Esistono emozioni che possiamo raccontare, solo vivendole. Noi de “La Gente che Piace” eravamo a Matera per parlarvi di come in un anno magico tutto può accadere. Il 2019 sarà per questo piccolo borgo il sogno di un riscatto che diventa realtà. Lungo le strade in pietra, incrociando grotte, chiese rupestri e antichi rioni abbiamo assaporato insieme a comuni visitatori, alte cariche dello Stato e grandi nomi dello spettacolo l’anno d’oro di Matera attraverso i colori e le luci della cerimonia inaugurale per la Capitale europea della Cultura.
Matera ha una storia lunga almeno ottomila anni, per preparare strutture e accompagnare questo lungo anno, la Regione Basilicata ha investito oltre 766 milioni di euro. L’intenzione è essenzialmente quella di incrementare il settore turistico portando le presenze annuali da 200.000 a 600.000. Dopo il lungo countdown partito dal giorno della designazione di Capitale Europea della Cultura nel lontano 17 ottobre 2014, il 19 gennaio 2019 la Cerimonia d’Apertura ha dato inizio alle 48 settimane di eventi che per tutto l’anno accenderanno i riflettori dell’Europa sulla città. Protagoniste le bande dei comuni lucani che incarnano la tradizione musicale del territorio e le bande marcianti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future che hanno sfilato tra i quartieri della città alternando sonorizzazioni a momenti di convivialità.
L’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 si è chiusa con l’atteso intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come “essere europei” sia, oggi, “parte ineliminabile delle nostre stesse identità nazionali” e come “la cultura costituisca il tessuto connettivo della civiltà europea”. Conduttore della serata “Matera 2019. Open future”, in diretta in Eurovisione e in Italia su Rai1, in una piazza San Caveoso blindata e colpita anche dalla pioggia battente, è stato Gigi Proietti. L’attore ha ricantato cinquant’anni dopo una canzone composta su versi di Rocco Scotellaro, ‘E’ fatto giorno’, e si è esibito con Rocco Papaleo e Stefano Bollani in un trio d’eccezione sulle note di ‘Nel blu dipinto di blu’ “in spagnolo, tedesco, francese, italiano, lucano”. A chiudere lo show, i fuochi d’artificio.
La città sta vivendo, insieme all’area sud della Basilicata un periodo di esaltante bellezza, tutto racconta di un fervore economico e sociale che altrimenti sarebbe stato difficile realizzare. Il turismo di riflesso ha raggiunto anche l’area dell’alta Murgia materana e pugliese. In questo angolo di paradiso esistono percorsi variegati di gusto, tappe culinarie della più antica tradizione lucana. Per Matera, capitale europea della Cultura sarà anche l’anno del trionfo dell’agricoltura con le sue primizie e infinite bontà. Le colture della provincia di Matera sono un vero e proprio esempio di produzioni di qualità e di numeri importanti: il Metapontino è la capitale italiana delle fragole; ma si coltivano anche arance, mandarini e clementine; albicocche e pesche. Insomma l’ortofrutta è l’economia del territorio costiero. E poi, appena nell’interno, l’olio extravergine d’oliva, i vini materani Doc ancora non troppo conosciuti ma dalle grandi potenzialità; le carni sia bovine (razza podolica) sia ovine (come l’agnello delle Dolomiti lucane) che hanno bisogno di promozione per crescere in produzione. Non mancano i formaggi, oltre al Peperone “crusco” di Senise Igp ed altre specialità da forno, su tutte il Pane di Matera Igp, simbolo della Città dei Sassi.