domenica, Novembre 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

The Fashion Award 2023 di International Lab of Mittelmoda

L’Istituto Europeo di Design si aggiudica
il The Fashion Award 2023 di International Lab of Mittelmoda.
Menzione speciale per Matteo Tomaino a Milano Moda Graduate 2023 di Camera Nazionale della Moda
 
Milano, 20 settembre 2023 – È subito doppio riconoscimento in soli due giorni per la Scuola di Moda dell’Istituto Europeo di Design che si aggiudica due prestigiosi premi dedicati ai talent del Fashion Design. IED si è distinto al concorso International Lab of Mittelmoda – The Fashion Award 2023 con i neodiplomati IED Milano Francesco Matera e Alessio Baldasseroni, che hanno presentato e vinto con la collezione moda e accessorio Materia adattiva e inclusiva. Sono state oltre 600 le candidature pervenute al concorso, la coppia creativa è stata la vincitrice assoluta per l’innovazione tra le 26 proposte finaliste.

E ieri pomeriggio IED ha sfilato a Milano Moda Graduate 2023, l’appuntamento promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana e dedicato alle eccellenze delle scuole, con Matteo Tomaino, diplomato IED Torino che si è aggiudicato una menzione speciale nella categoria Fashion Design con la capsule collection Viscere sentimentali. IED ha partecipato a Milano Moda Graduate anche con la coppia di designer Matera e Baldesseroni che ha sfilato con un outfit dalla collezione Materia per la sezione YKK Italia, main sponsor dell’evento. I talenti che calcano la prestigiosa passerella durante Milano Moda Donna sono stati selezionati da una giuria di professionisti del settore tra le migliori scuole di Moda: da un minimo di 5 a un massimo di 8 studenti neodiplomati per la sezione Fashion Design e 10 designer per la sezione supportata da YKK. I primi hanno presentato una capsule collection composta da 5 o 6 outfit, mentre i secondi hanno realizzato un outfit con focus sugli accessori da chiusura forniti da YKK.

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Materia di Francesco Matera e Alessio Baldasseroni
Una collezione moda e accessori che si adatta alle esigenze corporee di tutti, dall’estetica funzionale e che va oltre il binarismo di genere, “una proposta di valore per una moda esistenzialista, adattiva, figlia di un ripensamento della dimensione umana nelle sue connessioni con la spazialità e la corporalità“. L’estetica trae spunto dalla peculiare forza materica del territorio materano, terroso e argilloso nei suoi calanchi e roccioso nella murgia, in una contaminazione tra il senso “primitivo” di un’area abitata sin da tempi lontanissimi e il futuristico del lunare (cui appunto i calanchi rimandano). La collezione spazia da capi sportivi, che si adattano perfettamente al corpo grazie ai multilayer, ad abiti formali e a maglieria. Grande importanza assumono gli accessori da chiusura, come nei capi dedicati a chi non può usare le gambe, con aperture complete nelle giacche e nei pantaloni che permettono di vestirsi autonomamente, così come di facilitare la vestizione anche a chi assiste la persona disabile.  Le lavorazioni in 3D sulla superficie stimolano la muscolatura di chi indossa da seduto i capi, i materiali sono ergonomici per chi è in carrozzina, con “zone” di comfort. Tutto ciò si riflette anche nelle calzature, che garantiscono massima aderenza. Collezione in collaborazione con Majotech, Manteco, Nesatex, Sudwolle, Eva x Carola, Santoni, Woolmark, Ykk, Markal, Volta footwear.

 
Viscere sentimentali di Matteo Tomaino
Nel dolore comune ci si ritrova e ci si sente vicini. Da qui è nata l’idea di realizzare in modo visivamente piacevole ed equilibrato una collezione autunno/inverno che tratta un argomento così intimo e personale, a tratti grottesco, come quello del dolore ma che involontariamente accomuna colpendo indistintamente chiunque. L’arte del Novecento mostra una straordinaria attenzione alla corporeità, a volte esibita anche in maniera eccessiva. Oggi si prospetta una vita allungata e liberata, anche se spesso disorientata: grazie alla medicina il corpo appare più forte e longevo dal punto di vista biologico, ma psicologicamente molto più insicuro e fragile. Se da una parte la somatizzazione del dolore può essere conscia e volontaria, come negli artisti della body art, dall’altra no: involontariamente avviene una traslazione del conflitto inconscio attraverso malattie psicosomatiche. Questo meccanismo di trasformazione dei processi psichici in somatici coinvolge il sistema endocrino composto dalle cosiddette viscere.

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