8-14 Marzo 2019
Istituto Italiano di Cultura / 2-1-30, Kudanminami, Chiyoda-ku, Tokyo – Japan
“Kimonomania: young italian designers pay tribute to Kimono” è uno spin-off della mostra in precedenza allestita nel museo del Castello di Santa Severa nel 2017, e nel museo della Chiesa di San Carlo, a Modena, nel 2018.
L’esposizione, a cura di Stefano Dominella, sottolinea l’influenza che la cultura giapponese ha avuto ed ha sulla moda italiana, partendo dal viaggio di Hasekura Tsunenaga, figura emblematica, primo samurai-ambasciatore giapponese che, nel 1615, arrivò in Italia e in particolare approdò nel porto di Civitavecchia importante teatro di scambi culturali e fu ospitato nel Castello di Santa Severa. L’elegante diplomatico indossava kimono abbinati a sontuosi drappi indiani e a cappelli alla romana.
Una mostra che ripercorre la suggestione che la cultura del Sol Levante esercita sulla giovane creatività made in Italy e non solo.
L’esposizione-evento, sotto l’egida dell’Ice e dell’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo sarà ospitata dal 8 marzo al 14 marzo 2019 presso i saloni della sede dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale nipponica.
La mostra cita non solo il complesso fenomeno che è stato il giapponismo, ma anche l’intreccio di diverse culture che hanno dato luogo a fenomeni socio-economici, e di costume.
Il fascino della cultura nipponica, sintetizzata dal kimono, irrompe con la sua autorevolezza sulla calma vittoriana contaminando oggetti, tessuti e stili di vita. Ma sono soprattutto i giovani designer contemporanei che hanno ripreso lo spirito e la cultura del Sol Levante usando il kimono e la materia come curiosità intellettuale. La moda racconta storia e contaminazioni. E’ sul corpo vestito che si legge la storia.
Un’elaborazione di un tempo lontano come artificio per una libera creatività.
Ecco dieci giovani designer, scevri dalla stretta morsa del marketing commerciale, interpretare l’indumento più conosciuto al mondo: il Kimono. Italo Marseglia, esteta e studioso di forme, ne sovverte le regole; Santo Costanzo, sperimentatore, ama dipingere i tessuti a mano con i colori luminosi di Mariano Fortuny, riprendendo le tecniche di pieghettatura artigiana con leggerezza ancestrale. Silvia Giovanardi, Ivan Donev, Alessandra Giannetti, Andrea Lambiase, Gentile Catone, Christian Luongo, Francesca Nori e Fabrizio Moiani tutti affascinati dalla scoperta della cultura giapponese, rimescolano il visionario e lo rendono emozionale. Come Tommaso Fux che ha studiato le armature dei Samurai in maniera dotta, elaborando abiti dalla forte personalità. Una contaminazione di moda dove la tradizione d’una cultura diventa la protagonista dell’altra senza comprometterne la vera essenza.
Sono in mostra anche capi creati da stilisti di chiara fama come Guillermo Mariotto per Gattinoni, appassionato cultore del Giappone che ha interpretato nelle varie significazioni il tema del Giapponismo attraverso suggestive creazioni realizzate con le tecniche tipiche della couture italiana: il dipinto a mano, il drappeggio, il ricamo. Ecco in esposizione, allestite come opere d’arte, sontuose cappe dalle forme rubate al kimono. Infine un omaggio al grande Teatro lirico con strabilianti costumi provenienti dagli archivi storici del Teatro dell’Opera di Roma e dalla sartoria cineteatrale Annamode Costumes.
Una mostra, dunque, tra un visionario senza confini, tra bello e fantastico, tra reale e sublime.
Nell’ambito della stessa iniziativa, inoltre, il 12 e 13 marzo sarà organizzato dall’’ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, lo “SHOWCASE” (b2b) di 6 giovani stilisti selezionati dal Club della Creatività “Made in Lazio” dell’Unione Industriali del Lazio, che presenteranno le proprie Capsule Collection agli operatori giapponesi. Tra i designer: Ivan Donev Silvia Giovanardi,Andrea Lambiase, Christian Luongo, Italo Marseglia, Francesca Nori.
Si tratterà di un’ottima e importante occasione per far conoscere alcuni giovani designer italiani e per visionare le loro collezioni in uno dei Paesi punto di riferimento per il fashion system mondiale.