sabato, Novembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

Il mio Festival di Cannes 2019

Foto di Adolfo Franzò

Mancano pochi giorni all’inizio dell’edizione 2019 del Festival del Cinema di Cannes, un evento che quest’anno si preannuncia ancora più glam e ricco di anteprime uniche. Abbiamo chiesto a Claudia Catalli alcune anticipazioni della kermesse:  giornalista, scrittrice, autrice, critico, conduttrice, Claudia è una delle massime esperte di cinema in Italia, un’eccellenza nel mondo dell’editoria e non solo con collaborazioni illustri su Grazia, Wired e My Movies, fino alla conduzione dei celebri Cinecocktail. Insomma, una giornalista che… piace!

Claudia, come si preannuncia questa nuova edizione del Festival?

Sarà ovviamente il Festival di Tarantino: C’era una volta a Hollywood vanta un cast davvero stellare. Quando mai rivedremo Di Caprio e Brad Pitt insieme?  Per me la Palma d’Oro è sua, anche se sicuramente non vincerà, vista la sua identità legata troppo al main stream.

Quale altro film merita particolare attenzione?

Rocketman il biopic su Elton John sicuramente avrà uno spazio importante sulla scena internazionale. Tra i registi che apprezzo di più Xavier Dolan che a soli 30 anni ha rivoluzionato il mondo del cinema; accanto a lui Ken Loach, firma di una denuncia sociale forte.

Come valuti la presenza del cinema italiano quest’anno?

Ci sarà un solo titolo in concorso, Il Traditore, di Marco Bellocchio con lo straordinario Pierfrancesco Favino. Il mio grande in bocca al lupo va a lui!

Passano gli anni ma Cannes è sempre Cannes?

Direi proprio di sì! E’ glamour allo stato puro e soprattutto cinema a livello mondiale. Ovviamente ci sono alcune situazioni assurde, i miei “miti”: da un lato i ragazzi in fila per ore e ore davanti al Palais con i cartelli “Invitation”, nella speranza di trovare un biglietto per le anteprime, dall’altro i fotografi non accreditati che affittano le scalette sulla Croisette per uno scatto rubato davanti al Red Carpet.  Tuttavia, negli ultimi anni anche Venezia è cresciuto tantissimo, presentando in anteprima gran parte dei film che hanno trionfato agli Oscar.

Scenari internazionali da star ma per il cinema italiano la situazione è altalenante: Dogman, acclamato a Cannes 2018, non ha sbancato al botteghino.

Dogman ha avuto un grande successo dal punto di vista soprattutto della qualità, non ultimo ai David Donatello. Si sa che Cannes ama premiare film ricercati, mentre il box office riflette logiche commerciali diverse. Poi noi italiani andiamo sempre di meno al cinema, soprattutto in estate. Il successo di un film dal punto di vista commerciale è legato anche al suo periodo di uscita e dipende da tanti fattori più o meno prevedibili. Non c’è nulla da fare: in estate non andiamo al cinema e siamo sempre di meno un popolo da film d’autore. Proprio quest’anno ci sono delle iniziative legate alla presentazione di importanti pellicole durante l’estate, un progetto a mio parere molto utile.

Come seguirai Cannes?

Spero di intervistare i grandi nomi presenti e realizzerò molti servizi, oltre a seguire con grande passione e amore film che vedremo purtroppo solo a Cannes. Il cinema è anche questo: il gusto della scoperta, l’amore per i registi emergenti, l’insaziabile curiosità verso il grande schermo, una passione che è diventata il mio lavoro e la mi stessa vita. Cannes offre una visibilità unica anche a pellicole di nicchia che diversamente non riuscirebbero ad emergere. Inoltre, chi vorrà potrà seguirmi su Raiuno al Cinematografo dove sarò tra i critici che seguiranno il Festival.

Oltre al cinema hai anche un progetto letterario nel cassetto…

Si, sto ultimando il mio nuovo romanzo, un progetto per ora top secret!

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