Il Festival occasione per parlare dell’eccessiva sonnolenza diurna e delle sue cause.
Si stima ne soffrano 2.800.000 persone in Italia e molti ignorano si tratti di una patologia.
Sanremo, 12 febbraio 2025 – Puntuale come ogni anno, è tornato il Festival di Sanremo, momento
celebrativo della musica italiana seguito da più di un quarto della popolazione.
Quest’anno, oltre ad essere spettacolo d’eccellenza per l’intera settimana, è palcoscenico privilegiato dell’ultima puntata di Sleepy Talks – dialoghi sulla sonnolenza diurna, la rubrica radiofonica dedicata proprio al problema
dell’eccessiva sonnolenza diurna, alle sue possibili cause e soluzioni.
In un ciclo di 9 puntate, tra novembre e febbraio, grazie alla partecipazione di due tra i maggiori esperti italiani di problemi respiratori del sonno, Luigi Ferini Strambi, Professore Ordinario di Neurologia e Direttore del Centro del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, e Giuseppe Insalaco, Professore di Pneumologia e Primo Ricercatore presso l’Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR di Palermo, sono state affrontate in modo esauriente, divertente e accessibile, le complesse dinamiche che dalle alterazioni del sonno notturno possono portare ad un’eccessiva sonnolenza diurna, sintomo spesso sottovalutato ma che può essere campanello d’allarme della presenza di una patologia come, ad esempio, la Sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno (OSAS).
La campagna di divulgazione, si rivolge alle persone che più spesso possono avere l’eccessiva sonnolenza diurna, talvolta ignorandone gravità e cause, quelle di età compresa tra 30 e 70 anni.
Puntata dopo puntata, sotto la guida degli esperti, il pubblico di Sleepy Talks ha imparato a capire quando una sonnolenza diurna è eccessiva e quindi patologica e ha scoperto quali possano essere le cause di questo sintomo. Ha capito quando la condizione deve destare preoccupazione ed è quindi necessario rivolgersi al medico che può richiedere valutazioni specifiche e ha preso conoscenza delle possibili soluzioni terapeutiche.
Come ulteriore opportunità per ampliare ancor più il pubblico da sensibilizzare e informare, il tema della nostra rubrica è approdato all’attenzione dell’enorme audience di Sanremo. Dopo le maratone sanremesi, molti spettatori saranno assonnati durante il giorno e Sleepy Talks spiegherà loro che spesso non si tratta di effetto da “ore piccole” ma che la sonnolenza diurna, se persistente, può nascondere una vera e propria patologia.
L’eccessiva sonnolenza diurna si manifesta con una tendenza generalizzata ad addormentarsi durante le ore diurne o con veri e propri attacchi di sonno, in occasioni e momenti del giorno che non dovrebbero predisporre ad addormentarsi, come mentre si guida o si lavora, aumentando quindi il rischio di incorrere in incidenti stradali, domestici o sul lavoro. L’eccessiva sonnolenza diurna può essere sintomo della Sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno, una patologia respiratoria cronica caratterizzata da ripetute interruzioni del respiro durante il sonno, che riducono la qualità del riposo e che si presenta con vari sintomi, che si manifestano sia durante la notte, sia di giorno. In Italia, si stima che circa 7 milioni di adulti siano affetti da questa patologia, con quasi 2 milioni di casi gravi che necessiterebbero di terapia, ma solo circa 300.000 in cura.
Il Prof. Ferini Strambi spiega: “L’eccessiva sonnolenza diurna è il sintomo dell’OSAS che pesa di più sulla vita quotidiana, dovuta alle frequenti interruzioni del sonno. Queste, che a loro volta rendono il sonno non più ristoratore, non sono necessariamente percepite dalla persona che le ha, ma spesso è il partner a riconoscerle. Attraverso Sleepy Talks puntiamo proprio a dare agli ascoltatori gli strumenti necessari per riconoscere la condizione patologica con l’obiettivo di poter restituire a coloro che la fronteggiano una qualità di vita migliore”.
Il primo professionista al quale rivolgersi, se si ha un’eccessiva sonnolenza diurna associata ad altri sintomi della Sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno, è il medico di medicina generale che, seguendo da tempo la persona, è al corrente dell’intero suo quadro clinico. A seguito di questa prima valutazione, è auspicabile procedere con approfondimenti diagnostici di specialisti esperti: neurologo, pneumologo, odontoiatra o otorinolaringoiatra. L’importante è rivolgersi a chi ha un’esperienza specifica nel campo dell’apnea ostruttiva del sonno e analizzi tutti i fattori che determinano il problema tutte le conseguenze che esso può avere.
“L’eccessiva sonnolenza diurna si può curare – approfondisce il Prof. Insalaco. – Una soluzione è agire sulle apnee causa di una cattiva qualità del sonno con soluzioni varie da utilizzare da sole o in combinazione. In caso queste terapie non siano risolutive e il paziente continui ad avere un’eccessiva sonnolenza diurna, oggi il medico ha la possibilità di associare un trattamento farmacologico mirato a gestire con efficacia e sicurezza questo sintomo che può condizionare molto la qualità di vita del paziente. In ogni caso, il percorso terapeutico deve essere personalizzato e, spesso, richiede un approccio multidisciplinare”.
L’ultima puntata della rubrica “Sleepy Talks” dialoghi sulla sonnolenza diurna, ideata da Cencora Pharmalex con la media partnership di Radio LatteMiele e realizzata grazie al contributo di Bioprojet Italia, è andata in onda, in diretta, proprio oggi 12 febbraio 2025.
Tutte le puntate sono disponibili in podcast: https://www.lattemiele.com/podcasts/sleepytalks/