domenica, Novembre 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Le Pagelle del Festival 2022

E’ calato il sipario sull’edizione dei Record di Re Amadeus III: vincitori Mahmood e Blanco.Vincitore morale Gianni Morandi. Ecco le pagelle delle canzoni di un’edizione da 10 e lode.

Mahmood e Blanco- Brivi. Era prevedibile il trionfo del duo,complice una canzone pensata, scritta e messa in scena come naturale espressione dei tempi. Voto 8.

Elisa- O forse sei tu. Acclamata e premiata per il suo coraggioso ritorno in gara dopo il suo unico e trionfale Festival 2001.Brava Elisa, i grandi si mettono in gioco al Festival ma il pezzo non regge il confronto di Luce. Voto 7.

Gianni Morandi- Apri tutte le porte. Senza età. Un bellissimo messaggio in perfetto stile Jovanotti. Avevamo bisogno di spensieratezza e della lezione di vita di Morandi, eterno ragazzo. Voto 8.

Irama- Ovunque sarai . Dopo la sfortunata edizione 2021, il ritorno in gara di Irama era giusto. Pezzo giusto e molto radiofonico. Voto 8.

Sangiovanni- Farfalle.  Dopo Malibu portare sul palco dell’Ariston un successo altrettanto potente era difficile. Mi sarei aspettato un qualcosa di più da questo talentuoso artista.  Voto 7

Emma- Ogni volta è così. Non mi ha convinto Emma, né nel look seppure curato e sexy, né in questa canzone. Voto 6.

La Rappresentante di Lista- Ciao ciao. Ecco il tormentone del Festival 2022. Spaccherà in radio. Penalizzata dalla voglia di strafare sul palco. Voto 8.

Massimo Ranieri- Lettera di là dal mare. Pezzo intenso e raffinato, un classico in ogni senso. Mi è piaciuto e il Premio della critica Mia Martini ne è la giusta consacrazione. Voto 9.

Dargen D’Amico- Dove si balla Tormentone sfornato. Non vedo l’ora di ballarla nelle discoteche. Voto. 7

Michele Bravi- L’inverno dei fiori. Un bellissimo brano reso purtroppo inquietante dal look del cantante. Peccato. Voto 8.

Matteo Romano- Virale Tecnica perfetta, talento evidente. Pezzo un po’ poco convincente. Voto 7.

Fabrizio Moro- Sei tu. Occasione mancata dopo il capolavoro di Portami via, pezzo ancora più alto artisticamente rispetto a Non mi avete fatto niente. Pezzo interessante ma  penalizzato da un che di già ascoltato nel repertorio di Moro. Voto 7.

Aka 7even- Perfetta così . Un pò banale. Non mi convince. Voto 6.

Achille Lauro- Domenica. Il pezzo in sé è bello, ma il pubblico è forse stanco della presenza inflazionata di Lauro all’Ariston, provocazioni incluse. Voto 7.

Noemi- Ti amo non lo so dire. Arrangiamento non adatto per questa canzone. Splendida lei, meno la canzone. Voto 6.

Ditonellapiaga con Rettore- Chimica. Un pezzo in perfetto stile Rettore attuale e divertente. Forse troppo in stile Rettore. Bel ritorno sul palco di Dontella, assente dal 1994. Voto 8.

Rkomi- Insuperabile Pezzo molto radiofonico. Il suo insieme però ha qualche cosa che non ha convinto: rock, sexy appeal, look presenti ma non sufficienti a sfondare. Voto 6.

Iva Zanicchi- Voglio amarti. Che dire? Auguro a chiunque di essere come Iva a 82 anni. Fuoriclasse. Voto 9.

Giovanni Truppi- Tuo padre, mia madre, Lucia. Fuori luogo. Peccato. Voto 5.

Highsnob e Hu- Abbi cura di te. Potevano spaccare ma il mix tra un look che vuole strafare e un pezzo musicalmente povero. Voto 5.

Yuman- Ora e qui. Grande occasione mancata per questa bellissima voce, forse a causa di un pezzo non sensazionale. Voto 6.

Le Vibrazioni- Tantissimo.Li ho apprezzati.. tantissimo però nel 2020. Purtroppo quest’anno la sovraesposizione sanremese con pezzi un po’ fotocopia di altri del loro repertorio non ha dato giustizia a questo brano. Voto 6.

Giusy Ferreri- Miele.  Il mistero di Giusy al Festival resta irrisolto: pezzi bellissimi, flop in classifica e top nell’airplay. Anche quest’anno sarà così. Voto 8.

Ana Mena- Duecentomila ore. Bellissima lei, fikissimo il pezzo. Immotivato il posto 24. Voto 7.

Tanai- Sesso occasionale. Ultimo posto non meritatissimo… ( o quasi?). Voto 6.

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