venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Iskra Menarini: Il mio lungo viaggio con Lucio Dalla

Ventiquattro anni al fianco di Lucio Dalla, la sua bella voce inconfondibile che ti entra nell’anima, la partecipazione al Festival di Sanremo, l’amore sviscerato per gli animali e adesso anche attrice al fianco del grande regista Pupi Avati; una donna che nel corso della sua lunga carriera non si è fatta mancare nulla: Iskra Menarini, la dolcezza impersonificata in quel personaggio un po’ eclettico, con il suo bellissimo cappellino e i suoi capelli rasta che le coronano il viso e che esprimono in pieno il suo personaggio unico e inconfondibile!

Sono trascorsi 6 anni da quando Lucio Dalla ci ha lasciati, quali sono i ricordi che hai di lui?

Sono trascorsi così veloci, che mi sembra ieri, come posso mettere dentro la mia valigia 24 anni di ricordi? Ho vissuto una grande avventura dove dentro c’era di tutto, la sua ironia, le sue bugie, il volerti dimostrare sempre il suo bene prendendoti come se fossi la più brava e quando gli dicevo che mi metteva a disagio, si capiva da quella faccia che si divertiva tanto. Un genio che ha scritto capolavori per arrivare ad un’opera Tosca, un amore disperato. Per farmi cantare quel brano si era inventato un pianeta abitato da una veggente di nome Sidonia, un personaggio strano, ma importante. Inoltre in tutti i video ero sempre con lui, chi non ricorda “Attenti al lupo”, o “Ciao” o altri brani nei concerti in tutto il mondo, mi faceva cantare un brano da solista, per stare con lui avrei anche fischiato.

Hai portato avanti un genere musicale molto profondo, direi quasi singolare: a cosa ti ispiri quando componi le tue canzoni?

Beh penso a tutto ciò che ho vissuto, visto che ho cominciato a cantare e studiare al Conservatorio… non mi piaceva tanto la lirica, ho guardato, ho ascoltato, ho pianto, ho sorriso, ed ho scritto brani dove mi identifico come il silenzio di una madre che chiede a Maria perché esiste tutto questo dolore nel mondo. Dolore inflitto alla natura, ai bambini, agli animali, ma lei non sa rispondere; mi piace scrivere testi e melodie con i musicisti che collaborano anche nei concerti. Da soli non si fa nulla, servono anche i confronti, così scrivo anche i video per un amico che ha lavorato anche con Lucio Stefano per Eurovideo.

A breve ti vedremo sul grande schermo al fianco di un regista importante: Pupi Avati. Come è stato il tuo approccio con un mondo a te sconosciuto e quale ruolo ti è stato affidato?

Già, fare l’attrice non è come girare un video. Se poi è un grande regista che te lo chiede come Pupi Avati, la gratificazione è enorme. È stato un viaggio come si dice ‘bello tosto’. Ho interpretato il ruolo della suora, vestita con un abito enorme e truccata come una donna un po’ anziana; ma il cinema, quello vero è questo. E’ un film horror che uscirà in primavera dal titolo “Il Signor Diavolo”, andatelo a vedere. Pupi mi è stato vicino con pazienza ed affetto, sembrava un po’ Lucio.

Nel tuo bagaglio artistico hai tanti successi che ti accompagnano, qual è il brano che senti più tuo?

Tanti successi appartengono a quel mondo che inizia con Dalla, Morandi, poi Lucio va verso le stelle e si porta via i miei sogni; mi fermo un anno e penso che lui ha fatto di tutto perché la gente mi conoscesse, quindi Iskra vai avanti. Ho imparato anche sbagliando a stare davanti alla gente che ascolta e piano piano ti chiama per nome, ma ricordando sempre Lucio. Faccio tanti concerti con due band: una Piazza Grande di Fano e l’altra con Thomas Romano di Modena; collaboro anche per i video e con progetti con Fabio tutta la vita, ora anche con Marcello Balestra per la Fondazione Lucio Dalla e lavoro per le registrazioni alla San Luca Sound con Renato Droghetti e Manuel Auteri che voglio citare perché fanno parte del mio viaggio. Il brano che sento più mio è “Silenzio” mi appartengono anche “C’era una volta l’amore” e “Hai capovolto il mio destino”.

Sanremo, il grande palco internazionale che ti ha vista calcare la scena nel 2009 con il brano “Quasi amore”. Quali emozioni ti ha lasciato e pensi di ritornarci?

Sanremo è sempre Sanremo! Pensa che abitavo lì tanto tempo fa. E’ un’emozione molto forte e non sempre mi rilasso su quel palco, eppure ho calcato con Lucio i palchi più importanti di tutto il mondo! Per quanto riguarda il mio ritorno a Sanremo, chissà!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Pensare al futuro ti fa sentire viva, non voglio sottolineare che stiamo distruggendo la Madre Terra, quindi continuerò nel mondo dei sogni la ricerca di sonorità elettronica nei miei brani, come un guerriero alla conquista del cuore di chi ti ascolta e di chi ti capisce. Voglio dire grazie anche ad un amico Ale di Fotoelio, voglio ricordare che il mio mondo è pieno di amore per mio figlio, per mio marito e per i miei ‘animaletti’ che mi danno tanto amore all’infinito in cambio di un po’ di dolcezza.

Chi è la gente che piace?

Per me la gente che piace è quella che usa il cuore, la mente, la sensibilità, l’amore, il perdono, la gioia e il dolore… insomma quegli ingredienti che ci fanno diventare un Essere Umano