domenica, Novembre 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Miguel Angel Payano Jr. Sojourn Summits

La cultura americana, quella caraibica e quella cinese si fondono indissolubilmente con Sojourn Summits, la prima personale in Italia di Miguel Angel Payano Jr. (1980, New York) che, dal 24 marzo al 3 maggio 2022, nella sede milanese della Galleria Poggiali, presenta un corpus di opere inedite.

 

Afro-caraibico americano, Miguel Angel Payano Jr. vive e lavora tra Pechino e New York e nella sua carriera vanta importanti mostre personali come quelle al Williams College Wilde Gallery di Williamstown nel Massachusetts (2014), al LDX Hong Kong Gallery di Hong Kong (2013), all’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino in Cina (2006) e al Qi Mu Space di Pechino oltre alla partecipazione alla Biennale di Ad-Diriyah a Riyadh in Arabia Saudita (2021).

 

Nella ricerca dell’artista le tre culture alle quali appartiene si mescolano per indagare temi come la socializzazione umana e i meccanismi di formazione dell’identità creando opere al contempo conturbanti e seducenti che combinano pittura e scultura. Motivi e oggetti provenienti dall’America, dai Caraibi e dalla Cina si sovrappongono per creare rappresentazioni antropomorfe e surreali che gesticolano e incalzano in maniera sarcastica e sfacciata sugli spettatori per analizzare questioni razziali, geografiche e identitarie. E spesso succede che i lavori di Miguel Angel Payano Jr. nascano in risposta a interpretazioni errate dovute al suo vivere nel mezzo di culture diverse, con usanze e tradizioni assai differenti tra loro che possono dare adito a equivoci e piccole rotture transculturali di concetto capaci però di aggiungere nuovi significati.

 

In Sojourn Summits, il nuovo ciclo di dipinti e sculture di Miguel Angel Payano Jr., indagano l’importanza del linguaggio nella nostra comprensione e relazione gli uni con gli altri. Attraverso conversazioni e adattamenti a geografie eterogenee infatti, formiamo connessioni e interiorizziamo il linguaggio altrui generando così possibili traduzioni errate, gag sineddochiche e metafore visive.

La figura della pésca, sulla cui superfice sono dipinte bocche umane, è un elemento ricorrente ed essenziale nelle opere dell’artista. Il frutto è raffigurato come un essere senziente e a sé stante, simbolo visivo della potenza del linguaggio. In questo ciclo di lavori più recente, la poli-presenza o il mantenimento simultaneo di più posizioni geografiche è un tema centrale oltre che un trucco ottico. Nei dipinti, le figure antropomorfe si intrecciano sia come tre geografie sia come tre forze culturali. Incorporati a questi lavori, alcuni frammenti di quotidiani italiani che l’artista ha raccolto durante la sua permanenza a Milano, sussurrano ai visitatori messaggi enigmatici.

 

“Per me fare arte è un’estensione del viaggio che intraprendo fra i pensieri che dimorano nella mia immaginazione. È il mio strumento di contemplazione. Che si tratti di contemplare il contenuto, la profondità di visione o la materialità, sto percorrendo sentieri fatti di domande che allo stesso tempo mettono in discussione e danno origine alle opere di Sojourn Summits. Nella forma di colline, montagne o cumuli di pigmento. – Afferma Miguel Angel Payano Jr – Vi presento le mie scrupolose riflessioni.”

 

In occasione della mostra verrà realizzato un volume edito dalla Galleria Poggiali contente un testo critico della scrittrice e curatrice newyorchese Jasmin Hernandez, fondatrice del progetto Gallery Gurls. Uno spazio digitale pluripremiato che dal 2012 celebra la cultura black e afroamericana nell’arte contemporanea. Hernandez scrive per Harper’s Bazaar, Latina, Bustle, ELLE, CNN Style, Sotheby’s.

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