Firenze, 7 settembre 2022 – A Firenze torna a risplendere la passione per il collezionismo di arte contemporanea. Nella città dei Medici, si rinnova RINASCIMENTO +, un riconoscimento internazionale arrivato quest’anno alla sua terza edizione che il Museo Novecento in collaborazione con MUS.E consegna a eminenti personalità del collezionismo e del mecenatismo per il loro sostegno all’arte e agli artisti. La cerimonia avrà luogo venerdì 23 settembre dalle ore 20:30 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, alla presenza del Sindaco di Firenze Dario Nardella e della Vicesindaca e Assessora alla Cultura e al Turismo Alessia Bettini.
In questa terza edizione, il premio viene conferito a Marisa Chearavanont, Gianfranco D’Amato, Laura Mattioli, Fabrizio Moretti, Hussam Otaibi, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo per la visionarietà, generosità e dedizione con cui si sono prodigati nel tempo in varie forme di mecenatismo e nel collezionismo, al fine di incrementare benessere culturale, formazione e sperimentazione artistica. I premi verranno consegnati in occasione della cena di gala organizzata in collaborazione con BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, la mostra mercato più importante al mondo per l’arte antica italiana che, ogni due anni, porta a Firenze il meglio dell’antiquariato nazionale ed internazionale. Un’importante sinergia che quest’anno si aggiunge alla Florence Art Week.
“Questo premio fa onore alla città e alla sua storia” commenta Dario Nardella, Sindaco di Firenze. “Firenze è culla del collezionismo e del mecenatismo moderno, fenomeno che parte dal Rinascimento e via via è proseguito inarrestabile anche in epoca recente. Basti pensare che alcuni dei nostri musei – quelli intitolati a Stefano Bardini, Frederick Stibbert e Herbert Percy-Horne – nascono proprio come studi privati, e lo stesso Museo Novecento attinge dalla amplissima collezione di Alberto Della Ragione. Siamo onorati di poter dunque ospitare tanti mecenati d’oggi a Palazzo Vecchio e continuiamo a guardare con ammirazione a un lavoro prezioso e lungimirante. Le porte di Firenze per loro sono sempre aperte”.
“Siamo orgogliosi di sostenere per la terza edizione questo prestigioso riconoscimento che non poteva che concretizzarsi nella nostra città, dov’è nato il mecenatismo moderno” evidenzia Alessia Bettini, Vicesindaca di Firenze. “Il premio, anche quest’anno, valorizza figure che hanno saputo promuovere l’arte in modo innovativo ed al passo coi tempi e introduce anche un riconoscimento speciale a uno scultore contemporaneo che darà vita a una performance ad hoc per questo momento. È un’iniziativa che ben rappresenta la vocazione della nostra città, simbolo del Rinascimento e nello stesso tempo sempre più capitale del contemporaneo, dalla grande storia ma in grado di dare sempre più spazio e voce alle espressioni artistiche più originali e interessanti dello scenario attuale”.
“Con la terza edizione di RINASCIMENTO+ ancora una volta si conferma l’attenzione rivolta dal Museo Novecento nei confronti del mecenatismo e collezionismo privati” dichiara Matteo Spanò, Presidente MUS.E. “D’altronde, se questo museo è nato, lo si deve anche e forse, soprattutto, alla magnifica generosità di un privato, Alberto Della Ragione, che nel 1970 ha donato un patrimonio di ben 240 opere alla città di Firenze. MUS.E ha come mission quella di allargare la conoscenza dell’arte e di aumentare la sensibilità per le espressioni artistiche del passato e del presente. Ma non possiamo dimenticare che gran parte del nostro patrimonio deriva dall’intelligenza e passione di grandi famiglie che hanno collezionato nei secoli e salvaguardato capolavori d’arte. Una tradizione che continua ancora oggi con RINASCIMENTO+, un riconoscimento che siamo felici di consegnare a sei grandi collezionisti”.
“Il nome scelto, RINASCIMENTO +, fa riferimento alla magnificenza dell’arte passata in una visione non statica ma di continuità e di trasformazione.” spiega Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, ideatore dell’iniziativa “RINASCIMENTO + parla dell’arte e degli artisti, dei collezionisti e dei mecenati, del gusto per la bellezza, del suo rigenerarsi e travalicare le epoche, della rinascita sempre continua dell’amore per l’arte e del perpetuarsi di una creatività innovativa di generazione in generazione. Firenze è ‘destinata storicamente’ a consegnare un riconoscimento internazionale come questo, restituendo un’immagine di sé come città creativa oggi, in cui la luminosa stagione del Rinascimento non è spenta, e dove la passione del collezionista per l’arte e la sperimentazione non è sfiorita. Un riconoscimento che trova le sue ragioni di essere nella storia e nell’arte del Rinascimento, ma vive delle nuove ambizioni del presente. Palazzo Vecchio e Museo Novecento sono luoghi ideali per ricucire il legame tra antichità e contemporaneità, tra i mecenati di allora e i collezionisti di oggi”.
“RINASCIMENTO+ è una eccellenza della nostra città, che premia collezionisti e mecenati che aiutano il mondo dell’arte” dichiara Fabrizio Moretti, Segretario Generale di BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze. “Firenze è la grande capitale dell’arte a livello internazionale, e, ovviamente, non ci poteva essere luogo migliore per istituire questo prestigioso riconoscimento”.
Non c’è dubbio che Firenze sia stata la culla del collezionismo e del mecenatismo moderno, fenomeni culturali, sociali ed economici necessari all’evoluzione artistica occidentale e al successo di ogni avanguardia. Il Rinascimento, infatti, non si sarebbe affermato senza i Medici, i Sassetti, i Tornabuoni, i Gondi e i Rucellai, solo per citare alcuni dei più grandi sostenitori dell’arte e della cultura in quel tempo glorioso. “Un desiderio di bellezza – prosegue Risaliti il direttore artistico del Museo Novecento – non pomposamente sfoggiato, ma coltivato ambiziosamente come fruttuoso e duraturo beneficio nell’orizzonte della gloria e della memoria future, e soprattutto come anelito alla trascendenza cercando di bilanciare il lato angoscioso e doloroso dell’esistenza terrena, il trauma della violenza e della malattia, che in quell’epoca erano all’ordine del giorno. Dalle passioni dei singoli illuminati, dal loro gusto, dai loro raffinati pensieri, sono nati i musei moderni, a partire dagli Uffizi. La dimensione del privato si è estesa a quella pubblica, per una condivisione allargata di un privilegio originariamente vissuto nella sfera privata”.
Da quell’epoca, Firenze ha esercitato un preciso mandato nei secoli, una funzione necessaria alla strutturazione del sistema dell’arte moderna. La città nei secoli è stata luogo del fare arte, della critica d’arte e dell’investimento in arte: una vocazione, quest’ultima, ininterrotta anche nell’Ottocento e nel Novecento, quando le grandi famiglie borghesi e industriali hanno perseverato in questa logica collezionando e investendo in bellezza e cultura. Firenze è sopravvissuta al suo glorioso passato come crocevia d’artisti, filosofi, poeti, architetti e poi di mecenati italiani e stranieri che nella città di Lorenzo Il Magnifico e di Botticelli hanno coltivato affari, relazioni diplomatiche, alleanze politiche ed economiche attratti tutti dall’aura del Rinascimento. Tra questi si ricordano Stefano Bardini, dal cui gusto e capacità imprenditoriale come mercante d’arte è scaturito quel gioiello museale che è il Museo Stefano Bardini. L’eclettico Frederick Stibbert e lo storico dell’arte Herbert Percy-Horne, le cui collezioni sono un pezzo importantissimo della storia fiorentina. Senza dimenticare il lascito effettuato dallo storico dell’arte Charles Alexander Loeser, con straordinarie opere del Rinascimento oggi conservate in Palazzo Vecchio.
Anche il Museo Novecento è testimone di questa passione per la bellezza e il suo perpetuarsi nelle epoche storiche. L’istituzione museale è nata grazie alla presenza in città di una straordinaria collezione privata donata nel 1970 al Comune di Firenze. La Raccolta Alberto Della Ragione – ricca di 200 opere dei maggiori esponenti dell’arte moderna italiana – rappresenta il vero e proprio pilastro del Museo Novecento. Questo patrimonio di opere d’arte è stato donato alla città all’indomani dell’alluvione del 1966, come ricorda Della Ragione, “quale frutto di una vita d’intensa passione e come un atto di adesione agli sforzi che si fanno per restituire alla città il ruolo di viva capitale dell’arte”. Un patrimonio ingente di sculture e dipinti, che è prova del gusto del collezionista capace di affacciarsi da profondo intenditore nel mondo dell’arte italiana della prima metà del Novecento, con una sua particolare inclinazione e logica critica. Nelle parole del collezionista si leggeva allora un preciso messaggio, valido ancora oggi: ricucire la distanza tra passato e presente, poter colmare lacune e contribuire a un ruolo di Firenze nella contemporaneità̀.
Sono queste le premesse storiche e critiche all’origine di RINASCIMENTO +. Parte allora dal Museo Novecento l’idea di questo premio internazionale che è anche un riconoscimento alla storia nobile del collezionismo e a un’idea del rinascimento come categoria aperta, come narrazione non compiuta definitivamente. Un omaggio alla continua trasformazione dei linguaggi creativi, all’amore per l’arte, alle passioni del collezionista.
RINASCIMENTO + è stato ideato da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, che nella selezione si è avvalso della collaborazione di Caroline Corbetta, curatrice d’arte contemporanea e giornalista culturale, Arabella Natalini direttrice del Museo degli Innocenti di Firenze e Paola Ugolini, curatrice indipendente.
Quest’anno, ai collezionisti e mecenati vincitori della terza edizione di RINASCIMENTO+ verrà consegnato un premio speciale, ideato dall’artista Emiliano Maggi (Roma, 1977), che ha realizzato sei sculture, esemplari unici, ciascuna dedicata a uno dei premiati. Sei versioni, plasmate nell’argilla, di una creatura nata dalla fantasia dell’artista e ispirata dalle figure della tardo-cinquecentesca Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria. Un affascinante essere, reinterpretazione della figura mitologica del tritone, a metà tra umano e animale, femminile e maschile, che è anche protagonista di una performance, concepita e interpretata dall’artista, che si svolgerà al tramonto il 23 settembre 2022 sul tratto di Arno tra Palazzo Corsini e il Ponte Vecchio. Le serie di sei sculture in ceramica, con finitura sia lucida che opaca per acuirne l’ambiguità formale e la sensualità, che costituiscono gli altrettanti premi, è intitolata Water Spell, proprio come la performance sul fiume. Entrambi i progetti, tra i vari temi che in essi si stratificano ed ininterrottamente affiorano mutevoli, narrano del potere dell’acqua, elemento prezioso e terrificante che genera la vita e può distruggerla. Una convivenza antica tra uomo e natura fondata su un equilibrio delicato, e troppo spesso scordato, cui Maggi fa riferimento creando oggetti preziosi e performance rituali per tenere a bada la paura; strumenti per un incantesimo apotropaico che tenta una necessaria riconciliazione tra umano e naturale.
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