare una reazione allergica alla congiuntiva, nota come congiuntivite allergica. È quindi consigliabile utilizzare gli occhialini per proteggere gli occhi dei bambini dal cloro e dai germi presenti nell’acqua della piscina, assicurarsi che siano correttamente montati e regolati e lavare gli occhi con lacrime artificiali o soluzione salina una volta rientrati a casa dopo la piscina.

 

10. Indossare gli occhiali da vista corretti se necessario
Non indossare gli occhiali adatti può influire sulla visione. Se i bambini portano gli occhiali, devono sottoporsi a controlli regolari dall’oculista per confermare la gradazione indicata nella prescrizione e adattare gli occhiali alle loro esigenze di quel momento.

 

Federico Fiorini, direttore sanitario di Clinica Baviera Bologna spiega: “Più della metà dei bambini italiani potrebbe avere problemi visivi se non ci si prende cura della loro vista fin da piccoli e questa è una responsabilità esclusiva dei genitori; per questo noi di Clinica Baviera abbiamo voluto stilare un elenco di dieci consigli base che ogni famiglia dovrebbe seguire con i propri figli affinché possano godere di una buona salute visiva”.

 

 

Su Clinica Baviera:
Con un’esperienza di oltre 25 anni, Clinica Baviera è un centro medico all’avanguardia nel campo dell’oftalmologia che offre un servizio completo per la cura dei problemi e delle malattie dell’occhio basato su criteri di qualità e sull’uso delle più recenti tecniche di microchirurgia. Ha una rete di cliniche con più di 85 centri in quattro paesi europei (Spagna, Germania, Italia e Austria) e uno staff di oltre 1.000 professionisti, di cui più di 200 oculisti.

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