Tranquilli, non mi occuperò del programma tv, che francamente non è di mio interesse, e non voglio minimamente disquisire su un fenomeno che non appartiene alla mia vita, alla mia modesta cultura, e ai miei gusti di intrattenimento.
“IL GRANDE FRATELLO VIP”… in realtà ho preso in prestito questo titolo per raccontare di un grande Amico, un Vip nel mondo della canzone, una tra le più strabilianti voci del panorama italiano, con un gusto internazionale, come solo il suo genere sa raccogliere, così sofisticato, così seducente, così soul, che con la sua voce entra nei cuori di un’ infinità di persone, di tutte le età, di tutte le etnie, unte da un solo comune denominatore: il gusto per la musica raffinata, intensa, e profondamente romantica. Senza sdolcinature, ma con il suo talento immenso, riesce a ”incidere” nei nostri animi, quella stima profonda che tutti, ma proprio tutti riconoscono. Sto parlando di MARIO BIONDI, un artista così unico e singolare, che brilla nel panorama della musica mondiale.
Ho avuto una chiamata anni fa, dal suo staff, se ero disponibile a occuparmi del look, testa, piedi e bagagli compresi, per il Grande Mario. Non credevo alle mie orecchie e la risposta fu SI!
Con immenso piacere.
Fissato l’appuntamento, ci incontriamo, e istintivamente nacque quel feeling di fratellanza, di amicizia spontanea e sincera, di stima reciproca, e soprattutto di un approccio così naturale, che pareva ci conoscessimo da anni. Una buona mezz’ora l’abbiamo trascorsa a raccontare di noi, io della mi carriera e vita personale, lui della sua, e della sua numerosa famiglia, con 8 figli a carico, delle sue passioni, condivise, per le auto d’epoca, insomma una forte simbiosi, che quel giorno prendeva forma.
Poi abbiamo parlato di lavoro, di look, della mia visione della sua figura in palcoscenico, delle sue necessità, di una svolta della sua immagine, e di progetti per i vari tour e concerti che nei prossimi due anni avrebbe dovuto affrontare. Abbiamo analizzato tutti i dettagli possibili e ci siamo lasciati per qualche giorno, il tempo per raccogliere le idee e trasformale in bozzetti, scelte di tessuti, materiali, dividendo le apparizioni tv da quelle in palcoscenico, dalle ospitate flash, alla vita quotidiana, dove comunque Mario Biondi è Mario Biondi e ha un ruolo sociale che gli impone di essere “vestito da artista” anche fuori scena.
Dopo poco tempo ci rincontrammo, per visionare le mie proposte creative.
Fu una lunga sessione dove decidemmo quasi tutto, in perfetto accordo e la “macchina” partì: Sartorie, produttori di borse e bagagli, cinturai, occhialerie, accessori , berretti, guanti etc. insomma tutto quello che serviva. Partecipò ad un programma televisivo con il completo che vedete nelle foto, e il lurex faceva brillare discretamente il logo ALV, era molto elegante, anche quando, togliendosi la giacca rimase con una camicia anni 70 con grafismi bianchi e neri. Seguirono molti incontri, partecipavo ai suoi concerti da Sirmione del Garda a Milano, da Roma al grande evento di Londra alla Carnegie Hall, dove si esibiva insieme agli “Incognito”, uno tra i più famosi gruppi di musica jazz soul, e in quella occasione , avendo molte uscite in scena, lo assistetti in camerino per facilitargli i cambi, perdendomi le sue performance che vedevo di striscio dietro le quinte, e fu anche quella una esperienza fantastica, dove il suo grande spessore umano compensava ogni mio sforzo, o semplicemente impegno profuso per un grande Artista, ma soprattutto un Grande Amico.
Non dimenticherò mai che un anno, per una cena aziendale con il mio personale, partecipò alla serata nonostante i suoi innumerevoli impegni, e a sua volta mi invitò al Blue Note di Milano, durante una convention dove si esibiva come ospite, e mi citò come un caro amico. Per non parlare poi del mio vernissage della mostra antologica dei miei 50 anni di carriera tra grafica, moda e design, a Milano lo vidi comparire per condividere con me questo evento, avendolo sentito il giorno prima da Catania, e mi preavvertiva che non dava per certa la sua partecipazione… ma era lì, con la su amicizia ad abbracciarmi ed elogiarmi.
Anni fa, a Bali, arrivai in una serata piovosa e con un percorso difficilissimo nella lobby del Bulgari hotel; stremato dallo spostamento fui premiato da un imprevedibile colonna sonora casuale di Mario Biondi. Talmente felice di trovare la sua voce così lontano nel mondo, lo messaggiai immediatamente e mi rispose con rapidità, dall’altro capo del mondo, felice di questa casualità.
Poi cambiò tutta la sua equipe di tecnici, comunicatori, impresari, e cessò il nostro rapporto di collaborazione, ma mai la nostra amicizia.
Grazie, “GRANDE FRATELLO VIP”, VOCE UNICA E RARA, con tutta la mia stima, ti voglio bene.