giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Hayao Miyazaki-Il maestro dei sogni animati

Apriamo il nuovo anno facendo gli auguri ad uno dei più importanti maestri del cinema d’animazione, Hayao Miyazaki, che ha spento 80 candeline il 5 gennaio. Nato a Tokyo nel 1941, Miyazaki è uno tra i più amati registi giapponesi di cartoni animati, rivolti non solo ad un pubblico di bambini, ma forse soprattutto al pubblico più adulto per i contenuti dei suoi lungometraggi, sempre attenti a messaggi ecologisti e all’amore universale, che solo può salvare la terra e l’umanità dalla brutalità dell’avanzamento industriale e dalla malvagità di chi abusa del potere.

I primi passi nella cinematografia avvengono negli anni ’60, collaborando a celebri lungometraggi della Toei Animation, come “La grande avventura del piccolo principe Valiant” (1968), “Il gatto con gli stivali” (1969) e “Gli allegri pirati dell’isola del tesoro” (1971), usciti al cinema anche in Italia e spessissimo trasmessi in tv di domenica negli anni ’80, quando spopolavano i cartoni animati giapponesi. Arrivano poi le serie televisive, anche queste celeberrime e note a più di una generazione: “Le avventure di Lupin III”, “Heidi”, “Conan il ragazzo del futuro”, “Marco”, “Anna dai capelli rossi”.

Miyazaki firma poi come regista diversi film d’animazione che consolidano la sua fama e lo rendono un vero e proprio autore: “Lupin III – Il castello di Cagliostro” (1979), “Nausicaa della valle del vento” (1984), “Laputa – Castello nel cielo” (1986) e il delizioso “Kiki – Consegne a domicilio” (1989) sono ormai considerati dei veri e propri classici moderni, in cui emergono i temi cari al suo autore. Ma i grandi successi arrivano con il meraviglioso affresco dell’antico Giappone con una natura popolata di spiriti in difficile equilibrio con l’uomo, “Princess Mononoke” (1997), tra i maggiori incassi cinematografici nipponici di sempre, e il viaggio fantastico di Chihiro, la piccola protagonista de “La città incantata” (2001), Orso d’Oro al Festival di Berlino e Premio Oscar nel 2003.

Ormai una folta schiera di fans attende l’uscita di un nuovo film di Miyazaki o comunque sfornato dalla sua casa di produzione, lo Studio Ghibli. Tra le ultime opere del maestro “Il castello errante di Howl”, presentato al Festival di Venezia nel 2004, “Ponyo sulla scogliera” (2008) e “Si alza il vento” (2013), una sorta di testamento spirituale, con cui Miyazaki ha annunciato il suo ritiro dalle scene. Ma sono in molti a sperare in un ritorno del grande regista e dei suoi poetici film, tutti realizzati ancora con disegni pazientemente realizzati a mano, senza il ricorso alla computer grafica o al freddo 3D, e ancora legati alla tradizione del film d’animazione. E’ stato annunciato nel 2016 un possibile nuovo film che Miyazaki vorrebbe dedicare al nipote, ma al momento attuale pare sia stata realizzata solo una piccola parte del lavoro.

Nella speranza di poter ancora emozionarsi ad occhi aperti davanti alle immagini di Hayao, fargli gli auguri significa anche ringraziarlo per aver regalato avventure, amici e sogni a tanti bambini (piccoli e grandi!).