IL DIRITTO DI ESSERE ARTISTI
Ognuno di noi ha un piccolo (o grande) sogno nel cassetto che riguarda l’esprimersi attraverso l’arte. C’è chi vorrebbe aprire un atelier in centro a Parigi e vendere le sue creazioni; c’è invece chi si batte per organizzare una mostra con i suoi quadri; e poi c’è chi desidera andare (o tornare) sul palco di Sanremo.
Far vedere alla gente la propria espressione artistica è sempre stato importante, specialmente per noi italiani. Abbiamo firmato la storia della scultura e della pittura e poi quella della musica, della scrittura e della moda. Siamo fatti così, non stiamo mai fermi; ci facciamo muovere dai sentimenti, da quello che ci fa emozionare di più.
Essere artisti vuol dire tirare fuori il mondo che abbiamo dentro e vederlo davvero, senza più immaginarlo. Possiamo mostrarlo ad altre persone, farlo ammirare, farlo rispettare.
Dovremmo essere liberi in ogni momento di fare quello che ci fa stare bene e che ci fa sognare ad occhi aperti; lottare per questo può diventare una missione di vita. Sin da piccoli ci è stato insegnato di credere in noi stessi e nei nostri desideri. Da Leopardi a Michelangelo, per non parlare di Da Vinci e di Verdi: hanno tutti lasciato un segno profondo nella nostra cultura perché sono hanno avuto fiducia nelle loro capacità.
Spesso e volentieri ci sentiamo ostacolati da un nostro limite che non sappiamo superare, oppure da qualcuno di più potente che vuole oscurare il cammino che stiamo cercando di intraprendere. Se è un limite personale a spaventare, bisogna lavorarci sopra duramente provando in tutti i modi finché non si trova la soluzione; se invece la paura deriva da altri soggetti, sarà più difficile ottenere una rivincita (ma non impossibile).
L’artista non è solo una figura professionale, ma è anche un diritto; perché un creativo che fa emozionare le persone con una sua opera, dovrebbe essere bloccato? Ultimamente siamo abituati a vedere personaggi diventati famosi grazie ad un litigio su un noto programma, o grazie ad un video diventato virale dopo aver acquistato qualche migliaia di views: sta infatti svanendo l’idea di arte vera e propria. Abbiamo dato fin troppo spazio allo svago e al trash che sta esplodendo sui social; sarebbe bello poter tornare ad apprezzare il genuino, la manodopera, la vera bellezza.
La cultura di certo non ci manca e quello che ci insegna giorno dopo giorno, rimarrà sempre vicino a noi. Impariamo a riascoltare, a riosservare e ripartiamo dall’emozione che proviamo quando sentiamo una canzone che aspettavamo da tempo o quando entriamo nella Cappella Sistina per la prima volta.