venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Pronti, partenza, Sanremo !!!

 

Sanremo si Sanremo no, ma certo che si, Sanremo forever. La manifestazione più longeva e amata fa parte di noi, difatti abbiamo l’estate, Natale, Sanremo, Carnevale e la Santa Pasqua. Tra sostenitori e detrattori, lo guardano tutti, c’e’ poco da fare, ed è questo che lo rende immortale, c’era quando molti di noi non c’erano e ci sarà poi. Di anno in anno ci si imbatte in piccole novità, ma il motore è sempre lo stesso, abiti, simpatie, ospiti, duetti, battute e musica musica musica. Fatta di ritornelli, quelli spensierati e meno, ma tutti mai privi di significato e quindi di riflessione. Altro elemento brioso dello scintillante carrozzone è la conduzione, mai stagnante, ogni conduttore va via con onore e glorie quando si capisce che non riuscirebbe ad apportare, per il momento, altro aspetto succulento al telespettatore, affamato di quelle piccole novità di cui parlavamo.
L’anno scorso è stato un grandioso festival con il “Dittatore” Claudio Baglioni, come lui stesso si definì, con la first Lady Michelle Hunziker, oltre al grande successo di gradimento per le esibizioni sul palco Sanremese, viene identificata da Raffaella Carrà quale show girl completa della TV 2.0. Al duo s’aggiunse il geniale e fascinoso Pierfrancesco Favino. Fu un gran Festivalone.
Per “l’anno-bis-2019” Ser Baglioni dichiara: “Passo da dittatore a dirottatore”. Infatti ha dirottato la grossa navicella festivaliera verso la trasversalità e la freschezza innovativa, mescolando generi e nomi, soffiando una folata di freschezza superiore alle aspettative. Così da un lato le rassicuranti certezze della storia musicale, nonchè immagine di uno stile inconfondibile e amato da decenni, dall’altra la modernità di una società social-cultural, assetata di certezze. Avremo quindi la divina Patty Pravo, l’estrosa Loredana Bertè, il napoletano doc Nino D’angelo, il rassicurante Francesco Renga, la tanace Paola Turci, il simpatico Daniele Silvestri, il poeta Simone Cristicchi, la bella Anna Tatangelo, l’amato Nek, la camaleontica Arisa, l’internazionalità de Il Volo. Dall’altra il brio innovativo di una musica a colpi di clik, televoti e talent: Irama, The Zen Circus, Enrico Nigiotti, Ex Otago, Briga (in coppia con Pravo), Achille Lauro, Ghemon, Federica Carta e Shade, Motta, Mahmod, Negrita, BoomDaBash, Einar, Livio Cori (con D’Angelo), Ultimo.
La Gente che piace fa un grande in Bocca al Lupo a tutti, perche’ tutti saranno, grazie alle melodie, alla classifica, ai premi, agli elogi e alle critiche, storia di un percorso televisivo indelebile.
Tutto quanto amalgamato, concatenato e presentato dall’impeccabile conoscitore musicale Claudio Baglioni, l’estro artistico di Virginia Raffaele e l’ironia frizzante di Claudio Bisio.
Detto cio’ non ci resta che preparare i divani e dire la parola magica: “Perchè Sanremo è Sanremo”!