lunedì, Dicembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

Mirko Iannarelli- Il Re del Panettone

Lievitista, consulente e formatore,  Mirko Iannarelli un artista a tutto tondo, guidato dalla passione per l’esclusività e dalla continua ricerca della perfezione. Dopo gli studi presso l’istituto alberghiero, Mirko ha dedicato la sua carriera alla passione per l’arte della lievitazione, raggiungendo così in breve tempo il più grande obiettivo: condividere le sue conoscenze con quante più persone possibile.

Un maestro dell’arte dolciaria che ha fatto del suo lavoro una vera arte, dove passione e dedizione, hanno fatto si che Mirko sia seguito e amato da migliaia di persone per l’eccellenza insuperabile dei suoi panettoni.

Come è iniziata la tua passione?

Da bambino mio padre all’età di tre anni mi portava nei suoi laboratori dove facevo l’assaggiatore di creme e dolci vari, a quattro anni feci la mia prima torta se così si poteva chiamare. Ero affascianato dal quel mondo e dal profumo dei dolci appena sfornati.

Iniziai così ad aiutare mio padre durante le festività e le vacanze estive. Una tradizione di famiglia che va avanti dal 1960. Intrapresi così studi e stage in Francia, praticandato non solo al fianco di mio padre ma anche al seguito di grandi maestri internazionali. A diciotto anni iniziai a lavorare lasciando gli studi che ripresi solo cinque anni dopo. Mi affascinava come pochi ingredienti semplici potessero trasformarsi in creazioni straordinarie grazie a tecnica, precisione e un pizzico di creatività. Ogni torta, ogni impasto era una sfida e un’opportunità per migliorare. Da quel momento, la pasticceria è diventata il mio linguaggio, il modo per esprimere la mia passione e regalare emozioni.

Qual è il segreto del tuo successo?

Nella pasticceria e nell’arte dei lievitati risiede nella combinazione di passione, dedizione e continua ricerca della perfezione. Ho sempre creduto che il talento naturale debba essere coltivato con impegno e formazione costante. Ogni impasto che preparo porta con sé il risultato di anni di studio, pratica e sperimentazione. La precisione è fondamentale, ma ciò che fa davvero la differenza, è il rispetto per gli ingredienti e la capacità di ascoltarli durante ogni fase del processo. Condividere la mia arte con gli altri, insegnando e ispirando, ha dato un valore ancora più grande al mio lavoro. Studio, ricerca ed evolutions sono le chiavi  del mio successo con tanta caparbiet e testardaggine.

 Perché i pasticcieri vogliono imparare il tuo metodo, e’ così speciale come dicono?

Le persone e i professionisti scelgono di imparare il mio metodo di pasticceria perché rappresenta un approccio unico, nato dall’equilibrio tra tradizione e innovazione. Ciò che rende il mio metodo speciale è la sua semplicità applicativa, che consente di ottenere risultati straordinari anche nei contesti più complessi. Ho sviluppato tecniche che ottimizzano tempi e risorse senza mai sacrificare qualità e autenticità. Inoltre, il mio insegnamento si basa sulla condivisione concreta, non solo trasmetto conoscenze, ma guido ogni persona a comprendere il “perché” di ogni gesto, stimolandola a migliorarsi continuamente. Il mio metodo non è solo una tecnica, ma una filosofia che eleva la pasticceria a forma d’arte.
Il metodo Iannarelli ora e’ uno dei metodi più’ seguiti e d’ispirazione a livello globale per quanto riguarda lievito madre e panettone.

Su Instagram conti più di 250 mila followers, quanto pensi possa servire l’utilizzo dei social in ambito lavorativo?

Nel mondo lavorativo di oggi, i social media rivestono un ruolo cruciale, soprattutto in settori come la pasticceria e l’arte dei lievitati. Con oltre 200.000 follower, ho imparato quanto sia potente questo strumento per costruire un’identità professionale, raggiungere un vasto pubblico e creare connessioni autentiche. I social non sono solo una vetrina per mostrare il proprio lavoro, ma anche una piattaforma educativa e ispirazionale. Attraverso contenuti di valore condivido le mie tecniche, i miei risultati e la mia passione, coinvolgendo persone da ogni parte del mondo. Questo mi permette non solo di insegnare, ma di creare una community che cresce insieme a me.