Domenica 11 novembre su Canale 5 dalle ore 11 Edoardo Raspelli torna a “Melaverde”
Il giornalista e “cronista della gastronomia”, torna al fianco di Ellen Hidding a condurre la trasmissione creata da Giacomo Tirabos il 20 settembre del 1998 e che ha quindi toccato il compleanno numero 20 e superato la quota delle 600 puntate.
Per “Le Storie di Melaverde”,
questa settimana Edoardo Raspelli ci porterà di nuovo in provincia di
Trento lungo i sentieri della Val di Fiemme, esattamente a Daiano, sopra Cavalese, dove oltre 50 anni fa il sig. Tito Braito
iniziò a lavorare le carni e a creare prodotti tipici della tradizione
trentina. Il suo segreto era nascosto in piccoli gesti come la selezione
di materie prime di qualità, la creazione del giusto mix di sale e
spezie per il massaggio delle cosce, un’affumicatura dolce e tanta
pazienza. Nasceva così quello che oggi è definito il principe della
montagna: lo speck. Oggi la vecchia stalla, un tempo adibita agli
animali, è diventata il “Maso dello Speck” dove Claudio, figlio di Tito,
ripercorre tutte le fasi artigianali imparate dal padre riproponendo
così gli stessi sapori di un tempo! Ma le sorprese non finiscono qui;
infatti scopriremo come nascono anche altri prodotti tradizionali come
il Kaminwurz, un “salamino”
ottimo per una merenda, diverse tipologie di wurstel e molti altri
prodotti poi venduti nei diversi spacci/negozietti sparsi sul territorio
o serviti nel ristorante del maso.
La nuova puntata di “Melaverde” porterà Edoardo Raspelli in Romagna,
nelle campagne di Forlì, all’interno dell’azienda “Orto Mio”, leader
nella produzione di piante aromatiche e da orto, destinate non a
professionisti del settore ma a tutti quelli che, per passione e per
hobby, decidono di coltivarsi qualche verdura e qualche ortaggio. Si
spiegherà anche come un orto si possa fare anche a casa nostra e non
solo in primavera e in estate ma anche per tutto l’inverno, sia in
giardino sia in vaso sul balcone. Insomma tanti consigli e curiosità per
poter produrre ortaggi e le insalate preferite.
Foto di Elena Tiraboschi