E’ Bach stesso a fare i primi riferimenti al termine Rescue, menzionandolo per parlare di Rock Rose, il campione floreale a cui si aggiungeranno gli altri fiori.
Il Rescue e’ composto dall’associazione dei seguenti fiori: Star of Bethlehem per il trauma e la successiva riparazione della conseguenza, Clematis per lo svenimento, lo stordimento, Rock Rose per il panico e l’arresto improvviso, Impatiens per lo stress , l’accellerazione e l’ansia ed eventualmente anche per il dolore, Cherry Plum per la perdita del controllo o la paura di perderlo.
Il Rescue e’ una vera e propria formula per il livellamento energetico, in un certo senso un modo di ‘mantenere il passo’, ma non e’ un trattamento di fondo. Possiamo analizzare il senso della presenza dei fiori che lo compongono anche partendo da cio’ che ipoteticamente succede con l’energia nelle situazioni che viviamo in emergenza, panico, paura, dolore. Il Rescue viene considerato come un rimedio unico. Per questo motivo quando desideriamo impiegare almeno tre dei fiori inclusi nella formula usiamo direttamente il Rescue come un’unica essenza. Il Rescue non va usato solo in momenti estremamente difficili ma anche in situazioni di ansia quando dobbiamo affrontare una situazione che ci disturba, prima di un intervento, sedute dal dentista, colloqui che generano paura. E’ raccomandato anche per i bambini piccoli quando hanno problemi comportamentali, avvisaglie di scombussolamenti energetici. Il Rescue puo’ essere di grande utilita’, con l’aiuto di un altro rimedio il Crab Apple, anche ai primi sintomi di una malattia infettiva quando compaiono febbre e malessere. L’uso del Rescue e’ quindi compatibile con altri rimedi. Anche gli animali possono trarre vantaggio da questo rimedio, per esempio nel caso di cani e gatti, basta aggiungere una goccia di Rescue ogni volta che si cambia l’acqua. E poi ci sono le piante che apprezzano molto il rimedio, un semplice rinvaso, puo’ costituire uno shock notevole per loro, per cui bisognera’ somministrare il Rescue e Walnut aggiungendoli all’acqua con cui si innaffia, o in alcuni casi, vaporizzandoli sulle foglie.