giovedì, Novembre 21Settimanale a cura di Valeria Sorli

Passeggeri Notturni

I racconti di Gianrico Carofiglio, tra libri, radio e tv, arrivano sul piccolo schermo con «Passeggeri
Notturni», la serie diretta da Riccardo Grandi, con protagonista Claudio Gioè, tratta dalle storie dello
scrittore barese (pubblicate da Einaudi), che approfondiscono i temi della giustizia.
Enrico ha a Milano la unica figlia e lavora a Bari, dove conduce ogni sera una trasmissione su “Radio Futuro”. Carismatico per gli ascoltatori, con voce avvolgente, raccoglie e commenta le vicende di chi telefona in diretta: «Sono storie che non hanno bisogno di essere vere o false per avere senso». La sua vita si modifica a seguito di un incontro (notturno) in treno, con Valeria, una donna affascinante e misteriosa, interpretata da Nicole Grimaudo. E il colpo di scena finale lo comunica la giornalista (vera) Guglielmina Logroscino dallo schermo di “Telenorba”.
Nel cast: Marta Gastini, Ludovica Martino, Alessio Vassallo, Alessandro Tiberi e la partecipazione straordinaria di Gianmarco Tognazzi. Lavorano alcuni attori pugliesi, tra cui Paolo Sassanelli, Ivana Lotito, Giusy Frallonardo e Ippolito Chiarello.
Si intrecciano storie che coinvolgono una varia umanità del nostro tempo, con profili ben delineati: l’agente e la donna poliziotto, l’avvocato e il fotografo; non mancano uno scrittore e un medico, un malato di sesso e una povera vecchia, e nemmeno una ragazza non vedente, che riconosce le skyline delle città dalle sagome di legno e i volti delle persone toccandole con mano. Si parte dall’infanzia di Enrico, vissuta con gli amichetti in campagna, e con la sua giovanissima figliola, e si indaga poi tra le bimbe rom, che chiedono l’elemosina, e i ragazzi che tentano una rapina.
Girata ed ambientata a Bari, anche per gli interni, a Novembre 2018, presenta il panorama – quasi completo – di una città inedita, ma ben conosciuta da regista e sceneggiatore. Si parte dalla stazione, per l’Università (tra l’ateneo e il palazzo ex poste), i giardini di piazza Umberto, la chiesa di San Giuseppe, e il lungomare (sia nella parte centrale, con una grande e allegra ruota panoramica, e sia nella periferia, con i capannoni tristemente abbandonati o i ponti sotto la ferrovia), e poi si chiude con l’aeroporto di Palese.
Comprese altre scene a Parchitello, Sannicandro di Bari, Terlizzi e Fasano, tra masserie e muretti a secco, tra ulivi e fichi d’india.
Da notare i particolari titoletti, sintetici e brevi, di chiara provenienza letteraria, che vengono attribuiti ai
singoli episodi, in linea con il titolo principale «Passeggeri Notturni», ed anche i sottotitoli (di Rai utilità)
sempre presenti, anche per i testi delle canzoni, o per indicare i suoni ed i rumori, e per tradurre le (poche)
parole in dialetto. Da rilevare anche il leit motiv costituito da citazioni di famosi scrittori: Ernst Hemingway
ricordato nella prima puntata intitolata “Tranelli” e nell’ultima “Non esiste saggezza”; Emily Dickinson nella seconda, “Il maestro di bastone”; Anna Achmatova nella terza, “Un Addio”; Raymond Carver nella quarta, “La Città”, infine Graucho Marx nelle nona, “Tutta la verità”). Anche I titoletti degli altri episodi che completano la serie (dalla quinta all’ottava parte) sono brevi: “Il paradosso del poliziotto”, “Doppio senso”, “Monna Lisa” e “Vigilie”.
Sono sempre presenti i motivi di successo, che compongono credibilmente la playlist radiofonica, e le musiche composte, orchestrate e dirette da Pasquale Catalano. Il regista ha quarant’anni e numerose esperienze televisive e pubblicitarie. Nello staff: Salvatore De Mola, Story editor; Marco Rizzo per il montaggio; Fabio Zamarion e Federico Annichiarico per la fotografia e la scenografa Sabrina Balestra. Impegnate numerose mestranze pugliesi con Oz Film. L’opera filmica è prodotta dalla società romana Anele di Gloria Giorgianni, in collaborazione con Rai Fiction.
Pur con una diversa impostazione culturale, la nuova serie ricorda un po’ il film «Stregati» (del 1986) con Francesco Nuti,nei panni di un disc-jockey, che a Genova conduceva un programma per “Radio Strega”, e teneva compagnia a chi soffriva d’insonnia o lavorava di notte.
Carofiglio ha la supervisione editoriale della nuova serie e ci tiene a comparire in video, con una breve battuta sul finale («Scusi, le è caduto questo…»). Oggi affida a Twitter questo messaggio in tempo di virus: «Andiamo in libreria e compriamo un libro, uno qualsiasi. Una testimonianza, come dire: Siamo qui». La serie è tuttora accessibile sulla piattaforma streaming Rai Play, divisa in dieci episodi autonomi (ma concatenati tra loro) da 15 minuti circa ciascuno, e – poi – andrà in onda, in un unico film noir, nella serata prevista per Venerdì 20 Marzo su Rai 3.