Con la mostra IRTH إرث [eredità] – in corso nelle Sale d’Armi all’Arsenale fino al 26 novembre 2023 – il Padiglione Nazionale dell’Arabia Saudita risponde al tema della 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia The Laboratory of the Future esaminando il rapporto simbiotico tra materiale e immateriale, unione che condiziona la percezione di chi abita un luogo e il suo rapporto con lo spazio e offrendo un’esplorazione interattiva della linea che lega passato e futuro, a partire dall’elemento costitutivo dell’Architettura tradizionale saudita: la terra.
Attraverso tre partecipazioni internazionali tra novembre e dicembre 2023, il Padiglione Arabia Saudita presenta un Public Programme pensato per approfondire le sperimentazioni esposte alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia: le prospettive interdisciplinari di architetti e progettisti coinvolgono il pubblico in un’esplorazione che contribuirà alla definizione di un’eredità per le generazioni future. Il fil rouge tra i diversi approcci impiegati e le filosofie applicate alla disciplina architettonica che il Padiglione porta in primo piano è quel concetto di pratica collaborativa come fondamento del laboratorio del futuro: uno sforzo collettivo che trova terreno comune nel desiderio di migliorare la condizione umana e rispondere alle sfide che sono davanti a noi.
Il primo appuntamento del Public Programme è la partecipazione al Traditional Architecture Gathering intitolato Passato, Presente e Futuro nel distretto del sito dell’Unesco di At-Turaif a Diriyah in Arabia Saudita. Situato nel cuore dell’Arabia Saudita, At-Turaif è una testimonianza della ricca storia e dell’eredità architettonica della nazione. Questa antica città racchiude tra le sue mura di mattoni di fango le storie di intere generazioni: i suoi vicoli labirintici, i disegni intricati e le strutture antiche offrono una visione accattivante del passato della regione. L’importanza di At-Turaif va oltre la sua presenza fisica: è una testimonianza vivente della resilienza culturale, dell’adattabilità e del profondo legame dell’Arabia Saudita con la terra.
Il Traditional Architecture Gathering è una manifestazione che, attraverso esperienze immersive e incontri, vuole creare un ponte tra passato, presente e futuro, promuovendo una comunità globale dedicata all’apprezzamento, alla rivitalizzazione e all’evoluzione dell’architettura tradizionale. Favorendo networking e dando priorità all’impatto sociale, custodisce un’eredità duratura che nutra i talenti, favorisca lo sviluppo della comunità e promuova conversazioni globali. Il TAG risulta essere così saldamente allineato alla Saudi Vision 2030, in cui si intrecciano la saggezza del passato, l’innovazione del presente e la promessa di un futuro che celebra il patrimonio e ispira una creatività senza limiti. Il programma di TAG comprende conferenze tematiche, visite guidate, dimostrazioni di artigianato dal vivo, esperienze, workshop, sale immersive ed esposizioni.
Mercoledì 25 ottobre, alle ore 18.15 presso il Prince Nasser Palace, parte del team curatoriale – le curatrici Basma e Noura Bouzo, co-fondatrici di &bouqu, società di consulenza creativa e culturale e Joharah Lou Pabalate – interverrà in un talk per presentare il concept di IRTH إرث [eredità] e affrontare i temi trattati dal Padiglione Saudita alla Biennale Architettura 2023. Il progetto del Padiglione, caratterizzato da un approccio a più livelli, consente una lettura da diverse prospettive: da una parte la struttura, articolata in più sezioni, riflette sul metodo e l’uso di componenti tradizionali insieme a tecniche innovative; dall’altra il contenuto della mostra racconta il presente e il futuro della materia nel contesto architettonico saudita.
“Il Padiglione porta in primo piano il concetto di pratica collaborativa come fondamento del Laboratorio del Futuro. Invita i visitatori a infrangere il loro ruolo di spettatori e a diventare agenti attivi del processo. L’esperienza rispecchia il futuro dell’architettura e della materialità come un lavoro in corso, determinato dai professionisti e dagli occupanti.” – Basma e Noura Bouzo
Inoltre, per tutta la durata del Traditional Architecture Gathering, dal 24 al 30 ottobre, una delle sei Immersive Room presso il Prince Nasser Palace sarà dedicata a IRTH إرث [eredità].
In uno spazio espositivo dedicato, verrà proiettato un video tour di IRTH إرث [eredità] in cui i curatori guideranno i visitatori nel viaggio all’interno dei tre volumi principali del Padiglione e saranno esposte alcune repliche di componenti del Padiglione. Verrà riproposta anche la dimensione olfattiva: la fragranza creata appositamente per la mostra, a base di lavanda, franchincenso e mirra, con note olfattive risonanti rispetto alla cultura araba nella sua dimensione più prettamente domestica, offrirà anche in questo contesto un’esperienza esistenziale in cui i visitatori potranno sperimentare qualcosa di eccezionale, sentendo un “momento” nel tempo e innescando un ricordo del Padiglione che sarà diverso per ogni persona.
Gli appuntamenti successivi del Public Programme vedranno il team curatoriale coinvolto in due impegni internazionali in via di definizione nel contesto delle piattaforme creative del Golfo.