Il terzo Sanremo targato Amadeus pare avere tutti gli ingredienti per sbancare: bravo Amadeus!
L’edizione dello scorso anno infatti aveva privilegiato l’aspetto “social-talent” portando sul palco nomi conosciuti per lo più dai giovanissimi, scelta audace e premiata con dati i ascolto che hanno “tenuto” il sold out del 2020 detonando il fenomeno Maneskin, lasciando però un po’ disorientati i “diversamente giovani” ad eccezione della offsider ufficiale Orietta Berti, vera regina del Festival e imperatrice dell’estate con Mille. Tuttavia, quali sono i pezzi che ci siamo ricordati settimane dopo la chiusura del Festival? Personalmente ricordo Musica leggerissima di Colapesce-Dimartino. Il resto è stato dimenticato ben presto.
Quest’anno invece gli ingredienti per un Festival più formato famiglia sembrano esserci davvero tutti, grazie ad una kermesse più transgenerazionale e non sbilanciata su talent (i) , nonché più variegata e farcita di un cast che per certi aspetti richiama i fasti baudiani. Certo, la prevalenza di nomi molto inflazionati sul palco dell’Ariston è ancora forte ma questa tendenza è stata calmierata da grandi ritorni per lo più di vincitori della manifestazione.
Torna Achille Lauro, inflazionato nelle ultime edizioni e ampiamente cantato in estate ma sicuramente in grado di mutare la propria performance con nuove declinazioni artistiche. Ritorna anche Gianni Morandi che insieme all’iconica Iva Zanicchi e Massimo Ranieri incollerà al piccolo schermo una parte più senior del Festival; ci riprovano (ancora) Noemi e Le Vibrazioni. Dopo 20 anni ecco in gara Elisa, gradito ritorno anche di Fabrizio Moro, Giusy Ferreri, Mahmood, Emma, Michele Bravi e Irama (in questo caso un’eccezione visto la partecipazione incidentata causa Covid lo scorso anno).
Finalmente un Festival di big o per lo meno di nomi che da un lato hanno fatto la storia della musica italiana vendendo milioni di dischi e dall’altro si sono imposti nell’airplay dello streaming con altrettanti numeri importanti in termini di visualizzazioni, download e passaggi radio. Di diritto sale sul palco Sangiovanni dopo il grandissimo successo post-Amici, fino ad accogliere anche Donatella Rettore, che mancava dall’Ariston dal 1994. Ma le sorprese non finiscono qui, in quanto l’edizione 2022 darà spazio a generi di assoluto trend senza escludere lo show e senza il timore di sfigurare dell’incombente Eurovision Song Contest. D’altra parte Sanremo è Sanremo!
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