Nel cd dei CSI – Consorzio Suonatori Indipendenti “Tabula rasa elettrificata”, brano dopo brano la voce di Giovanni Lindo Ferretti ti trasporta in un mondo lisergico, ipnotico, il basso di Gianni Maroccolo è come il cuore che pulsa potente, si assaporano sonorità hendrixiane e i testi fanno riflettere, ma uno in particolare mi colpisce: “Forma e sostanza”, sia per la potenza della musica che delle parole.
Il brano è un pugno nello stomaco, sono passati più di vent’anni dalla sua pubblicazione ma è attuale più che mai, prendo spunto dal titolo per fare una riflessione, la musica oggi, nel 2018, è fatta più di forma o sostanza?
La musica, in genere, è stata sempre un mix delle due caratteristiche sopra esposte. Se pensiamo ad i grandi palchi allestiti per concerti dove gli effetti speciali e lo spettacolo devono essere magnifici, l’impatto scenico a volte risulterà più forte rispetto al significato musicale che l’artista vuole esprimere, e specie quando il messaggio è povero di contenuti, dovrà essere sostituito da un contorno forte per sopperire a tale mancanza. Naturalmente ci sono anche delle eccezioni, dove la band supererà con la sua musica tutto il resto, i Pink Floyd sono un esempio. Il loro linguaggio musicale è talmente potente, che anche se circondati da effetti speciali da “Guerre stellari” risulterà superiore e il resto sarà il giusto lavoro rispetto a quello che si vuole esprimere.
Poi ci sono gli show televisivi, dove si esibiscono artisti neofiti, circondati da scenografie mozzafiato, che la maggior parte delle volte faranno passare in secondo piano l’artista, perché la musica contemporanea propone prodotti musicali studiati a tavolino, non per far riflettere e trasmettere emozioni, ma per creare un’immagine, sdoganando look strambi e fuori dal comune, che saranno emulati dai giovani. La musica Trap rientra in questo mondo, dove la sostanza lascia spazio alla scena e al personaggio che espone testi aridi e privi di quell’importante significato che i cantautori pima e i primi rapper sull’onda del rap americano in seguito, volevano esprimere, per dar sfogo a quel disagio musicato pieno di rabbia e di citazioni.
Prima il blues, poi il rock ed il rap, hanno dato sfogo alla disperazione cantando rabbia e frustrazione, la sostanza superava di gran parte la forma, che penso sia meno rilevante rispetto ai contenuti che nella musica hanno un valore di gran lunga più importante.