sabato, Novembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

Essere Artisti- Un vero diritto

IL DIRITTO DI ESSERE ARTISTI

Ognuno di noi ha un piccolo (o grande) sogno nel cassetto che riguarda l’esprimersi attraverso l’arte. C’è chi vorrebbe aprire un atelier in centro a Parigi e vendere le sue creazioni; c’è invece chi si batte per organizzare una mostra con i suoi quadri; e poi c’è chi desidera andare (o tornare) sul palco di Sanremo.

Far vedere alla gente la propria espressione artistica è sempre stato importante, specialmente per noi italiani. Abbiamo firmato la storia della scultura e della pittura e poi quella della musica, della scrittura e della moda. Siamo fatti così, non stiamo mai fermi; ci facciamo muovere dai sentimenti, da quello che ci fa emozionare di più.

Essere artisti vuol dire tirare fuori il mondo che abbiamo dentro e vederlo davvero, senza più immaginarlo. Possiamo mostrarlo ad altre persone, farlo ammirare, farlo rispettare.

Dovremmo essere liberi in ogni momento di fare quello che ci fa stare bene e che ci fa sognare ad occhi aperti; lottare per questo può diventare una missione di vita. Sin da piccoli ci è stato insegnato di credere in noi stessi e nei nostri desideri. Da Leopardi a Michelangelo, per non parlare di Da Vinci e di Verdi: hanno tutti lasciato un segno profondo nella nostra cultura perché sono hanno avuto fiducia nelle loro capacità.

Spesso e volentieri ci sentiamo ostacolati da un nostro limite che non sappiamo superare, oppure da qualcuno di più potente che vuole oscurare il cammino che stiamo cercando di intraprendere. Se è un limite personale a spaventare, bisogna lavorarci sopra duramente provando in tutti i modi finché non si trova la soluzione; se invece la paura deriva da altri soggetti, sarà più difficile ottenere una rivincita (ma non impossibile).

L’artista non è solo una figura professionale, ma è anche un diritto; perché un creativo che fa emozionare le persone con una sua opera, dovrebbe essere bloccato? Ultimamente siamo abituati a vedere personaggi diventati famosi grazie ad un litigio su un noto programma, o grazie ad un video diventato virale dopo aver acquistato qualche migliaia di views: sta infatti svanendo l’idea di arte vera e propria. Abbiamo dato fin troppo spazio allo svago e al trash che sta esplodendo sui social; sarebbe bello poter tornare ad apprezzare il genuino, la manodopera, la vera bellezza.

La cultura di certo non ci manca e quello che ci insegna giorno dopo giorno, rimarrà sempre vicino a noi. Impariamo a riascoltare, a riosservare e ripartiamo dall’emozione che proviamo quando sentiamo una canzone che aspettavamo da tempo o quando entriamo nella Cappella Sistina per la prima volta.