Ben trovati amici di ‘La Gente che Piace”, eccoci al nostro consueto incontro che ci fa scoprire l’importanza delle energie sottili come quelle dei profumi per rigenerare corpo e mente. Già circa 3000 anni fa, il grande filosofo Chavang-Tze sosteneva che la potenza della natura raggiunge il suo massimo, quanto più la sostanza è rarefatta. Significa quindi che la virtù terapeutica di una pianta è più potente quando viene diluita; così l’essenza della rosa ha più energia dei suoi petali.
Quando annusiamo, prendiamo le ‘sostanze sottili’ e le portiamo al cervello. L’olio essenziale di Rosmarino, per esempio, può aiutarci a sconfiggere l’affaticamento mentale.
Gli studenti greci, fin dall’antichità, dormivano con una corona di rosmarino sul capo prima di sostenere un esame. Tre gocce sul cuscino alla sera ci aiutano a rigenerare la mente preparandola alle fatiche del giorno dopo. Grande alleato della nostra pelle per la sua azione antisettica ci è data dall’olio essenziale di Cedro. Sia in Oriente che in Occidente, la sua pianta è sempre stata considerata di straordinaria importanza per le sue qualità terapeutiche, per la sua maestosità (può raggiungere un’altezza di circa 30 metri) e per la sua longevità che può arrivare ai 2000-2500 anni.
Se accusiamo dolori muscolari o nervosismo, possiamo ricevere un valido aiuto dal Vetiver, noto in India come l’olio della tranquillità perché i suoi fusti vengono usati per intrecciare tende e ventagli che con il calore, se li si spruzza d’acqua, sprigionano un’essenza calmante. Chi pratica sport o è soggetto a contratture, può unire qualche goccia di essenza di Vetiver all’olio da massaggio, come l’Arnica che nel nostro lavoro utilizziamo quotidianamente anche in caso di torcicollo o reumatismi. Noi consigliamo l’automassaggio quotidiano con oli vegetali magari alla sera dopo la doccia per stimolare la vitalità e la giovinezza del nostro organismo e assicurarsi un sonno di miglior qualità.
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