Immaginiamo che l’energia circoli in noi come un corso d’acqua, che può essere inquinato dagli eccessi.
Liberarsi non vuol dire privarsi e impoverirsi, ma guadagnare in chiarezza, spazio e leggerezza.
L’energia si acquisisce o si spreca con le idee, quindi conviene abbandonare i preconcetti, non attribuire troppa importanza agli oggetti o agli eventi.
La vita, nelle sue contraddizioni, è uno spreco di forze e una fonte di sofferenze.
Svuotarsi non porta solo a creare spazio e a guadagnare tempo, ma anche a superare la staticità emotiva, fisica e psicologica che impedisce di agire.
Se si hanno troppe distrazioni, si rischia di perdere di vista l’essenziale.
Ma se è vero che ognuno di noi possiede un’energia, perchè non tutti la sentono?
La verità è che tutti ne godiamo, ma siamo talmente impegnati nel quotidiano da non rendercene conto.
Gli esseri umani possiedono una sorta di elettricità di energia vitale, il CH’I, grazie al quale ci muoviamo, pensiamo, viviamo. Tutto, gli oggetti, le persone, l’arte, l’abbigliamento, il cibo, influiscono sul nostro livello di energia interiore.
La vita è un susseguirsi di sensazioni, il concatenarsi di pensieri antichi che danno vita all’energia mentale, reale tanto quanto l’elettricità del mondo fisico.
Il corpo reagisce dunque ai pensieri, quindi, volendo, è possibile cambiare.
E’ tutta questione di concentrazione delle forze psicofisiche.
Le forme di medicina alternativa come agopuntura, omeopatia, massaggi ayurvedici, attingono a campi energetici che si trovano oltre i confini arbitrari del nostro corpo.
Da sempre gli orientali pensano che dobbiamo ritrovare quella vibrazione naturale che è la nostra intima essenza.
Noi fuggiamo, lottiamo, spesso ci arrendiamo, in altre parole espandiamo o contraiamo l’energia.
Quando gli affanni quotidiani, la collera, le frustrazioni ce ne privano, è fondamentale recuperare l’energia utilizzando i nostri pensieri e le nostre emozioni.
E’ cosi che possiamo aiutarci a contrastare dei sintomi che ci portano alla malattia o al disagio.
Quindi puntiamo su ciò che ci arreca soddisfazione, arricchimento personale e libertà.
Quando avremo definito con chiarezza che cosa vogliamo e perchè, allora saremo in grado di sentire la voce interiore che ci guida.
Secondo l’Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, la mente influenzerebbe fortemente l’organismo e la predisposizione a non ammalarsi e questo dipende molto dal nostro grado di consapevolezza, oltre che dall’equilibrio che ci si sforza di raggiungere.
Dimentichiamoci la negatività per dedicare le nostre energie a ciò che vogliamo essere o avere.