sabato, Novembre 23Settimanale a cura di Valeria Sorli

Sabrina Giannini-La rivoluzione è servita!

La rivoluzione è servita!

E’ un autentico j’accuse contro l’orrore dell’industria alimentare: il volto di Indovina chi viene a cena ,
Sabrina Giannini con il suo stile inconfondibile presenta “La rivoluzione nel piatto”, un libro-inchiesta
sconvolgente e pungente nel suo verismo.

Sabrina, hai ripreso la promozione del libro dopo il lockdown: come sta andando?
Sono molto contenta del riscontro di questo libro. E’ un manifesto di coscienza innanzi al quale tutti dovremmo fare un’analisi del nostro stile di vita. Il titolo richiama il famosissimo film: in cucina, nel luogo della famiglia, nel focolare domestico inizia la rivoluzione ma è proprio qui che si insidia il lato oscuro della nostra tavola.
Come riassumeresti questo libro?
E’ il frutto di anni di lavoro e di inchieste: è un libro che racconta senza minimi termini la verità nascosta         nel nostro stile alimentare, a mio parere la rovina della società moderna a livello mondiale, nonché causa    di tanti sconvolgimenti naturali e sociali. Tra pochi anni diventeremo 9 miliardi di persone: gli allevamenti intensivi basso costo in condizioni disumane, necessaria deforestazione per avere spazi desinati all’allevamento conseguente cataclisma climatico e così via genereranno continui sconvolgimenti.                                                                                                                                                                                                Come è nata questa pandemia?                                                                                                                                      Dalla deforestazione. Dobbiamo cambiare il nostro stile alimentare, dobbiamo farlo per il bene nostro e dei nostri figli riducecendo il primis il consumo di carne.
Quale dieta rappresenta la situazione più etica a Suo parere?
La dieta mediterranea con poco consumo di carne.
Pensi che questo libro possa innescare un cambiamento rivoluzionario?
Seguo sempre la verità e l’etica delle mie scelte giornalistiche: la mia inchiesta sull’olio di palma ha
innescato un cambiameto importante nel nostro Paese. Spero che questo lavoro porti un cambiamento
Come vedi il prossimo futuro?
Non ho una bella visione: quello che stiamo vivendo è un periodo molto difficile e serve una rivoluzione.
Senza fare grandi cose e grandi mete quello che possiamo fare è optare per piccoli grandi cambiamenti,        a partire dal nostro piatto.