50 anni di musica, di ballo, di divertimento, di serate: la grande Orchestra del Maestro Franco Bagutti quest’anno ha raggiunto questo traguardo importante, una festa ovviamente interrotta dall’emergenza Coronavirus.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il carismatico Franco nella sua casa a Piacenza, da poco reduce da una complicata influenza (ora risolta) e ovviamente in quarantena come tutti noi. Abbiamo parlato del passato ma soprattutto del futuro, di quello che sarà il mondo della notte dopo il Coronavirus
Franco, 50 anni di musica sempre in pista: partiamo dal presente più recente e della collaborazione con George Leonard, nuovo frontman dell’orchestra. Siamo amici da tanto tempo, dopo esserci incontrati per caso ad un Festival di Saremo.
Eravamo predestinati, penso: ci siamo subito capiti e abbiamo iniziato a sentirci. La decisione di unire le nostre esperienze in musica è stata una conseguenza naturale.
Le piacerebbe partecipare al Festival?
Eccome!!! Sarebbe veramente il mio sogno! Nella storia del Festival non è mai stato portato sul palco dell’Ariston il mondo del ballo: sono almeno 15 anni che ogni anno vado al Festival come spettatore.
Qual è il Suo pezzo più famoso in assoluto?
In 50 anni di carriera ce ne sono stati tanti: credo che “Eravamo in 19” scritto in collaborazione con Bruno Garino e Raimondo Rocchetti ed interpretato da Matteo Tarantino, sia il più toccante in quanto narra della tragedia dell’attentato di Nassiriya. Abbiamo ricevuto tanti riconoscimenti per questa canzone.
Parliamo invece dell’attualità: che cosa accadrà nel mondo del divertimento dopo latempesta che stiamo vivendo?
In queste settimane siamo tutti cambiati e la vita non sarà più come prima: il mondo dello spettacolo ha toccato il fondo e la crisi sarà dura e il futoro incerto. Il Coronavirus ha minato il principio di aggregazione e di coesione, cardine delle discoteche e delle sale da ballo. Ci sarà una grande voglia di stare insieme ma anche la paura. Ad oggi non saprei cosa dire: vedremo. Sicuramente tornare a ballare insieme sarà stupendo!
Lei com’è cambiato in questo periodo?
Mi sono ripreso da una brutta influenza, grazie a Dio solo influenza. Ho pensato tanto e appena sarà possibile mi dedicherò di più alla vita personale. Vedi, io arrivo da una generazione che non aveva nulla per la quale il lavoro è stato sempre basilare, anzi tutto nella vita. Dobbiamo goderci le piccole cose.
C’è un evento particolare per i 50 anni di carriera?
Eccome: il grande evento sarà il 16 ottobre in occasione del grande spettacolo che abbiamo organizzato per festeggiare i nostri 50 anni. Saremo al Teatro della Luna di Assago con un mega concerto con tanti amici e ospiti! Sarà lo spettacolo più bello in assoluto.