Luchino Visconti rivive ancora nel documentario biografico intitolato «Gli Angeli Nascosti di Luchino Visconti», realizzato nel 2007, che viene riproposto nelle Sale Italiane a partire da Giovedì 10 Ottobre.
Un film di quasi un’ora di durata, diretto, montato e prodotto da Silvia Giulietti, che presenta e descrive anche il backstage dei tanti capolavori del Maestro, da Bellissima a Rocco e i suoi fratelli; da Il Gattopardo a Gruppo di famiglia in un interno. E compaiono le location strettamente collegate alla sua vita privata, come Villa Erba di Cernobbio o la residenza estiva La Colombaia, nell’isola di Ischia.
E non è un caso che questo film sia stato presentato, a suo tempo, in apertura alla serata del Premio Cinecittà Holding, istituito per rendere omaggio ai professionisti, alle maestranze ed ai tecnici “nascosti” del cinema. Perché il ritratto dell’uomo e del regista, è qui costruito attraverso lo sguardo dei suoi stretti collaboratori e il ricordo di chi – mentre le sue opere filmiche prendevano forma – era intento a dare il proprio apporto alla riuscita delle stesse.
E racconta anche la sua umanità, il suo genio, la sua arte, le sue passioni, cui hanno contribuito – dietro le quinte – alcuni “Angeli Nascosti”: Federico Del Zoppo e Daniele Nannuzzi, entrambi direttori della Fotografia (A.I.C.), Giuseppe Berardini, Michele (Nino) Cristiani, operatore alla macchina da presa; Lucio Trentini, organizzatore di produzione; e Mario Tursi, il fotografo di scena, che lo ha seguito per tutta la sua vita ed ha scelto – nel suo archivio personale – una galleria di immagini di alta qualità.
Tanti si sono occupati della molteplice attività del Maestro, tra grande schermo, teatro di prosa e opere liriche. In particolare nel 2003 la BBC ha trasmesso un episodio intitolato «La vita e i tempi del Conte Luchino Visconti» di Adam Low, con interventi di registi ed attori, tra cui: Francesco Rosi, Franco Zeffirelli, Helmut Berger, Alain Delon, Annie Girardot, Charlotte Rampling, Claudia Cardinale e con una intervista al nipote del regista, Luchino Gastel.
Ma è del tutto diversa l’impostazione di Silvia Giulietti (che ha poi realizzato anche un film dedicato a Giuliano Montaldo) e lei lo presenta così: «Uno sguardo altro sull’uomo, anzi, gli sguardi di quel fatto tecnico che dicono – naturalmente – anche di questioni prettamente professionali, ma che si concentrano sulla vita da ciurma, che naviga nelle avventurose acque di quel lavoro artigianale del cinema, guidata dal suo nocchiero, del quale magari “sparlano”, che però riesce ad ottenere, con l’autorevolezza e la consapevolezza dell’approdo, risultati mirabili…»
Da segnalare che gli stessi Nannuzzi e Tursi hanno collaborato, nei propri ruoli, alla realizzazione di questo documentario, dedicato con amore a uno dei grandi personaggi della storia del Cinema.
Adriano Silvestri
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