giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Il meglio della natura di Dolomiti Paganella, tra foraging e mixology

Con l’arrivo della primavera, la florida natura dell’Altopiano della Paganella e della Piana Rotaliana Königsberg si risveglia costellando il territorio di decine di varietà di piante e fiori diversi. E dalla terra alla tavola il passo è breve. Sono tantissime, infatti, le materie prime legate al mondo vegetale che riempiono i piatti e i bicchieri della cucina tipica locale e che proprio in primavera vengono celebrate con appuntamenti imperdibili.

 

In vista della bella stagione, Dolomiti Paganella accompagna in un viaggio alla scoperta della primavera nel piatto e nel bicchiere — dall’Asparago Bianco di Zambana al foraging e alle erbe utilizzate per tè, tisane, infusi e cocktail — e condivide gli eventi da segnare nel calendario per scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio.

 

L’arte del foraging

La primavera, così come l’estate, è una stagione perfetta per dedicarsi al foraging: la pratica, ancorata all’antica scienza dell’alimurgia, di raccogliere ciò che cresce spontaneamente nei boschi e nei prati per trasformare i prodotti della natura in cibo e bevande. È da questa antichissima arte, che prevede anche una conoscenza approfondita del territorio, che nascono non solo idee per piatti creativi e naturali, ma anche , tisane e infusi realizzati con fiori, frutti e radici, come quelli proposti da Trentino Erbe, una piccola realtà di Lavis che utilizza solo ed esclusivamente materie prime trentine mantenendo inalterate le loro proprietà e le loro qualità benefiche.

 

Il foraging, che in questo periodo dell’anno, anche grazie all’attività fisica in mezzo alla natura, aiuta l’organismo nel processo di ripartenza dopo i mesi invernali, ci permette di mangiare in modo sostenibile e sano, dato che gli alimenti selvatici hanno un maggior contenuto di sali minerali, proteine, fibre e vitamine e sono ricchi di proprietà. Solo per fare qualche esempio, la Piantaggine è antinfiammatoria, emolliente e antiallergica; la Silene vulgaris è diuretica, depurativa del fegato e un potente antiossidante, grazie all’elevata quantità di sali minerali e fenoli contenuti, mentre la Diplotaxis tenuifolia (L.), o rucoletta, ha proprietà aromatizzanti, diuretiche, antiscorbutiche, espettoranti e preventive delle infezioni”, spiega la naturopata Sara Bertò. “Prima di imparare a riconoscere erbe, fiori, bacche e funghi commestibili, è però bene imparare a riconoscere quelli tossici per non incorrere in spiacevoli intossicazioni o, addirittura, in avvelenamenti. Se non si ha una buona conoscenza è auspicabile fare le prime uscite con un accompagnatore esperto che aiuterà a distinguere i tratti particolari delle varie piante”.

 

La raccolta dell’Asparago Bianco di Zambana

La primavera, in Piana Rotaliana Königsberg, è sinonimo di Asparago Bianco di Zambana, che si distingue dalle altre varietà, oltre che per il suo colore, anche per la delicatezza, la tenerezza e l’assenza di fibra. Coltivato fin dall’inizio dell’Ottocento e tipico dei mesi di aprile e maggio, questo ortaggio è stato il primo tra gli asparagi bianchi a essere inserito fra i Prodotti dell’Arca del Gusto – Slow Food e nell’Atlante dei prodotti tradizionali del Trentino. Per scoprirne tutti i segreti, si può partecipare ad “Asparagi, dalla terra alla tavola”, un’esperienza che prevede la raccolta e la degustazione e che viene organizzata in collaborazione con gli asparagicoltori, oppure al Festival dell’Asparago Bianco, la sagra che animerà il comune di Zambana il 15 e il 23 aprile e dal 28 aprile al 1 maggio.

 

Un brindisi alla primavera: gli eventi legati al vino

Grazie a un terreno ricco di minerali e alle montagne che riparano dai venti freddi, la Piana Rotaliana Königsberg è uno degli angoli di Trentino più vocati alla coltivazione della vite e vanta vini d’eccellenza come la Nosiola Trentino DOC — vino bianco ottimo in abbinamento  all’asparago bianco di Zambana — o il Teroldego Rotaliano DOC, un rosso considerato il protagonista indiscusso dell’enologia trentina. In primavera, dopo il riposo invernale e le prime potature, i vigneti iniziano a risvegliarsi, i viticoltori si dedicano alla legatura dei tralci e all’imbottigliamento della nuova annata e il territorio si anima di eventi e appuntamenti dedicati ad appassionati e curiosi, come “Di Maso in Maso, di Vino in Vino”, sulle Colline Avisiane (25 aprile), la Mostra del Teroldego Rotaliano, a Mezzocorona (19-21 maggio), o Cantine Aperte (27-28 maggio).

 

Dall’aperitivo al dopo cena: erbe e fiori del territorio nei drink

Erbe e fiori dell’altopiano sono perfetti anche per dare vita a cocktail che richiamano la natura, come quelli proposti, a seconda della stagionalità, dall’Azienda Agricola Il Ritorno di San Lorenzo Dorsino. Tra questi il Cosmopolitan, che al posto del succo di cranberry vede quello di ribes rosso e sostituisce  la vodka con il liquore di verbena, dal sapore agrumato; il Moscow Mule, preparato con un amaro di erbe trentine; il John Collins, impreziosito da un gin del territorio agli aromi di montagna e da uno sciroppo di zucchero aromatizzato al mugo, con note balsamiche; o il VE.N.TO, il primo cocktail a base di grappa al fieno riconosciuto a livello internazionale.

Ph. Dolomiti Paganella

 

Chi è Dolomiti Paganella
DOLOMITI PAGANELLA: un territorio che nel suo piccolo racchiude la sorprendente natura del Trentino e offre indimenticabili esperienze in ogni momento dell’anno! In pochi minuti dall’uscita dell’autostrada si è già catturati da un ambiente di rara bellezza: le Dolomiti di Brenta che si specchiano nelle acque cristalline dei laghi di Molveno e Nembia, la Paganella che regala la vista più bella del Trentino a trekkers e sciatori, uno dei Borghi più belli d’Italia e ancora il Parco del Respiro, l’area faunistica, casa dei grandi carnivori delle Alpi e i caratteristici vigneti e meleti della Piana Rotaliana. 400 km di percorsi bike, innumerevoli sentieri per gli amanti del trekking, 40 parchi giochi, fattorie didattiche e sentieri tematici tra ampi prati e boschi, 50 km di piste da sci ampie e soleggiate, 1500 specie di piante, 125 strutture ricettive, 22 rifugi, oltre 40 cantine ed aziende agricole e ben 8.000 camosci che vivono nel Parco Naturale Adamello Brenta. L’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, inoltre, è la prima in Italia e una delle prime in Europa a essere diventata una Società benefit per promuovere non solo le ricchezze e le bellezze del territorio, ma anche un nuovo modello di turismo all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione verso la comunità residente.

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