giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Il giorno del live

 

Il giorno del live è sempre particolare per un musicista, mille dubbi si affacciano, insieme ad un misto di entusiasmo con tinte di ansia.

Il live non è solo un’esibizione, ma mettere in gioco se stessi, combattendo paure e  tensioni accettandole, senza evitarle, ma prendendo atto che uno stato emotivo particolare può portare a dello stress, che in gran parte dei casi, scemerà durante la serata dell’attesa performance.

Ma un concerto non è soltanto questo, e chi vive di musica lo sa bene, dietro c’è esercizio e preparazione. Si perché la musica e’ un’arte  bella e nobile, ma come una pianta occorre curarla e annaffiarla, per farla rimanere viva.

Le prove sono indispensabili per creare uno spettacolo piacevole, senza imprevisti, nulla va lasciato al caso, un lavoro certosino sui brani da proporre e’ necessario per rendere tutto godibile.

Oltre al lavoro sul proprio repertorio, poi gran parte delle volte il musicista dovrà chiamare persone al suo seguito, per riempire locali che molte volte cercano la formula della musica dal vivo per aumentare la propria clientela. Anche se questo a mio parere non dovrebbe essere un lavoro che spetta al musicista, preso da mille impegni, il rischio ogni volta  e’ organizzare una piccola festa privata tra astanti amici, che non riescono sempre a seguirti.

Ma questo e’un discorso che alcuni gestori non riescono a capire e ad accettare, il commercio e’ altra cosa rispetto all’arte della musica, che e’ anche business, ma non solo.

Infatti poi c’e’il problema della strumentazione delle volte assente in music club che amano definirsi tali, ma non lo sono, per essere tali occorre avere tutto o quasi l’indispensabile per i musicisti, che sono costretti a portare oltre agli strumenti, anche pesanti amplificatori al seguito.

E così arriva il giorno tanto atteso, i riflettori saranno puntati su di te, il pubblico si aspetterà una bella esibizione, l’ansia sale. Enrico mi chiama sul palco, abbiamo appena finito di eseguire il Soundcheck degli strumenti. Un rapido sguardo alla scaletta, ed eccoci suonare il primo brano, la serata e’iniziata, e dopo tanti anni, l’emozione è sempre la stessa.

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