venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Giucas Casella: «Mio figlio? La mia più grande magia»

Può sembrare banale usare la parola “grande”, ma un uomo così magnetico dai modi garbati e con la sua signorilità in punta di piedi, se la merita tutta! 

Lui è Giucas Casella, uno dei più seguiti e chiacchierati mentalisti del momento. Ho voluto intervistarlo e “ipnotizzata” dalla sua simpatia tra un “changechange” ho scoperto la sua impetuosa voglia di trasmettere la sua bella energia!

Come nasce il tuo lavoro di mentalista?

Da piccolo vivevo in campagna e un giorno, andando a scuola, ho visto una vipera e mi sono spaventato. Incuriosito sono ritornato indietro e l’ho addormentata e così ho iniziato ad addormentare tutti gli animali… Avevo una forte forza dentro di me con doti di telepatia. Per me, siciliano, negli anni ‘60 tutto questo non era normale. Ricordo quando il parroco del mio paese mi fece fare uno spettacolo e da lì ho iniziato ad addormentare anche le persone. Pensa, persino i missionari in Brasile operano con l’ipnosi! Per sbarcare il lunario, a 18 anni facevo il saltimbanco nelle strade, il facchino; insomma, un po’ di lavoretti per sopravvivere. Un giorno mi vide un agente lavorare e rimase colpito, così mi portò a Lugano a fare il mio primo debutto. Da quel giorno, ho girato tutto il mondo, ero un’attrazione! A 24 anni mi ha ingaggiato l’Achille Lauro lavorando per 3 mesi sulle navi da crociera. Ho avuto il piacere di conoscere Edda Ciano, la figlia di Mussolini, una donna simpatica che mi stimava molto; purtroppo sono poi dovuto sbarcare per problemi di salute. Avevo pensato di ritirarmi dalle scene, ma un giorno, passeggiando in Piazza Spagna, incontrai Alina Dattilo che mi invitò a fare uno spettacolo al teatro Bagaglino a Roma. Mi vide Lina Malatesta, la segretaria storica di Pippo Baudo che negli anni 80 aveva Antenna Sicilia a Catania; Pippo mi disse «noi possiamo darti 10 minuti»e così, con quel poco tempo a mia disposizione, mi inventai l’esibizione delle mani legate e lui rimase allibito nel vedere tutti i presenti con le mani legate. Da quel giorno andai il martedì e la domenica, portandomi poi a Domenica in; la sua prima domenica che conduceva negli anni 80, dopo Corrado…e da lì è nato Giucas Casella!

La tua partecipazione a “L’isola dei famosi” che cosa ti ha lasciato?

Ce l’ho sempre nel cuore, l’isola per me è energia e vita; mi ha dato tantissimo e mi manca tantissimo, spero di ritornare, sono nutrito dall’energia dell’isola.

Qualche dichiarazione sulla polemica della cannabis?

Io non ho sentito niente e non ho visto niente. 

Sei un personaggio amato e nello stesso tempo contestato, molti pensano che sia tutto combinato: cosa ti senti di rispondere? 

Capisco che uno è incredulo, ma poi si ricredono quando mi vedono lavorare nelle feste di piazza, nei teatri, in tv… insomma: toccare per credere!

Chi è Giugas Casella nella vita quotidiana? 

Sono un uomo come tutti gli altri con difetti e debolezze ma l’importante è essere sé stessi!

Parlaci di tuo figlio…

Mio figlio è la mia più grande magia riuscita, l’ho cresciuto e amato e l’amerò all’infinito. È una grande soddisfazione per me, si è laureato in medicina ed è un chirurgo generale bravissimo al San Camillo a Roma. 

Chi è per te la gente che piace?

La parola stessa lo dice: la gente che piace!