Boschi incantati, caldere vulcaniche, monoliti da record e un’insolita “Las Vegas”: sono solo alcuni dei
paesaggi che si possono incontrare lungo i sentieri di trekking alle Isole Canarie. Un caleidoscopio di
colori che vanno dal verde smeraldo delle foreste agli ocra della terra, dai bianchi ottici dei santuari
all’azzurro limpido del mare: tutti paesaggi che riempiono gli occhi di meraviglia, collezionando chilometri sotto le scarpe.
Il bosco incantato al centro dell’isola di El Hierro
Uno dei modi per scoprire i contrasti che custodisce El Hierro è quello di seguire per un paio d’ore il
sentiero di La Llanía: un percorso lungo 7 chilometri che parte da Valverde, capoluogo dell’isola, e
che si addentra prima in un bosco ricco di specie vegetali autoctone come il lauro, un antico genere
di alloro endemico delle Canarie, poi su terreni spogli e rocciosi e lungo le caldere vulcaniche, riconoscibili e ben conservate. Per gli escursionisti più esperti è la possibilità di proseguire alla fonte di La Llanía per godere della vista completa della valle del Golfo.
Trekking tra i tesori dell’Isolotto di Lobos a Fuerteventura
A nord di Fuerteventura, a quindici minuti di navigazione dalla spiaggia di Corralejo, si trova l’Isolotto
di Lobos, un tempo oasi per le foche monache, diventato poi un fiorente borgo di pescatori. È una
meta affascinante da visitare che consente di ammirare una gran varietà di attrazioni racchiuse nei cinque chilometri quadrati dell’estensione dell’isola: dalle saline che risalgono al XIX secolo, fino ad
alcune curiose formazioni vulcaniche. L’itinerario segue un sentiero circolare che porta dal molo fino
al faro di Martiño. Il ritorno si fa attraverso il Puertito, l’antico insediamento di chi vi giungeva per
raccogliere i molluschi. Gli ingressi a Los Lobos avvengono via mare e sono limitati nel numero
massimo di turisti per evitare sovraffollamento, per questo serve munirsi di un permesso di accesso
con alcuni giorni di anticipo.
Visita alla roccia annuvolata di Gran Canaria
Chi giugne a Gran Canaria non può non includere nel suo itinerario una sosta al Roque Nublo, la
“roccia annuvolata”, così chiamata perché in inverno spesso è completamente avvolta dalle nuvole.
Innalzandosi per 80 metri dalla sua base, situata al centro dell’isola, in una zona brulla vicino al borgo
di Tejeda, è considerata una delle rocce naturali più grandi del mondo. Nel passato è stato un luogo
di culto per le popolazioni aborigene. Il sentiero per il Roque Nublo inizia sulla strada principale, la
carretera GC 60: dal parcheggio si percorre un chilometro e mezzo (circa 40 minuti) fino ad arrivare
nelle vicinanze del monumento naturale e di suo “fratello”, il promontorio roccioso di La Rana.
A Tenerife c’è l’altra Las Vegas
La località di Las Vegas a Tenerife non ha niente in comune con la famosa capitale americana
dell’intrattenimento. Quella che infatti si trova nella frazione di Granadilla de Abona è un piccolo
insediamento rurale che si incontra lungo un tour alla scoperta dell’architettura tipica del luogo, nel
sud dell’isola. La passeggiata, lunga otto chilometri, tocca anche sorgenti dell’acqua e aree boschive di
pino canario.
A spasso sulla bocca del vulcano: la Caldera Blanca di Lanzarote
Questa camminata, invece, lunga dieci chilometri, non presenta grandi dislivelli, e conduce gli
escursionisti direttamente a contatto con l’imbocco di un vulcano. La strada da seguire attraversa
una zona di calanchi e colate laviche che risalgono a eruzioni verificatesi tra il 1730 e il 1736. Il
tragitto parte dall’eremo di Nuestra Señora de los Dolores, sede della patrona di Lanzarote, una
chiesetta bianca che spicca nel paesaggio roccioso dell’isola, e raggiunge prima La Caldereta, la
versione più piccola del vulcano principale, e poi il basamento della Caldera Blanca. Per chi ha ancora
energie nelle gambe, c’è anche la possibilità di proseguire fino alla cima, a 445 metri sul livello del
mare.
Le sorgenti di Marcos y Cordero sull’isola di La Palma
Situato nella regione settentrionale dell’isola di La Palma, il sentiero corre parallelo al canale dove
confluisce l’acqua delle sorgenti e attraversa la vasta caldera di Marcos y Cordero. Si tratta di un
itinerario per camminatori esperti, da affrontare con le scarpe da arrampicata e la giusta attrezzatura, magari con l’aiuto di una guida. Prima di partire si possono seguire le indicazioni fornite dal Centro visite La Casa del Monte situato all’inizio del percorso. Lungo il tragitto si attraversano ben 13 gallerie accompagnati dal gorgoglio dell’acqua in un’atmosfera di totale armonia con la natura.