Tallulah Studio Art in collaborazione con Associazione Formidabile e Galleria Lampo presentano il progetto EVERYBODY TALKS, una mostra fotografica che riunisce lo straordinario viaggio sociale e lo sguardo su alcune particolari comunità che i tre fotografi Carlo Bevilacqua, Keila Guilarte e Gianluigi Di Napoli hanno messo al centro della propria ricerca visiva.
Gli artisti, accomunati dal desiderio di raccontare storie di culture e di luoghi lontani, si confrontano con il mondo delle comunità e il relativo senso di appartenenza, creando nel suo complesso un reportage di narrazione multiculturale, una fotografia etica che esplora la realtà sociale e le sue identità. Tre sguardi differenti, ricchi di empatia e semplicità, sono messi a confronto in un dialogo di immagini vere e senza filtri.
La fotografia di Carlo Bevilacqua parte come sempre da un’indagine socio-antropologica. Gli scatti in mostra sono un estratto dei vari progetti che l’artista ha realizzato negli ultimi cinque anni in giro per il mondo, alcuni tradotti poi in due meravigliosi libri fotografici.
La serie di Bevilacqua comprende le fotografie tratte da Utopia, dreaming the impossible, libro edito da Crowdbooks, e Into the silence, Eremiti del terzo millennio, edito da Intento Edizioni, Islam in Cuba, Queer Divine, The third Gender in the Zapotec land, The Irish walking people. Il lavoro di Bevilacqua nasce da un suo viaggio visivo compiuto da fotografo negli ultimi anni dall’India e Singapore, a Cuba, in Messico fino all’isola di Vancouver, attraverso l’Europa e gli Stati Uniti. Bevilacqua esplora il mondo delle “comunità utopiche” contemporanee nel senso più allargato e sociale del termine: comunità alternative, spirituali, artistiche, hippie, ambientaliste. Il lavoro parte dal tentativo di definire il significato di “utopia” oggi. Il suo progetto documenta e cerca di capire come queste comunità si siano evolute e come siano riuscite a sopravvivere alla pressione della cultura più uniformante che domina la società di oggi. La narrazione sulle comunità Queer, ancora molto discriminate in India, in Messico come pure tra i Nativi nord americani, è un altro tema molto sentito dall’artista, le cui fotografie andando oltre la più semplice accezione di identità di genere e scelte sessuali, raccontano, attraverso culture, rituali antichi e religioni, l’identità e la memoria del “terzo genere”.